(Reuters) – Il COVID-19 può causare il restringimento del cervello, la riduzione di sostanza grigia nelle regioni che controllano emozioni e memoria e può danneggiare aree che controllano il senso dell’olfatto. E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla Oxford University. I ricercatori hanno…
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Nel cervello dei pazienti con forme gravi di COVID, segni patologici come nella Malattia di Alzheimer
(Reuters) – Le persone che muoiono per COVID-19 grave presentano, a livello cerebrale, modifiche simili a quelle causate dalla Malattia di Alzheimer; in particolare mostrano un accumulo della proteina tau nelle cellule del cervello e quantità anomale della proteina beta-amiloide. E’ quanto hanno evidenziato…
LeggiCOVID-19: il cervello subisce danni come per una malattia neurodegenerativa
(Reuters) – Secondo quanto riportato da alcuni ricercatori su Nature, l’infiammazione cerebrale e la compromissione dei “circuiti cerebrali” osservate nei soggetti che muoiono per COVID-19 somigliano molto a quello che i medici rilevano nei cervelli di persone che decedono per patologie neurodegenerative come Alzheimer…
LeggiEsposizione a inquinamento atmosferico e presenza di placche di beta-amiloide nel cervello
(Reuters Health) – Un nuovo studio statunitense è giunto alla conclusione che l’esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico si associa a maggiori probabilità che siano presenti nel cervello placche di proteina beta-amiloide. L’evidenza è emersa da un’analisi che ha combinato i dati sull’inquinamento…
LeggiCervello: già a 7 anni la sua “architettura” prevede ADHD e depressione
(Reuters Health) – Secondo quanto emerge da uno studio longitudinale, condotto dalla Northeastern University di Boston –l’architettura del cervello all’età di 7 anni è in grado di predire sintomi di depressione o disturbo da deficit di attenzione e iperattività entro gli 11 anni.”Siamo di…
LeggiIl cervello fa ‘le pulizie’ durante il sonno
(Reuters Health) – Durante la fase profonda del sonno il cervello si attiva per eliminare i detriti che si accumulano durante una dura giornata di pensieri e di attività. A compiere questo lavoro di pulizia è una sorta di fluido detergente che pulsa nel…
LeggiLa paura si controlla con l’ossitocina
Governare la paura si può e il segreto per poterlo fare è nel cervello. Esiste infatti un interruttore molecolare che comanda i neuroni che “amministrano” l’ormone della felicità: l’ossitocina. Pubblicata su Neuron, la scoperta è frutto della ricerca europea coordinata da Mazahir T. Hasan,…
LeggiAbuso infantile e depressione, cambiamenti simili nel cervello
(Reuters Health) – L’abuso durante l’infanzia può causare cambiamenti anatomici nel cervello, che a loro volta possono rendere gli adulti più vulnerabili alla depressione. È quanto emerge da uno studio tedesco che ha valutato oltre 100 pazienti di età compresa tra i 18 e…
LeggiMalattie renali: possibile deterioramento cognitivo già dalle prime fasi
Deterioramento cognitivo e malattia renale hanno una stretta correlazione, e anzi già dalle prime fasi, la seconda potrebbe innescare il primo. A rivelarlo è una ricerca guidata da Giovambattista Capasso, dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, pubblicata su Nephrology Dialysis Transplantation. Il legame tra disfunzione cerebrale…
LeggiEmpatia: scoperti i neuroni a specchio delle emozioni
Si attivano sia quando si prova dolore sia quando si osserva il dolore altrui e si trovano nella corteccia cingolata del cervello: sono i neuroni a specchio delle emozioni. Scoperti nei topi, a 23 anni dalla scoperta tutta italiana dei neuroni a specchio dei…
LeggiCervello: alcool in eccesso ne riduce lo sviluppo
Assumere quantità eccessive di alcool potrebbe influire sullo sviluppo del cervello di adolescenti e giovani adulti. A rivelarlo è una ricerca condotta su primati dall’Oregon Health & Science University e pubblicata su eNeuro. Lo studio è stato infatti condotto su 71 macachi Rhesus. E’…
LeggiCuore e cervello, stessi fattori di rischio
(Reuters Health) – Un recente studio dell’Università di Edimburgo indica che le persone con fattori di rischio vascolare per cardiopatia, come diabete, ipertensione e obesità, potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare cambiamenti strutturali nel cervello che possono portare a demenza. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi…
LeggiCervello: nuovi neuroni fino a 90 anni
Il cervello non va mai in pensione: crea nuovi neuroni fino all’età di 90 anni. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Nature Medicine dai ricercatori del Centro di biologia molecolare ‘Severo Ochoa’ di Madrid. Le analisi condotte su campioni prelevati da 58 persone…
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