Sclerosi Multipla e sessualità. Un tabù che persiste. Secondo diversi studi e ricerche, circa 1 persona su 2 nota un declino nell’attività sessuale dopo la diagnosi di Sclerosi Multipla. Il 60% delle donne e il 70% degli uomini riferiscono disfunzioni sessuali correlate alla malattia.…
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Sclerosi Multipla associata a leggero aumento di alcuni tipi di tumori
Alcuni tipi di tumori, in particolare quelli a vescica, cervello e al collo dell’utero, si manifestano più frequentemente nelle persone con Sclerosi Multipla (SM). A evidenziarlo è uno studio pubblicato da Neurology e coordinato da Emmanuelle Leray, dell’Università di Rennes, in Francia. Il lavoro…
LeggiSclerosi multipla: per ozanimod efficacia duratura e sicurezza costante nelle forme recidivanti
I nuovi dati dello studio di Fase III DAYBREAK dimostrano che la diminuzione dei tassi di perdita di volume cerebrale si è mantenuta nell’estensione in aperto (OLE) nei pazienti trattati con ozanimod per le forme recidivanti di sclerosi multipla. Ozanimod è un modulatore orale…
LeggiSclerosi multipla, un docufilm per raccontarla
Quattro storie per dare voce a chi ha incontrato sulla propria strada una patologia che cambia la vita: la sclerosi multipla. Quattro storie per raccontare a tutti che – nonostante tutto – è possibile continuare a condurre una vita normale, fare progetti, lavorare, avere…
LeggiSclerosi Multipla recidivante di recente diagnosi e non ancora in trattamento: da ofatumumab benefici sostanziali
In occasione del meeting dell’American Academy of Neurology – appena conclusosi a Denver (Colorado) – sono stati presentati i dati dello studio di estensione open-label ALITHIOS, che dimostrano un’efficacia prolungata del trattamento in prima linea continuo con ofatumumab fino a sei anni in persone…
LeggiSclerosi Multipla: ocrelizumab sottocute sopprime recidive cliniche e lesioni cerebrali nei pazienti con forme progressive e recidivanti
In occasione del congresso annuale dell’American Academy of Neurology (AAN) – che si è concluso giovedì 18 aprile – sono stati presentati i dati dello studio di fase III OCARINA II su ocrelizumab, studiato nella formulazione sottocutanea (s.c.) della durata di 10 minuti, somministrata…
LeggiSclerosi Multipla: studio DAYBREAK conferma efficacia e sicurezza di ozanimod nelle forme recidivanti
Sono stati resi noti i nuovi risultati dello studio di Fase III di estensione in aperto DAYBREAK, che dimostra l’efficacia e il profilo di sicurezza a lungo termine di ozanimod nei pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla. Questi dati e altri nove abstract…
LeggiSclerosi multipla: analisi del DNA preistorico scopre perché in Europa ci sono tassi più elevati
Dall’analisi del DNA conservato nella più ampia banca dati genetica dell’uomo antico del mondo – che comprende campioni di DNA di ossa e denti di quasi 5000 esseri umani che vissero tra Europa Occidentale e Asia fino a 34mila anni fa – un team…
LeggiSclerosi multipla: 11 proteine possono prevedere la disabilità a lungo termine
Un panel di 11 proteine sarebbe sufficiente a predire gli esiti della disabilità a lungo termine nelle persone con sclerosi multipla. Le proteine identificate, inoltre, potrebbero essere oggetto di trattamenti personalizzati, sulla base della gravità prevista. È quanto emerge da una ricerca condotta da…
LeggiSclerosi multipla, l’efficacia di ozanimod
La sclerosi multipla solo in Italia colpisce oltre 137mila pazienti e fa registrare ogni anno più di 3.600 nuovi casi. Ozanimod, nuova terapia orale, come ha dimostrato dagli studi registrativi, è in grado di prevenire l’atrofia cerebrale, una delle conseguenze più nefaste della patologia…
LeggiSclerosi Multipla: ocrelizumab per iniezione sottocutanea non inferiore alla somministrazione endovenosa
Lo studio di fase III OCARINA II – volto a valutare ocrelizumab somministrato tramite iniezione sottocutanea di 10 minuti due volte all’anno – ha soddisfatto l’endpoint primario e gli endpoint secondari in pazienti con forme recidivanti di Sclerosi Multipla o con Sclerosi Multipla primariamente progressiva…
LeggiSclerosi multipla: identificato il primo marcatore genetico di gravità della malattia
Un team internazionale di scienziati provenienti da due grandi consorzi di ricerca, l’International Multiple Sclerosis Genetics Consortium (IMSGC) e il MultipleMS Consortium, ha identificato il primo marcatore genetico della gravità della sclerosi multipla, aprendo potenzialmente la strada alla prevenzione della disabilità a lungo termine.…
LeggiSclerosi multipla, standard per la diagnosi negli adulti non adatti a casi pediatrici
Solo negli Stati Uniti circa 1 milione di persone convivano con la sclerosi multipla e che circa 4.000 abbiano meno di 18 anni, stima la MS International Federation, rete globale di associazioni per la SM. E secondo uno studio della Rutgers University, i criteri utilizzati dai…
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