Per approfondire il comportamento dei virus all’interno dei pipistrelli – noti “vettori” di infezioni nell’uomo – un team internazionale, guidato dal coreano Institute for Basic Science (IBS), ha realizzato la piattaforma di organoidi di pipistrello più completa al mondo, basandosi su cinque specie comuni di questi animali in Asia e in Europa.
La piattaforma – descritta su Science – rappresenta quattro organi diversi: vie aeree, polmoni, reni e intestino tenue.
“Ricostruire la fisiologia degli organi dei pipistrelli in laboratorio ci permette di esplorare come funzionano i virus zoonotici – quelli che saltano dagli animali agli esseri umani – con un dettaglio senza precedenti”, sottolinea KOO Bon-Kyoung, direttore dell’IBS Center for Genome Engineering.
“Questa piattaforma ci consente di isolare virus, studiare infezioni e testare farmaci all’interno di un unico sistema, cosa che non è possibile fare con i normali modelli cellulari di laboratorio – ribadisce il ricercatore senior KIM Hyunjoon – Imitando l’ambiente naturale del pipistrello, aumenta l’accuratezza e il valore reale della ricerca sulle malattie infettive”.
Oltre il 75% delle nuove malattie infettive che colpiscono l’uomo proviene dagli animali e i pipistrelli, in particolare, sono ospiti naturali di alcuni dei virus più pericolosi al mondo. Tuttavia, per mancanza di strumenti biologici adeguati, gli scienziati hanno da sempre difficoltà a studiare il comportamento di questi virus all’interno dei pipistrelli. Grazie agli organoidi, gli autori dello studio sono stati in grado di testare direttamente in che modo virus quali SARS-CoV-2, MERS-CoV, influenza A e hantavirus, infettano le diverse specie e gli organi di questo animale
I risultati
Il team ha scoperto che ogni virus si comporta in modo unico, a volte infettando solo determinati organi o specie di pipistrelli. Ad esempio, un virus che cresce facilmente nei polmoni di un pipistrello può non svilupparsi nei reni di un altro.
Un’evidenza, questa, che contribuisce a spiegare perché alcuni virus possono passare all’uomo, mentre altri rimangono confinati nell’animale ospite, e perché i pipistrelli sono in grado di trasportare tanti virus senza ammalarsi.
Un altro importante risultato ottenuto dal team di ricerca è stata la scoperta di due virus precedentemente sconosciuti – un ortoreovirus di mammifero e un paramyxovirus – presenti nelle feci di pipistrelli selvatici.
Fonte: Science 2025