Con appena 379mila bambini venuti al mondo, il 2023 mette in luce l’ennesimo minimo storico di nascite, l’undicesimo di fila dal 2013. Un inverno demografico che dal 2008 (577mila nascite) non ha conosciuto soste. Di contro calano anche i decessi (661mila), l’8% in meno…
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Terapie farmacologiche in cardiologia, la sfida della semplificazione per migliorare l’aderenza. Il National Summit di Sics
Il 70% dei cardiologi ritiene che la complessitĂ dei regimi terapeutici costituisca un limite molto alto per un’efficace gestione dei pazienti a rischio cardiovascolare (valore 4 e 5 in una scala da 0 a 5). Quasi il 90% pensa che approfondire il tema della…
LeggiTerapie farmacologiche in cardiologia, la sfida della semplificazione per migliorare l’aderenza. Il National Summit di Sics
Il 70% dei cardiologi ritiene che la complessitĂ dei regimi terapeutici costituisca un limite molto alto per un’efficace gestione dei pazienti a rischio cardiovascolare (valore 4 e 5 in una scala da 0 a 5). Quasi il 90% pensa che approfondire il tema della…
LeggiIctus tra i giovani adulti: fattori di rischio tradizionali e non
Gli adulti di etĂ inferiore ai 35-45 anni potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare un ictus associato a fattori di rischio non tradizionali come l’emicrania rispetto ai rischi tradizionali come l’ipertensione, secondo una nuova ricerca pubblicata dalla rivista Circulation. La maggior parte degli…
LeggiUn orario di lavoro prolungato potrebbe favorire l’ipertensione
Una revisione della letteratura pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health supporta l’ipotesi che orari di lavoro lunghi abbiano un peso sull’incidenza dell’ipertensione. “L’ipertensione, uno dei principali problemi di salute pubblica in tutto il mondo, è stata collegata a fattori legati allo stile…
LeggiTre mila passi al giorno per ridurre il rischio di insufficienza cardiaca
Praticare un’attivitĂ fisica quotidiana, anche leggera, facendo almeno 3.000 passi al giorno, riduce il rischio di insufficienza cardiaca di nuova insorgenza nelle donne anziane. Questo è quanto conclude uno studio pubblicato su JAMA Cardiology, nel quale si legge anche che questo è particolarmente vero…
LeggiTrattamento emostatico precoce nella gestione del sanguinamento acuto grave
Tomaz Crochemore e i suoi colleghi hanno effettuato una revisione narrativa delle evidenze pubblicate in letteratura focalizzate alla gestione delle emorragie in pazienti critici e in diversi contesti clinici nelle unitĂ di terapia intensiva (ICU). In base alle esigenze individuali di ciascun paziente l’obiettivo è…
LeggiVaccino HPV: disparitĂ tra gli adulti degli Stati Uniti
Un’analisi dei dati provenienti da un sondaggio sanitario nazionale rivela disparitĂ nell’assunzione del vaccino contro il papillomavirus umano (HPV) tra gli adulti statunitensi di etĂ compresa tra 27 e 45 anni. PiĂą dell’84% delle 9.440 persone coinvolte in un campione nazionale non era ancora…
LeggiVaccino contro la Dengue: risultati da uno studio filippino
Un recente studio pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases ha esaminato l’efficacia del vaccino contro la dengue CYD-TDV. Questo vaccino, somministrato in tre dosi, è stato autorizzato per l’uso nei bambini di 9 anni e piĂą a partire dal 2015 in diversi paesi…
LeggiVaccini multipeptidici per il melanoma: risultati di uno studio di fase II
Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Communications ha messo in luce l’importanza delle cellule T CD4+ nei vaccini contro il cancro. Lo studio riporta i risultati a lungo termine di un trial clinico di fase II multicentrico randomizzato, in cui pazienti con melanoma…
LeggiLa dislipidemia dopo una sindrome coronarica acuta precoce viene gestita meno bene nelle donne
Secondo uno studio pubblicato su Metabolic Syndrome and Related Disorders, esistono evidenti disparitĂ tra i sessi nella gestione della dislipidemia dopo una sindrome coronarica acuta prematura, tanto che le donne presentano livelli di colesterolo LDL piĂą elevati e tassi piĂą bassi di raggiungimento dei…
LeggiIn pazienti diabetici con coronaropatia la malattia renale diabetica predice esiti avversi a lungo termine
La malattia renale diabetica è un predittore nuovo e indipendente di esiti avversi a lungo termine nei pazienti con coronaropatia e diabete mellito sottoposti a intervento coronarico percutaneo, secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Cardiovascular Medicine. “La malattia renale diabetica (DKD) è stata…
LeggiNei pazienti in prevenzione primaria il colesterolo LDL potrebbe essere meno importante di altri valori
Tra i pazienti in prevenzione primaria, il rischio piĂą basso di mortalitĂ a lungo termine sembra essere legato a valori di colesterolo LDL compresi tra 100 e 189 mg/dL, che sono piĂą elevati di quanto attualmente raccomandato.“Tra gli adulti in prevenzione primaria non sottoposti…
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