Secondo uno studio pubblicato su The Lancet nel 2022, l’inibitore dell’FXIa asundexian (20 mg e 50 mg una volta al giorno) determinerebbe tassi di sanguinamento inferiori rispetto a apixaban, con un’inibizione quasi completa dell’FXIa in vivo, nei pazienti con fibrillazione atriale.
LeggiAlimentazione e tumore ovarico: mangiare “con i colori” e ascoltare sé stesse. I consigli di esperte e pazienti
La settima puntata di Unica, Vivere con il tumore ovarico, ha come protagonista la nutrizione e il valore di un’alimentazione adeguata in tutte le fasi del percorso di cura delle pazienti. Sono intervenute Petra De Zanet, paziente e Presidente di Acto Triveneto, Serena Boccia, ginecologa-oncologa alla…
LeggiMedici in formazione: il rischio di depressione aumenta con le ore di lavoro
Più ore di lavoro si dedicano nella settimana a lavori stressanti – come quello del medico – e maggiore sarà il rischio di andare incontro a una forma di depressione. È la conclusione cui è giunta una ricerca condotta su medici neolaureati in formazione…
LeggiSindrome metabolica: tanto esercizio aerobico non protegge i bambini
Fare tanto esercizio aerobico non protegge i bambini dalla sindrome metabolica, anche se è utile a ridurne la comparsa in caso di sovrappeso migliorando i livelli di colesterolo HDL. È quanto osservato da uno studio finlandese. La ricerca, guidata da Eero Haapala dell’University of…
LeggiParkinson: cambiamenti di peso in fase precoce collegati ad alterazione della capacità di pensiero
Le persone che prendono peso o dimagriscono subito dopo una diagnosi di malattia di Parkinson possono avere una maggiore probabilità di andare incontro a cambiamenti nella loro capacità di pensare rispetto alle persone che mantengono costante il loro peso. È la conclusione cui è…
LeggiAlzheimer: nuovo radiotracciante per PET rileva segni precoci della malattia
Un nuovo agente altamente selettivo, usato nell’esame PET, sarebbe in grado di rilevare la presenza di iper-espressione di monoammino ossidasi-B (MAO-B) nelle persone con alterazione cognitiva e di individuare quelle con elevati segni di beta amiloide, segnale precoce della malattia di Alzheimer. Il radiotracciante,…
LeggiE’ on line GI-point.it, sito dedicato a chi convive con una malattia infiammatoria cronica dell’intestino
E’ on line GI-point.it, il sito promosso da Takeda Italia per informare, affiancare e sostenere i pazienti con malattie gastrointestinali nella vita di tutti i giorni. GI-point.it è un hub di servizi e informazioni, anche lifestyle, che rispondono alle domande di chi convive con…
LeggiMal di schiena: con terapia multimodale 84% di dolore in meno
Sessioni di esercizio fisico personalizzate abbinate a terapia cognitivo-comportamentale possono alleviare i sintomi del mal di schiena nella misura dell’84%. È questa la conclusione cui è arrivata una ricerca pubblicata da Journal of Pain, condotta da un team della Goethe University di Francoforte, in…
LeggiMalattie polmonari interstiziali fibrotiche: traffico e inquinamento industriale peggiorano il quadro
Le persone affette da malattie polmonari interstiziali fibrotiche vanno più facilmente incontro a un aggravamento della patologia e a morte precoce se i pazienti vivono in zone con elevati livelli di inquinanti dell’aria dovuti alla presenza di industrie e al traffico. A evidenziarlo è…
LeggiKombucha: l’effetto sul microbiota intestinale e sulle comorbidità legate all’obesità
Secondo i risultati della revisione sistematica pubblicata su Critical reviews in food science and nutrition nel 2021, il consumo di kombucha attenuerebbe lo stress ossidativo e l’infiammazione, migliorerebbe il processo di disintossicazione del fegato e ridurrebbe la disbiosi intestinale. Sarebbe poi utile per il…
LeggiRecidiva di cancro alla cervice uterina: la sopravvivenza con cemiplimab
Secondo un RCT di fase 3 pubblicato sul The New England journal of medicine nel 2022, la sopravvivenza delle pazienti con recidiva di cancro cervicale aumenterebbe con l’anticorpo monoclonale bloccante PD-1, cemiplimab.
LeggiFirma genetica per la prognosi del tumore del rene
Tra i pazienti con tumore del rene, l’attività di quattro specifici geni, SAA1, SAA2, APOL1 e MET, nelle cellule cancerose, sembra essere in grado di predire il rischio che il tumore vada in metastasi e le chances di sopravvivenza dei pazienti. È quanto emerge…
LeggiPolicy Brief Camerae Sanitatis – Neuroscienze, la sfida di oggi
Costruire reti, armonizzare e omogenizzare i percorsi di cura, garantire ai pazienti da ogni parte del Paese l’accesso alle strutture che offrono trattamenti avanzati e cure al domicilio. E ancora, formare i medici così che possano indirizzare i pazienti verso i percorsi più adatti…
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