L’efficacia di ezetimibe sulla riduzione dello spessore intima-media carotideo è stato dimostrato nell’ipercolesterolemia non familiare e nella prevenzione secondaria, secondo uno studio pubblicato su Medicina. “Gli agenti ipolipemizzanti come ezetimibe sono raccomandati nell’iperlipidemia non controllata per la prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari.…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
I bambini nati piccoli per l’età gestazionale hanno un profilo lipidico anomalo
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, i bambini nati piccoli per l’età gestazionale, anche quelli che non soffrono di sovrappeso o obesità nella prima infanzia, hanno un profilo lipidico anomalo, che può contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari in età adulta. “I disturbi del…
LeggiIn pazienti epilettici la dieta Atkins è legata a un aumento del colesterolo totale e LDL
Negli adulti con epilessia resistente ai farmaci i livelli di colesterolo totale e colesterolo lipoproteico a bassa densità al primo mese dopo l’inizio di una dieta Atkins modificata aumentano in relazione all’assunzione alimentare di colesterolo e grassi, secondo uno studio pubblicato su Seizure. “Le…
LeggiI test genetici si confermano fondamentali nella gestione dell’ipercolesterolemia familiare
I risultati di uno studio pubblicato su Genes sottolineano l’importanza dei test genetici e dello screening a cascata nell’identificazione e nella gestione accurata dei casi di ipercolesterolemia familiare. “L’ipercolesterolemia familiare (FH) è una malattia monogenica diffusa ma spesso sottodiagnosticata, che colpisce il metabolismo delle…
LeggiLe statine non hanno effetto sulla mortalità da cancro
La terapia con statine non riduce l’incidenza o la mortalità relativamente al cancro, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease. “Le statine vengono regolarmente prescritte per abbassare il colesterolo e hanno dimostrato di avere benefici significativi nella malattia cardiovascolare…
LeggiLa gravità della coronaropatia è bene indicata dal rapporto monociti-lipoproteine ad alta densità in pazienti con sindrome acuta
Il rapporto monociti-lipoproteine ad alta densità è un predittore migliore della gravità della coronaropatia rispetto al rapporto monociti-linfociti e al rapporto neutrofili-linfociti nei pazienti con sindrome coronarica acuta, nonostante tutti e tre gli indici siano correlati significativamente con la gravità stessa, secondo uno studio…
LeggiIl colesterolo residuo si conferma strettamente legato all’infiammazione
Uno studio pubblicato su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases conferma ulteriormente la stretta relazione tra infiammazione e colesterolo residuo. “Il colesterolo residuo (RC) ha recentemente guadagnato crescente attenzione a causa della sua associazione con eventi cardiovascolari avversi. Tuttavia, la relazione tra i livelli di…
LeggiTenere sotto controllo il colesterolo lipoproteico a bassa e ad alta densità: un’arma contro la demenza
L’aumento dei livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-c) e la diminuzione dei livelli di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-c) sono importanti fattori di rischio rispettivamente per il carico di β-amiloide (Aβ) e malattia dei piccoli vasi cerebrali (CSVD). Questo è quanto…
LeggiL’ipercolesterolemia soprafisiologica materna si associa a un aumento del rischio cardiovascolare aterogenico
Le donne con ipercolesterolemia soprafisiologica materna (MSPH) presentano HDL disfunzionali e aumento dei fattori di rischio cardiovascolare aterogenico, secondo uno studio pubblicato su Antioxidants. “L’ipercolesterolemia fisiologica materna (MPH) si verifica in gravidanza per un corretto sviluppo fetale. Quando il colesterolo aumenta oltre il range…
LeggiNuovo studio conferma che un basso valore di colesterolo nel sangue è associato a una riduzione della malattia coronarica
I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association supportano l’ipotesi lipidica, secondo cui un basso valore di colesterolo nel sangue sia associato a una riduzione della malattia coronarica. L’ipotesi lipidica, inoltre, rimane vera quando il colesterolo è basso a…
LeggiL’ictus legato ad alti valori di colesterolo LDL ha ancora un peso rilevante in molti paesi
In un articolo pubblicato sul Journal of Cerebral Blood Flow & Metabolism, Jian Zhang, della China Medical University, Fushun, Cina, e il suo gruppo di lavoro hanno analizzato l’onere globale, regionale e nazionale dell’ictus ischemico attribuibile a un alto livello di colesterolo LDL. I…
LeggiGli inibitori della PCSK9 sono efficaci nel mondo reale nell’abbassare il colesterolo LDL
Nella pratica clinica, gli inibitori della proproteina convertasi subtilisina/kexina 9 (PCSK9i) hanno ridotto il colesterolo LDL in pazienti con ipercolesterolemia familiare con un’efficacia simile a quella vista negli studi, secondo quanto riferisce uno studio diretto da Marcello Arca, dell’Università Sapienza di Roma, e pubblicato…
LeggiUn colesterolo residuo elevato è associato all’ipertensione
Il colesterolo residuo è associato all’ipertensione più del colesterolo LDL nella popolazione adulta degli Stati Uniti. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology. “Precedenti risultati hanno indicato che livelli elevati di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) e colesterolo residuo…
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