Uno studio pubblicato su Scientific Reports ha dimostrato come un assistente basato su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) possa condurre colloqui clinici diagnostici accurati ed empatici, rappresentando una potenziale alternativa scalabile agli approcci tradizionali nella valutazione della salute mentale. Tradizionalmente, la diagnosi dei…
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App per ansia e depressione: alti tassi di attivazione ma persistono criticità sull’aderenza
Un’ampia meta-analisi pubblicata su JAMA Psychiatry ha analizzato i dati provenienti da 79 trial randomizzati controllati (RCT) sull’uso di applicazioni digitali per la gestione dell’ansia e della depressione, con l’obiettivo di chiarire i modelli di utilizzo effettivo, aderenza e abbandono da parte degli utenti.…
LeggiLegame bidirezionale tra depressione e iperemesi gravidica secondo uno studio finlandese
Uno studio pubblicato su The Lancet Psychiatry ha evidenziato un’associazione significativa tra iperemesi gravidica e depressione, sia preesistente alla gravidanza sia a insorgenza successiva al parto. I risultati indicano una relazione bidirezionale tra le due condizioni, suggerendo la possibile esistenza di meccanismi biologici condivisi…
LeggiPrimi risultati promettenti per la terapia di precisione nei disturbi mentali legati a GRIN2A
Un recente studio pubblicato su Molecular Psychiatry ha evidenziato il ruolo centrale delle varianti genetiche rare nel gene GRIN2A nello sviluppo di disturbi mentali, aprendo per la prima volta alla possibilità di un trattamento di precisione in psichiatria. Il gene GRIN2A codifica per la…
LeggiVitamina D e ulcera peptica: nei pazienti obesi i livelli sierici più bassi si osservano entro il primo anno dalla diagnosi
Nei soggetti obesi con ulcera peptica i livelli di vitamina D risultano significativamente più bassi, soprattutto nel primo anno successivo alla diagnosi, suggerendo un possibile ruolo della vitamina nel modulare l’infiammazione associata a obesità e patologia ulcerosa. Questo è quanto riferisce un’analisi pubblicata su…
LeggiLa posizione anti-shock modificata dopo isterectomia laparoscopica non toglie il dolore alla spalla
Secondo uno studio pubblicato su Gynecologic Minimally Invasive Therapy, mantenere le pazienti in postura di Trendelenburg, o posizione anti-shock, modificata nelle ore successive all’isterectomia laparoscopica totale (TLH) non ridurrebbe il dolore alla spalla, una delle complicanze più comuni dopo interventi condotti in pneumoperitoneo. “Il…
LeggiFunzione respiratoria nei pazienti con dolore cervicale cronico: un fattore troppo spesso trascurato
Secondo uno studio pubblicato su Current Health Sciences Journal, solo una minima parte dei fisioterapisti valuta e tratta la funzionalità respiratoria nei pazienti con dolore cervicale cronico, nonostante il crescente riconoscimento del legame tra alterazioni respiratorie e disfunzioni del rachide cervicale. “Esiste una relazione…
LeggiIl blocco TAP riduce il dolore immediato dopo la riparazione laparoscopica dell’ernia ventrale
Uno studio pubblicato su Cureus ha concluso che l’esecuzione di un blocco del piano del muscolo trasverso dell’addome (blocco TAP) durante la riparazione laparoscopica dell’ernia ventrale può ridurre in modo significativo il dolore postoperatorio nelle prime ore dopo l’intervento, favorendo una ripresa più rapida…
LeggiLe tecniche di anestesia regionale riducono il dolore dopo chirurgia toracica robotica
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pain Research, le tecniche di anestesia regionale potrebbero offrire un miglior controllo del dolore nei pazienti sottoposti a chirurgia toracica robotica, riducendo il consumo di oppioidi e migliorando la stabilità emodinamica rispetto alla sola anestesia generale. “L’uso…
LeggiIl reflusso gastroesofageo è in forte crescita, e nel 2050 colpirà oltre 1,2 miliardi di persone
Secondo un’analisi pubblicata su BMC Public Health, la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) continua a rappresentare un onere sanitario mondiale sempre più rilevante, con un aumento costante dei casi negli ultimi trent’anni e proiezioni che indicano un’ulteriore impennata entro il 2050. “La MRGE è…
LeggiApplicazioni dell’ipnosi in cardiologia interventistica: dall’ablazione alla modulazione simpatica
La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente in assoluto: ne soffre circa l’8–10% della popolazione sopra i 60 anni. Si manifesta come un battito cardiaco irregolare e rappresenta un fattore di rischio significativo per ictus e, in seconda battuta, scompenso cardiaco, come spiega Marco…
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La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente in assoluto: ne soffre circa l’8–10% della popolazione sopra i 60 anni. Si manifesta come un battito cardiaco irregolare e rappresenta un fattore di rischio significativo per ictus e, in seconda battuta, scompenso cardiaco, come spiega Marco…
LeggiEffetti tardivi delle terapie a seguito di neuroblastoma ad alto rischio
Uno studio pubblicato su The Lancet. Child & Adolescent Health, condotto da un team coordinato da Tara Henderson, dell’Ann and Robert H Lurie Children’s Hospital di Chicago (USA), ha analizzato gli effetti tardivi delle terapie tra i bambini sopravvissuti a un neuroblastoma ad alto…
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