Attualmente, le terapie CAR-T e gli inibitori del checkpoint immunitario, ad esempio i bloccanti della proteina della morte cellulare programmata-1 (PD-1), stanno offrendo risultati promettenti per numerosi pazienti oncologici. Tuttavia, sono necessari ulteriori progressi significativi prima che le terapie CAR-T diventino prontamente disponibili come…
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Intervento per ulcera perforata: il rischio è alto ma per qualcuno lo è di più
Secondo uno studio pubblicato su Surgical Endoscopy, l’intervento chirurgico per l’ulcera peptica perforata è associato a un elevato tasso di morbilità e mortalità a 30 giorni, e alcune caratteristiche del paziente possono far prevedere un esito peggiore. “Esistono pochi dati internazionali sulla morbilità e…
LeggiNel sanguinamento da ulcera peptica gli antipiastrinici fanno crescere la mortalità
Nei pazienti con sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore correlato a ulcera peptica l’uso di antipiastrinici e il risanguinamento aumentano il rischio di mortalità precoce. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato sul World Journal of Gastrointestinal Pharmacology and Therapeutics. “L’ulcera peptica (PUD) rimane un…
LeggiUlcera perforata: la gestione con clip-over-the-scope migliora gli esiti in assenza di sepsi
Il trattamento dell’ulcera peptica perforata acuta senza sepsi con clip over-the-scope migliora gli esiti clinici dei pazienti, secondo uno studio pubblicato su Surgical Endoscopy. “Abbiamo voluto confrontare i risultati clinici in pazienti con ulcera peptica perforata acuta (PPU) trattati con clip over-the-scope (OTSC), interventi…
LeggiIl reflusso nei pazienti con Clostridium difficile è legato a minore mortalità ospedaliera
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, i pazienti con infezione da Clostridium difficile e concomitante reflusso gastroesofageo hanno esiti intraospedalieri favorevoli in termini di tassi di complicanze, mortalità e spese ospedaliere totali. “L’enterocolite dovuta a infezione da Clostridium difficile (CDI) è una delle cause…
LeggiDiabete di tipo 2 e attività fisica: meglio aumentare intensità e durata
I risultati di uno studio pubblicato su Nature Communications evidenziano il potenziale valore positivo della pratica di un’attività fisica con una maggiore intensità e durata per i pazienti con diabete di tipo 2. “Si dice che l’attività fisica riduce la mortalità dovuta al diabete,…
LeggiSeguire rigorosamente una dieta sana o mediterranea riduce il rischio di diabete
Le variazioni di punteggi che indicano l’aderenza alla dieta mediterranea e alla dieta sana sono correlate al rischio di sviluppare diabete di tipo 2, secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports. “Le analisi di associazione tra i cambiamenti longitudinali nei punteggi di qualità della…
LeggiCancro alla tiroide: l’esercizio fisico salva dal diabete
Secondo uno studio pubblicato su BMC Medicine, nei pazienti con cancro alla tiroide l’esercizio fisico regolare prima o dopo la tiroidectomia è stato associato a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. “Abbiamo studiato l’associazione tra le abitudini di esercizio precedenti…
LeggiStress ossidativo e disfunzione miocardica colpiscono di più chi soffre di diabete
Lo stress ossidativo e la disfunzione miocardica sono più comuni nei pazienti con diabete mellito, secondo uno studio pubblicato su BMJ Open Diabetes Research & Care. “Lo stress ossidativo influisce negativamente sulle funzioni del ventricolo sinistro, ed è noto che esista una forte connessione…
LeggiMRAs efficaci nell’insufficienza cardiaca con disfunzione renale
Un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology ha esaminato l’efficacia e la sicurezza degli antagonisti del recettore mineralcorticoidale (MRAs) nei pazienti con insufficienza cardiaca (HF) con frazione di eiezione ridotta che presentano una significativa disfunzione renale. Lo studio…
LeggiInsufficienza cardiaca: il ruolo degli esosomi
Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Circulation Research ha esplorato il ruolo degli esosomi, piccole vescicole extracellulari, nel modulare la comunicazione cellula-cellula durante molteplici malattie cardiache. Gli esosomi e il loro carico molecolare sono noti per modulare la comunicazione cellula-cellula durante molteplici malattie cardiache.…
Leggiβ-OHB e prognosi in pazienti con insufficienza cardiaca avanzata
Un recente studio pubblicato sulla rivista European Journal of Heart Failure ha esaminato le alterazioni metaboliche nei pazienti con insufficienza cardiaca (HF), in particolare l’aumento della chetogenesi che porta alla formazione di beta-idrossibutirrato (β-OHB). Lo studio si è concentrato sui determinanti e l’impatto prognostico…
LeggiHIV. Dibattito su allattamento e terapia al neonato, ma ci sono grandi passi avanti
Con i nuovi trattamenti antiretrovirali la donna con HIV può portare a termine una gravidanza senza timore di trasmettere il virus al bambino: la trasmissione del virus dalla madre al feto, se la terapia è assunta correttamente, risulta drasticamente abbattuta. Resta aperto il dibattito…
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