Negli ultimi decenni, la terapia CAR-T ha ottenuto un notevole successo che ha portato all’approvazione di sei prodotti terapeutici per tumori ematologici. Inoltre, recentemente, il potenziale curativo di questo trattamento è stato dimostrato anche in malattie non tumorali. Attualmente, il processo di produzione di…
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Aggiornamenti relativi alla terapia CAR T nel lupus eritematoso sistemico
Il lupus eritematoso sistemico (LES) e la nefrite lupica (NL) sono malattie autoimmuni debilitanti, caratterizzate dalla produzione di autoanticorpi patologici e da disfunzione immunitaria, che causano infiammazione cronica e danni multiorgano. Nonostante gli attuali trattamenti con farmaci antimalarici, glucocorticoidi, immunosoppressori e anticorpi monoclonali, una…
LeggiAnticorpi bispecifici vs CAR T nel linfoma follicolare
Il panorama di gestione del linfoma follicolare recidivato/refrattario (RR-FL) è caratterizzato da un confronto cruciale tra la terapia CAR-T e gli anticorpi bispecifici (BsAb). Sebbene entrambi i trattamenti siano contrassegnati da meccanismi immunobiologici e marcatori molecolari simili, il confronto della loro efficacia è ostacolato…
LeggiProgressi della terapia CAR-T contro tumori solidi
L’immunoterapia CAR T ha rivoluzionato la cura dei tumori delle cellule B (leucemia linfoblastica acuta e linfomi) e del mieloma multiplo (target BCMA). Attualmente, sono approvati sei prodotti CAR T, tutti di seconda generazione. Tuttavia, le neoplasie solide rimangono resistenti nei confronti di questa…
LeggiUso di antidepressivi accelera il declino cognitivo nei pazienti con demenza
Uno studio di coorte condotto su scala nazionale in Svezia ha evidenziato un’associazione tra l’uso di antidepressivi e un più rapido declino cognitivo nei pazienti con demenza. Pubblicata su BMC Medicine, la ricerca ha analizzato i dati di 18.740 pazienti registrati nel Swedish Registry…
LeggiBiomarcatori plasmatici dell’Alzheimer: differenze razziali e correlazioni con il liquor
Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha analizzato i fattori che influenzano i livelli plasmatici del biomarcatore p-Tau217 nella malattia di Alzheimer (AD), evidenziando differenze significative tra gruppi etnici e una correlazione con il deterioramento cognitivo. La ricerca ha coinvolto 217 partecipanti di…
LeggiScreening cognitivo e biomarcatori nel morbo di Alzheimer
Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha analizzato le esperienze e le percezioni degli anziani statunitensi riguardo allo screening cognitivo e ai test sui biomarcatori del sangue (BBM), evidenziando una bassa diffusione di queste pratiche diagnostiche nonostante un atteggiamento generalmente positivo nei loro confronti.…
LeggiRischio di epilessia dopo le crisi neonatali: uno studio su oltre un milione di bambini
Uno studio danese pubblicato su Developmental Medicine & Child Neurology ha analizzato il rischio cumulativo di epilessia nei bambini che hanno avuto crisi neonatali, evidenziando come questi soggetti siano significativamente più esposti alla patologia rispetto ai loro coetanei senza episodi convulsivi alla nascita. La…
LeggiI fattori di rischio materni permettono di prevedere il diabete gestazionale dal primo trimestre
Un modello predittivo del rischio di sviluppare il diabete gestazionale basato su fattori di rischio materni ha offerto buoni risultati quando utilizzato nel primo trimestre della gravidanza, secondo uno studio pubblicato su BJOG. “Abbiamo cercato di sviluppare e convalidare un nuovo modello, basato sulle…
LeggiPazienti diabetici in ospedale: monitorare in modo continuo il glucosio è vantaggioso
Uno studio pubblicato su Diabetes, Obesity & Metabolism conclude che, da un punto di vista glicemico, il monitoraggio continuo del glucosio potrebbe essere ampiamente raccomandato per la maggior parte dei pazienti ospedalizzati con diabete di tipo 2, poiché i suoi benefici glicemici si conservano…
LeggiRapporto albumina/creatinina: nel diabete va controllato anche in assenza di insufficienza renale
Negli adulti con diabete mellito senza insufficienza renale conclamata, un rapporto albumina-creatinina urinario elevato ma ancora nel range della normalità è indipendentemente correlato all’aumento della mortalità per tutte le cause, in particolare nelle persone con indice di massa corporea (IMC) normale, secondo uno studio…
LeggiDigiuno intermittente e restrizione calorica offrono vantaggi diversi nella gestione dei diabetici
Secondo uno studio pubblicato su Primary Care Diabetes, sia il digiuno intermittente che la restrizione calorica continua sono approcci dietetici che portano ad alcuni vantaggi nella gestione del diabete, anche se presentano dei limiti. “Il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) rappresenta un importante…
LeggiGestione della forma giovanile presintomatica della malattia di Pompe a esordio tardivo
Identificare tempestivamente le manifestazioni cliniche emergenti nei pazienti presintomatici con malattia di Pompe a esordio tardivo (LOPD), come risultato di un attento follow-up, è essenziale per iniziare un trattamento tempestivo che può modificare il decorso naturale della malattia. È la conclusione cui è arrivato,…
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