Le donne che soffrono di incontinenza urinaria a seguito del parto possono beneficiare tanto della telemedicina quanto della fisioterapia condotta di persona e in presenza di un professionista. L’indicazione emerge da uno studio dell’Università della California di San Francisco (USA), condotto da Jennifer Kinder, i cui risultati sono stati pubblicati dal Journal of Women’s & Pelvic Health Physical Therapy.
Secondo i dati disponibili in letteratura, dopo un primo parto vaginale, fino al 30% delle donne sviluppa incontinenza urinaria; una condizione che, se non trattata, può continuare per molto tempo dopo il parto, fino a diventare cronica. Si stima, inoltre, che nei prossimi venti anni 43 milioni di donne soffriranno di una forma di disfunzione del pavimento pelvico. La fisioterapia può aiutare a trattare l’incontinenza urinaria, ma per alcune donne è difficile seguire di persona un trattamento di questo tipo, per motivi sia di lavoro, sia logistici.
Lo studio
Lo studio ha preso in considerazione 30 donne, di cui la metà ha ricevuto assistenza fisioterapica tramite telemedicina e l’altra metà di persona. Le donne avevano un’età media di 37 anni, avevano partorito due bambini ed erano tutte in buona salute. Le partecipanti hanno riferito i loro sintomi di incontinenza a quattro settimane dall’inizio dello studio, a cinque settimane e a un anno dalla conclusione del lavoro scientifico.
Dai risultati è emerso che tutti i sintomi delle partecipanti sono migliorati in modo significativo anche a un anno dalla conclusione dello studio e i miglioramenti sono stati simili in entrambi i gruppi.
“Questo studio fornisce prove preliminari dell’efficacia della telemedicina e della soddisfazione generale nel trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo”, sottolinea Jennifer Kinder, “È un passo importante nella direzione di un’assistenza più accessibile e conveniente nel post-partum”.
Fonte: Journal of Women’s & Pelvic Health Physical Therapy, 2025