La terapia con anticorpi bispecifici (BsAbs) rappresenta un promettente approccio immunoterapeutico con tossicità gestibile, e notevole efficacia preliminare, nel trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario (RRMM). Xin Wang e colleghi hanno svolto una revisione sistematica e una meta-analisi con l’obiettivo di…
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Uso dell’agopuntura nella neuropatia periferica da mieloma multiplo
La neuropatia periferica (NP) è una complicanza prevalente del mieloma multiplo (MM) ed è dovuta alla malattia stessa o al suo trattamento. Nonostante ricerche approfondite, la terapia ottimale per la neuropatia periferica del mieloma multiplo (MMPN) rimane poco chiara. La pratica clinica ha dimostrato…
LeggiNeoplasie ematologiche: progressi dei farmaci a bersaglio molecolare più terapia CAR-T
I farmaci a bersaglio molecolare e la terapia CAR-T rappresentano trattamenti biologici specifici che hanno migliorato significativamente l’efficacia della terapia per i tumori maligni ematologici ma presentano ostacoli come la resistenza ai farmaci e la recidiva dopo il trattamento. Yuxian Huang e i suoi…
LeggiTerapia CAR-T contro il MM: il punto di vista di operatori sanitari esperti
Le terapie CAR-T rappresentano un notevole progresso nel trattamento del mieloma multiplo (MM) ma il processo CAR-T comporta un percorso decisionale complesso, influenzato da molte variabili. Un gruppo di ricercatori ha svolto un’indagine con la finalità di offrire una panoramica del processo di selezione…
LeggiAnalisi delle conoscenze relative alle immunoterapie contro il cancro della cervice
Nonostante l’ampia letteratura esistente relative alle strategie terapeutiche contro il cancro cervicale, non è disponibile un’analisi bibliometrica specificamente incentrata sull’immunoterapia per la cura dei tumori maligni cervicali avanzati, ricorrenti o metastatici (A/R/M),. Yuanqiong Duan e i suoi colleghi hanno condotto uno studio con l’obiettivo…
LeggiLinfomi e tumori solidi: terapia CAR-T ingegnerizzate più agenti anti PD-1
Attualmente, le terapie CAR-T e gli inibitori del checkpoint immunitario, ad esempio i bloccanti della proteina della morte cellulare programmata-1 (PD-1), stanno offrendo risultati promettenti per numerosi pazienti oncologici. Tuttavia, sono necessari ulteriori progressi significativi prima che le terapie CAR-T diventino prontamente disponibili come…
LeggiIntervento per ulcera perforata: il rischio è alto ma per qualcuno lo è di più
Secondo uno studio pubblicato su Surgical Endoscopy, l’intervento chirurgico per l’ulcera peptica perforata è associato a un elevato tasso di morbilità e mortalità a 30 giorni, e alcune caratteristiche del paziente possono far prevedere un esito peggiore. “Esistono pochi dati internazionali sulla morbilità e…
LeggiNel sanguinamento da ulcera peptica gli antipiastrinici fanno crescere la mortalità
Nei pazienti con sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore correlato a ulcera peptica l’uso di antipiastrinici e il risanguinamento aumentano il rischio di mortalità precoce. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul World Journal of Gastrointestinal Pharmacology and Therapeutics. “L’ulcera peptica (PUD) rimane un…
LeggiUlcera perforata: la gestione con clip-over-the-scope migliora gli esiti in assenza di sepsi
Il trattamento dell’ulcera peptica perforata acuta senza sepsi con clip over-the-scope migliora gli esiti clinici dei pazienti, secondo uno studio pubblicato su Surgical Endoscopy. “Abbiamo voluto confrontare i risultati clinici in pazienti con ulcera peptica perforata acuta (PPU) trattati con clip over-the-scope (OTSC), interventi…
LeggiIl reflusso nei pazienti con Clostridium difficile è legato a minore mortalità ospedaliera
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, i pazienti con infezione da Clostridium difficile e concomitante reflusso gastroesofageo hanno esiti intraospedalieri favorevoli in termini di tassi di complicanze, mortalità e spese ospedaliere totali. “L’enterocolite dovuta a infezione da Clostridium difficile (CDI) è una delle cause…
LeggiDiabete di tipo 2 e attività fisica: meglio aumentare intensità e durata
I risultati di uno studio pubblicato su Nature Communications evidenziano il potenziale valore positivo della pratica di un’attività fisica con una maggiore intensità e durata per i pazienti con diabete di tipo 2. “Si dice che l’attività fisica riduce la mortalità dovuta al diabete,…
LeggiSeguire rigorosamente una dieta sana o mediterranea riduce il rischio di diabete
Le variazioni di punteggi che indicano l’aderenza alla dieta mediterranea e alla dieta sana sono correlate al rischio di sviluppare diabete di tipo 2, secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports. “Le analisi di associazione tra i cambiamenti longitudinali nei punteggi di qualità della…
LeggiCancro alla tiroide: l’esercizio fisico salva dal diabete
Secondo uno studio pubblicato su BMC Medicine, nei pazienti con cancro alla tiroide l’esercizio fisico regolare prima o dopo la tiroidectomia è stato associato a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. “Abbiamo studiato l’associazione tra le abitudini di esercizio precedenti…
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