Un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, denominato CoDE-ACS, potrebbe aiutare i medici a capire più rapidamente se un paziente ha subito un infarto. L’evidenza emerge da uno studio condotto dall’Università di Edimburgo, nel Regno Unito, e pubblicato da Nature Medicine. Il team ha testato l’algoritmo…
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Infarto: l’insonnia è una fattore di rischio, soprattutto tra le donne
Soffrire di insonnia aumenta del 69% il rischio di andare incontro a infarto. E’ quanto emerge da una review presentata all’incontro annuale dell’American College of Cardiology. Secondo lo studio – coordinato da Yomna E. Dean, dell’Università di Alessandria d’Egitto – le persone con diabete…
LeggiL’infarto della milza può essere indice di diverse e più gravi patologie
(Reuters Health) – L’infarto della milza può essere associato a diverse condizioni cliniche, anche gravi. È quanto ha evidenziato uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine da un team di ricercatori guidato da Allan Brett, dell’University of South Carolina di Columbia (USA). I ricercatori…
LeggiImportanti diminuzioni del reddito associate a infarto e ictus
(Reuters Health) – Sperimentare un calo sostanziale del reddito può aumentare il rischio di infarto o di ictus a distanza di anni. E’ quanto emerge da uno studio USA pubblicato online da JAMA Cardiology. I ricercatori – guidati da Stephen Wang, del Brigham and…
LeggiGli infarti, grandi e piccoli, accelerano il declino cognitivo
(Reuters Health) – “Gli infarti, di solito, vengono segnalati soltanto se sono più grandi di almeno 3 mm, altrimenti vengono ignorati clinicamente”, dice B. Gwen Windham dell’Università del Mississippi Medical Center di Jackson. Partendo da questa evidenza, con alcuni colleghi, Windham ha “esaminato il…
LeggiLe coronaropatie possono accelerare il deterioramento cognitivo
(Reuters Health) – Gli adulti con coronaropatie sono più inclini al deterioramento cognitivo rispetto ai loro coetanei che non soffrono di queste patologie. Per circa 12 anni, i ricercatori dell’Università di Turku, in Finlandia, hanno seguito 7.888 adulti, partendo da quando avevano in media…
LeggiCuore: al via progetto di ricerca su terapie genetiche per malattie cardiache
Dalla nuove terapie basate sui geni, all’applicazione di sequenziamento del Dna e creazione di cellule staminali personalizzate: è questa la nuova frontiera per individuare la migliore terapia per pazienti con patologie cardiache e per stimolare la rigenerazione cardiaca dopo l’infarto. Proprio di questo si occuperà…
LeggiCuore: normopeso sedentari e persone sovrappeso, stessi rischi
(Reuters Health) -Le persone adulte normopeso, ma con uno stile di vita sedentario, possono correre lo stesso rischio di avere un infarto o ictus delle persone in sovrappeso. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università della Florida e pubblicato su American Journal of Cardiology.…
LeggiSepsi: rischio infarto e ictus per chi ne ha sofferto
(Reuters Health) – I pazienti che stanno guarendo da una sepsi corrono un rischio più elevato di avere un infarto o un ictus nelle prime quattro settimane dalle dimissioni ospedaliere. A suggerirlo è uno studio condotto da ricercatori della National Taiwan University, coordinati da…
LeggiEstate: cuore in salute con niente fumo e tanto sesso
Per mantenere un cuore in salute per tutta l’estate basta eliminare il fumo e intensificare l’attività sessuale. A suggerirlo è uno studio guidato dalla Bjørknes University College di Oslo, in Norvegia, pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology, che ha revisionato 29 ricerche precedenti…
LeggiPTSD: nel lungo termine predispone a infarti ed ictus
(Reuters Health) – A più di 16 anni dal completamento della bonifica dei luoghi dell’attento dell’11 settembre al World Trade Center di New York, molte delle persone che hanno lavorato nel sito hanno ancora problemi di disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e sono a…
LeggiInfarto STEMI: agonisti dell’aldosterone riducono mortalità
(Reuters Health) – I farmaci antagonisti dell’aldosterone riducono la mortalità dopo infarto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI), anche nei pazienti che non soffrono di insufficienza cardiaca. A evidenziarlo è una review coordinata da Kalgi Modi, del Louisiana State University Health Sciences Center di…
LeggiCocaina e cannabis. Tra i giovani con infarto uno su 10 ne fa uso
(Reuters Health) – Tra coloro che hanno subito un infarto prima dei 50 anni, uno su dieci ha fatto uso di cocaina o di marijuana. Inoltre, i pazienti con infarto che usavano entrambe le droghe avrebbero più del doppio delle probabilità di morire per…
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