Il consumo quotidiano di fragole potrebbe aiutare a ridurre il rischio di demenza nelle persone di mezza età. L’evidenza emerge da uno studio condotto da un team dell’Università di Cincinnati, i cui risultati sono stati pubblicati da Nutrients. “Le fragole, come i mirtilli, contengono…
LeggiTag: demenza
Demenza: con elevati livelli di trigliceridi rischio minore per gli anziani
Le persone anziane che hanno elevati livelli di trigliceridi correrebbero un rischio inferiore di demenza e avrebbero un declino cognitivo più lento rispetto a chi ha livelli più bassi di questi lipidi. A mostrarlo è una ricerca pubblicata su Neurology da un team coordinato…
LeggiDemenza, sviluppato nuovo metodo per calcolare chi si ammalerà nei 14 anni successivi al test
Si chiama UKBDRS il nuovo metodo per calcolare in modo preciso il rischio di demenza nei 14 anni a venire. A svilupparlo sono stati i ricercatori dell’Università di Oxford che hanno pubblicato i risultati del proprio lavoro sulla rivista BMJ Mental Health. Il metodo…
LeggiIdentificata variante strutturale che contribuisce al rischio di demenza
Un gruppo di scienziati dei National Institutes of Health (USA) ha identificato nuovi fattori di rischio genetici per due tipi di demenza diversa dalla malattia di Alzheimer: la demenza da corpi di Lewy e la demenza frontotemporale. Lo studio è stato pubblicato da Cell…
LeggiAlzheimer: la durata del sonno profondo è un fattore protettivo
Il sonno profondo, quello della fase non-REM, può agire come ‘fattore di riserva cognitiva’ che può aumentare la resilienza contro la proteina beta-amiloide nel cervello, collegata alla perdita di memoria causata dalla demenza e dalla malattia di Alzheimer. E’ quanto emerge da uno studio…
LeggiBassa densità ossea associata a più alta probabilità di sviluppare demenza
Le persone con una bassa densità ossea corrono un rischio più elevato del 42% di sviluppare demenza rispetto alle persone con una buona densità. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Erasmus University Medical Center di Rotterdam e pubblicato da Neurology. Lo studio, però,…
LeggiLa fibrillazione atriale aumenta il rischio di demenza
Le persone con diagnosi recente di fibrillazione atriale presentano un lieve aumento del rischio di sviluppare demenza rispetto alle persone non colpite dalla patologia cardiaca. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association da ricercatori dell’Università di Washington,…
LeggiAssumere vitamina D riduce il rischio di demenza
Secondo uno studio su ampia scala condotto negli USA da un team dell’University of Exeter (Regno Unito), assumere vitamina D può aiutare a tenere alla larga la demenza. Il lavoro del team britannico – pubblicato da Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring…
LeggiDonne, camminare e fare attività fisica moderata riduce il rischio di alterazione cognitiva
Camminare ogni giorno e svolgere attività fisica da moderata a intensa riduce il rischio, per le donne over 65, di sviluppare lievi problemi cognitivi. È quanto emerge dallo studio di un team dell’Università della California di San Diego, pubblicato da Alzheimer’s & Dementia. In…
LeggiPerdita di udito e demenza, confermato il collegamento
Un nuovo studio, condotto da ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, ha rilevato che gli anziani con una grave perdita dell’udito hanno maggiori probabilità di soffrire di demenza; probabilità che, tuttavia, scende tra gli utilizzatori di apparecchi acustici. I…
LeggiBMI elevato nella mezza età aumenta il rischio di demenza
Un aumento dell’indice di massa corporea (BMI), soprattutto se seguito da una successiva riduzione in corrispondenza della mezza età, è associato a un maggior rischio di andare incontro a demenza. È questa la conclusione cui è arrivato un team della Boston University School of…
LeggiLa dieta mediterranea non riduce il rischio di demenza
La dieta mediterranea non è collegata a una riduzione del rischio di andare incontro a demenza. È quanto osserva uno studio pubblicato da Neurology e guidato da Isabelle Glans, della Lund University, in Svezia. Per la ricerca, il team ha identificato 28mila persone residenti…
LeggiDemenza: sintomi precoci rilevabili già nove anni prima della diagnosi
Secondo quanto emerge dal lavoro di un team di scienziati dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, è possibile rilevare sintomi precoci di demenza già nove anni prima della diagnosi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the…
Leggi