Determinati batteri intestinali, incluso uno essenziale per la buona salute del microbioma, sarebbero differenti tra le persone con infezione da HIV rispetto a chi non ha il virus. È la conclusione cui è arrivato un gruppo di ricercatori dell’Università della California di Los Angeles…
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HIV e epatite concomitante: il rischio di infarto aumenta con l’età
Il rischio di infarto sarebbe di circa il 30% più alto, per ciascun decennio di età in più, man mano che le persone con HIV invecchiano. Tuttavia, il rischio aumenta fino all’85% tra chi ha anche un’infezione da epatite C non trattata. A evidenziarlo…
LeggiArtrite reumatoide: rituximab vs tocilizumab
I risultati di uno studio randomizzato e controllato di fase 4, in aperto, della durata di 48 settimane condotto in 19 centri di cinque Paesi europei (Regno Unito, Belgio, Italia, Portogallo e Spagna), sono stati pubblicati su The Lancet nel 2021. Lo scopo di…
LeggiArtrosi: migliorano i sintomi con gli integratori di collagene
Uno studio, svolto in diversi centri di ricerca con sede in Messico, ha evidenziato l’efficacia degli integratori a base di collagene nel miglioramento dei sintomi dell’artrosi, malattia cronica tra le cause più comuni di disabilità. I risultati della meta-analisi di studi randomizzati controllati con…
LeggiArtrosi del ginocchio: gli effetti benefici dell’esercizio fisico
La gonartrosi rappresenta la malattia articolare più comune ed è una delle principali cause di limitazione funzionale e di dolore negli adulti. Programmi di esercizi aerobici, di pilates e di rafforzamento eseguiti per 8-12 settimane, con 3-5 sessioni a settimana, per 1 ora a…
LeggiArtrosi dell’anca e del ginocchio: linee guida per la terapia fisica
Un panel di esperti multidisciplinare ha formulato raccomandazioni per la terapia fisica (PT) da eseguire nei pazienti con artrosi dell’anca o del ginocchio (OA) basate sulle evidenze e su considerazioni aggiuntive rispetto alle linee guida olandesi del 2010 pubblicate dalla Royal Dutch Society for…
LeggiFattori predittivi di outcome tra pazienti con malattia di Fabry in terapia
Il tasso di filtrazione glomerulare all’avvio della terapia enzimatica sostitutiva è il principale fattore predittivo di eventi clinici, sia negli uomini che nelle donne con malattia di Fabry, e l’avvio del trattamento prima dello sviluppo della malattia renale cronica è associato a migliori outcomes.…
LeggiProfilo di cambiamento di fosfolipidi sierici nella malattia di Gaucher
I pazienti con malattia di Gaucher hanno un’alterazione del profilo lipidico a diversi livelli. A mostrarlo sono i risultati pubblicati sull’International Journal of Molecular Sciences da un gruppo di ricercatori spagnoli guidato da Laura Lopez de Frutos, dell’Hospital Universitario Miguel Servet di Zaragoza. Per…
LeggiMPS II: impatto dell’avvio della terapia su alterazione dello stato cognitivo
La terapia enzimatica sostitutiva, avviata precocemente, fornisce il massimo beneficio ai pazienti con MPS II, specialmente quelli sotto i tre anni. La cura al paziente, inoltre, potrebbe essere migliorata con una valutazione cognitiva precoce e lo sviluppo di trattamenti per il declinino cognitivo. È…
LeggiNiemann-Pick B confusa per sindrome di Budd-Chiari: tre anni per la diagnosi
La malattia di Niemann-Pick di tipo B con istiocitosi blu mare mima clinicamente la sindrome di Budd-Chiari e può essere confusa con quest’ultima, ritardando la diagnosi. È la conclusione cui è arrivato un team coordinato da Zhe-Wen Zhou, del Bengbu Medical College di Bengbu,…
LeggiCar-T: CRS e risposta terapeutica modulate dal microbioma intestinale
In un articolo pubblicato dalla rivista Nature communications i ricercatori mostrano che la flora intestinale differisce tra i pazienti e in base alle fasi del trattamento e potrebbe anche riflettere la risposta del paziente alla terapia Car-T. I ricercatori hanno analizzato 43 pazienti con…
LeggiEfficacia e sicurezza di Cilta-Cel dopo due anni
Cilta-cel, una terapia Car-T con 2 anticorpi a dominio singolo diretti contro BCMA, ha portato a risposte precoci, profonde e durature in pazienti fortemente pretrattati con mieloma multiplo recidivante/refrattario nello studio di fase 1b/2 CARTITUDE-1. Uno studio pubblicato di recente dalla rivista Lymphoma, Myeloma…
LeggiCar-T: impatto della chemioterapia di condizionamento sui pazienti con LBCL
In uno studio pubblicato dalla rivista Leukemia, i ricercatori hanno scoperto che la variazione della conta assoluta dei linfociti, denominata indice dei linfociti delta (DLIx), potrebbe fungere da marker surrogato per gli effetti farmacodinamici della chemioterapia condizionante. Nello studio stati inclusi 171 pazienti con…
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