La terza edizione di CardioNextGen ha confermato la propria vocazione di laboratorio esperienziale per i giovani cardiologi italiani. Due giornate di formazione intensiva, con sessioni dedicate alle principali procedure di terapia intensiva hanno messo al centro la pratica clinica, il confronto e la crescita…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Lo screening genetico pediatrico per l’ipercolesterolemia familiare non è sostenibile per costo-efficacia
L’ipercolesterolemia familiare eterozigote (FH) è una patologia genetica che comporta livelli elevati di colesterolo LDL fin dall’infanzia, e aumenta significativamente il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) nel corso della vita. Tuttavia, la maggior parte delle persone affette da FH rimane senza diagnosi, e questa…
LeggiUn nuovo inibitore orale di PCSK9 riduce significativamente il colesterolo LDL nell’ipercolesterolemia familiare eterozigote
Le persone affette da ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH) presentano un rischio elevato di sviluppare malattie cardiovascolari aterosclerotiche a causa dei livelli persistentemente alti di colesterolo lipoproteico a bassa densitĂ (LDL-C) sin dall’infanzia. Nonostante le terapie ipolipemizzanti di ultima generazione, una parte consistente dei pazienti…
LeggiQualitĂ e quantitĂ delle HDL influenzano il rischio di coronaropatia soprattutto nel sud-est asiatico
Secondo uno studio pubblicato su Atherosclerosis, le concentrazioni di colesterolo lipoproteico ad alta densitĂ (HDL-C) e la qualitĂ delle particelle HDL, misurata tramite sottofrazioni metabolomiche che riflettono dimensione e composizione lipidica, mostrano associazioni con il rischio di coronaropatia (CHD) che variano tra gruppi etnici.…
LeggiAcido bempedoico sicuro ma senza benefici aggiuntivi sul colesterolo LDL dopo SCA
Le attuali linee guida per la gestione della sindrome coronarica acuta (SCA) raccomandano un approccio graduale per il raggiungimento dei target di colesterolo lipoproteico a bassa densitĂ (LDL-C), solitamente iniziando con statine ad alta intensitĂ e aggiungendo ezetimibe o altri agenti se necessario. Tuttavia,…
LeggiControllo dell’LDL-C: dati real world confermano efficacia e sicurezza dell’acido bempedoico
Un nuovo studio condotto presso l’Ospedale Niguarda di Milano e pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology ha mostrato che l’acido bempedoico (BA), un inibitore dell’ATP citrato liasi, è efficace e ben tollerato nella riduzione del colesterolo lipoproteico a bassa densitĂ (LDL-C) nella pratica clinica…
LeggiI bambini con ipercolesterolemia familiare e diabete di tipo 1 non sono sufficientemente trattati
Secondo un ampio studio europeo pubblicato su Diabetes Care, una quota significativa di bambini con diabete mellito di tipo 1 (T1D) soffre anche di ipercolesterolemia familiare (FH), una patologia che, se non trattata, accelera lo sviluppo di aterosclerosi e aumenta il rischio di eventi…
LeggiDislipidemia e rischio di Alzheimer: possibile un legame causale
Uno studio pubblicato su Medicine ha fornito nuove e solide prove di un possibile legame causale tra iperlipidemia e rischio di malattia di Alzheimer, suggerendo che livelli elevati di colesterolo totale e trigliceridi aumentano la probabilitĂ di sviluppare la malattia, mentre concentrazioni piĂą alte…
LeggiApolipoproteina B: rivela rischio cardiovascolare nei pazienti con coronaropatia e trigliceridi elevati
Un’analisi dello studio EUROASPIRE IV, pubblicata su Clinical Chimica Acta, mostra che nei pazienti coronarici con trigliceridi elevati ma colesterolo totale basso, i livelli sierici di apolipoproteina B (apoB) restano significativamente aumentati, suggerendo la presenza di un rischio cardiovascolare residuo non rilevato dal solo…
LeggiIpercolesterolemia: consumo di mandorle e miglioramento dei fattori di rischio cardiovascolare
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food, l’inclusione quotidiana di mandorle nella dieta può contribuire a migliorare diversi fattori di rischio cardiovascolare negli adulti con ipercolesterolemia, pur non determinando variazioni significative nei livelli di colesterolo lipoproteico ad alta densitĂ (HDL-C). “Il nostro…
LeggiColesterolo remnant e rigiditĂ arteriosa: legame significativo nell’ipertensione non controllata
Secondo uno studio pubblicato su BMC Public Health, livelli elevati di colesterolo remnant (RC) sono associati a un aumento del rischio di rigiditĂ arteriosa nei pazienti ipertesi, soprattutto in quelli con pressione arteriosa sistolica non adeguatamente controllata. “Abbiamo voluto indagare l’associazione tra i livelli…
LeggiInclisiran: riduzione precoce del colesterolo LDL dopo ACS
Secondo uno studio pubblicato su Atherosclerosis Plus, l’impiego precoce di inclisiran, un siRNA inibitore della PCSK9, in aggiunta alla terapia standard nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) permette di ottenere una riduzione rapida e sostenuta dei livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densitĂ …
LeggiIl controllo genetico del colesterolo non-HDL riduce il rischio di demenza
Secondo uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia, la riduzione genetica del colesterolo non-HDL mediata da specifici target farmacologici è associata a un minor rischio di demenza in popolazioni di grandi dimensioni. Le varianti genetiche che influenzano i geni HMGCR, NPC1L1 e CETP sembrano…
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