“Le aziende che non premiano o non riconoscono il lavoro dei dipendenti, che impongono richieste irragionevoli ai lavoratori e non consentono loro di essere autonomi espongono il personale ad un aumentato rischio di soffrire di depressione”. Così la ricercatrice Amy Zadow sintetizza i risultati…
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Impatto del Covid-19 sulla salute mentale in Italia
I primi mesi della pandemia hanno avuto importanti ripercussioni sulla condizione socio-economica e psichica della popolazione italiana. Non sorprendono le conclusioni di uno studio condotto dai ricercatori del Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato dalla Rivista di Psichiatria. Partendo dai dati del Registro Nazionale Gemelli (progetto di ricerca…
LeggiL’opinione degli psicoterapeuti italiani sulle sedute in videoconferenza
La pandemia da Covid-19 è stata la spinta che ha consentito un’accelerazione verso l’uso della telemedicina. Se di solito vengono sottolineati i vantaggi di questo approccio, è importante chiedersi se gli incontri con lo specialista a distanza non rendano più difficile, anziché semplificare, il…
LeggiAssociazione tra disturbi mentali e mortalità per Covid-19
Un nuovo studio, pubblicato dalla rivista JAMA Psychiatry, suggerisce un’associazione tra i disturbi di salute mentale e la mortalità correlata al Covid-19. Per la revisione sistematica e meta-analisi sono stati analizzati 16 studi di coorte, osservazionali, basati sulla popolazione condotti in 7 paesi (1…
LeggiInsufficienza cardiaca: empagliflozin migliora gli esiti dei pazienti adulti
I risultati dello studio clinico di fase III EMPEROR-Preserved hanno dimostrato una riduzione del 21%, del rischio relativo dell’endpoint primario composito di mortalità per cause cardiovascolari o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca in pazienti adulti con frazione di eiezione preservata (HFpEF), con empagliflozin rispetto…
LeggiDisponibili due farmaci per la PrEP, a prezzo diverso
Un nuovo studio ha esaminato le ragioni per cui i pazienti sono passati a un nuovo farmaco, significativamente più costoso, per la profilassi pre-esposizione all’Hiv (PrEP). La PrEP è una pillola antiretrovirale che è efficace al 99% nel prevenire l’acquisizione dell’Hiv quando viene presa…
LeggiParticolari anticorpi minano gli sforzi del vaccino contro l’Hiv
Un nuovo studio ha dimostrato come alcuni vaccini Hiv nei primi esperimenti sull’uomo abbiano generato anticorpi che ostacolano attivamente la protezione. Nonostante più di 30 anni di sforzi, infatti, al mondo manca ancora un vaccino efficace contro l’Aids. Dato il rapido successo dei vaccini…
LeggiIl trattamento di prevenzione dell’Hiv mostra delle lacune tra le popolazioni chiave
Secondo un recente studio, i gruppi vulnerabili all’Hiv trarrebbero maggior beneficio da una sensibilizzazione più mirata. Il lavoro ha esaminato i dati di 13.906 persone nel nord della California, riferiti per la profilassi pre-esposizione, o PrEP, tra il 2012 e il 2019. Lo studio…
LeggiForte diminuzione dell’incidenza dell’Hiv in Inghilterra
Il numero annuale di nuove infezioni da Hiv tra gli uomini che fanno sesso con altri uomini (Msm) in Inghilterra è diminuito drasticamente, passando da 2.770 casi nel 2013 a 854 nel 2018, mostrando che l’eliminazione della trasmissione dell’Hiv entro il 2030 è un…
LeggiAlcuni nutraceutici ipolipemizzanti potrebbero avere un ruolo nella gestione della dislipidemia da lieve a moderata
Una revisione della letteratura pubblicata su Current Atherosclerosis Reports, e diretta da Arrigo Cicero, dell’Università di Bologna, della Società Italiana di Nutraceutica (SINut), e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Bologna, mostra che le prove più recenti prese da studi clinici indicano la possibilità di utilizzare…
LeggiChi soffre di ipercolesterolemia familiare è sottotrattato
Nonostante l’esistenza di terapie ipolipemizzanti efficaci, i pazienti con ipercolesterolemia familiare sono trattati in modo subottimale, non raggiungono l’obiettivo di LDL-C e mostrano una gestione farmacologica peggiorata nel tempo, secondo uno studio pubblicato su PLOS One. “L’ipercolesterolemia familiare non trattata porta a morbilità e…
LeggiLa malattia arteriosa periferica e la malattia coronarica presentano alcuni pattern lipidici diversi
La malattia arteriosa periferica (PAD) e la malattia coronarica (CAD) differiscono in termini di pattern lipidico in ceramide e fosfatidilcolina, ma non nelle caratteristiche delle lipoproteine, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Internal Medicine. “La malattia arteriosa periferica e la malattia coronarica sono…
LeggiColesterolo HDL: potrebbe essere inversamente correlato al rischio di malattia coronarica
Il livello di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) può essere inversamente associato al rischio di malattia coronarica nei giovani pazienti non diabetici, specialmente negli uomini, anche se saranno necessarie ulteriori ricerche per confermarlo. Questo è quanto riferisce un nuovo studio pubblicato su Cardiology…
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