L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una risorsa promettente per l’evoluzione verso una medicina predittiva, preventiva e personalizzata, soprattutto se sviluppata in sinergia con il contributo diretto dei pazienti. Questo è quanto emerge da un’analisi pubblicata su Frontiers in Immunology, che esplora il potenziale dell’IA nell’integrare…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Abuso e trascuratezza nei caregiver di pazienti con demenza legati al consumo di alcol
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Network mette in luce un aspetto critico ma spesso trascurato dell’assistenza familiare ai pazienti con demenza: la relazione tra consumo di alcol da parte dei caregiver e comportamenti abusivi o negligenti (ANBs). I risultati mostrano che sia il…
LeggiValidazione dei test di performance come indicatori precoci di progressione nella sclerosi multipla
Uno studio pubblicato su Neurology conferma l’utilità clinica dei test di performance funzionale come strumenti predittivi della progressione della disabilità nella sclerosi multipla (SM), rafforzando la proposta di utilizzare l’indicatore composito cCDW/cCDP (composite Confirmed Disability Worsening/Progression) come endpoint primario nei trial clinici. Il cCDW/cCDP…
LeggiNuove mutazioni in Rna spliceosomiali associate a disturbo neuroevolutivo grave
Uno studio recentemente pubblicato su Nature Genetics ha identificato mutazioni ricorrenti nel gene RNU2-2, finora considerato un pseudogene, come causa di un nuovo e grave disturbo monogenico del neurosviluppo. Questo gene codifica per l’RNA nucleare piccolo U2-2, parte del maggiore complesso di splicing, e…
LeggiIA per l’analisi quantitativa della sclerosi multipla con risonanze singolo-contrasto
Un nuovo modello di intelligenza artificiale, chiamato MindGlide, permette di estrarre con precisione biomarcatori cerebrali rilevanti per la sclerosi multipla (SM) anche da risonanze magnetiche a singolo contrasto, ampliando enormemente il potenziale delle immagini d’archivio negli ospedali. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, evidenzia…
LeggiSalute orale e microbioma associati a dolore corporeo e cefalea nelle donne
La salute orale potrebbe avere un ruolo sottovalutato nell’origine del dolore corporeo, delle cefalee e di altri disturbi da sensibilizzazione nelle donne, suggerendo un possibile legame tra microbioma orale e sistema nervoso. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Frontiers in Pain Research,…
LeggiTolebrutinib rallenta la progressione della disabilità nella sclerosi multipla secondaria
Tolebrutinib, un inibitore orale della tirosina chinasi di Bruton in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di progressione della disabilità nei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva non recidivante. È quanto emerge da uno studio di…
LeggiNuovo biomarcatore plasmatico migliora la diagnosi della taupatia nell’Alzheimer
Un nuovo biomarcatore plasmatico, denominato eMTBR-tau243, potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il monitoraggio della malattia di Alzheimer, offrendo una misura diretta della patologia da tau, finora valutabile solo tramite imaging avanzato. Lo studio, pubblicato su Nature Medicine, presenta questa nuova specie di tau come…
LeggiNuova scheda conversazionale facilita il dialogo su declino cognitivo e bisogni personali
Lo strumento About Me Care Card potrebbe trasformare il modo in cui i medici di famiglia affrontano i temi del declino cognitivo e dei bisogni personali con i pazienti anziani. Lo studio, pubblicato su Annals of Family Medicine, ha valutato la fattibilità e l’accettabilità…
LeggiOstacoli all’accesso alle cure per anziani immigrati con demenza in Finlandia
Un recente studio pubblicato sul Journal of Cross-Cultural Gerontology ha esplorato le sfide che gli anziani immigrati e gli immigrati affetti da demenza incontrano nell’accesso ai servizi di cura e assistenza in Finlandia. La ricerca, condotta tramite interviste qualitative semi-strutturate con professionisti del settore,…
LeggiRimozione prolungata dell’amiloide con gantenerumab può ritardare la demenza
Uno studio pubblicato su The Lancet Neurology suggerisce che la rimozione a lungo termine delle placche amiloidi con gantenerumab potrebbe ritardare la comparsa dei sintomi clinici della malattia di Alzheimer nei soggetti asintomatici con predisposizione genetica. L’analisi deriva dall’estensione in aperto (OLE) dello studio…
LeggiSonnolenza crescente nelle donne anziane raddoppia il rischio di demenza
Un nuovo studio pubblicato su Neurology evidenzia un legame significativo tra i cambiamenti del sonno nelle donne molto anziane e il rischio di demenza. I ricercatori hanno analizzato i dati di 733 donne cognitivamente sane all’inizio dello studio, con un’età media di 82,5 anni,…
LeggiImpatto di dieta e grasso addominale sul declino cognitivo
Un recente studio pubblicato su JAMA Network ha evidenziato come la qualità della dieta e il rapporto vita-fianchi (WHR) durante la mezza età possano influenzare la connettività cerebrale e la salute cognitiva in età avanzata. L’analisi si basa sui dati della Whitehall II Study…
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