La sanità deve essere sostenibile. Le sue tecnologie sempre più avanzate e salvavita non possono impattare negativamente sull’ambiente: questa è una certezza. Ma se si approfondiscono le implicazioni di questa affermazione si scopre che l’impatto produttivo (quanto si inquina nelle factory produttive?), distributivo (quanto inquina la catena della logistica?) e dello smaltimento dei rifiuti sanitario-tecnologici e delle apparecchiature obsolete rappresenta una criticità. A tutto questo si aggiunge poi un tema inedito: quanta energia consumano l’intelligenza artificiale e le reti interconnesse?
Insomma: la sostenibilità è un argomento centrale e non più rimandabile per chi vuole parlare di sanità del futuro.
L’Associazione Italiana Ingegneri Clinici – presieduta da Umberto Nocco, Direttore della Struttura complessa di Ingegneria Clinica dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano – ha voluto proporre il proprio 25° Convegno Nazionale (che si terrà a Napoli dal 14 al 17 giugno presso la Mostra d’Oltremare) incentrandolo su Tecnologie, Sostenibilità, Ambiente. Il contributo dell’innovazione alla sanità del futuro.
Un titolo che si pone come inedito punto di vista nella riflessione evoluta sulla sanità italiana.
IL TEMA DEL CONVEGNO – A presiedere il 25° Convegno AIIC è Lorenzo Leogrande (past-president AIIC e responsabile dell’unità di valutazione delle tecnologie presso il Policlinico Gemelli di Roma), che introduce ai lavori del più atteso evento nazionale dedicato alle tecnologie per la salute affermando che “come Associazione ci siamo posti l’obiettivo di analizzare e comprendere come le politiche green possano incidere sulle logiche di acquisizione, introduzione e gestione dell’innovazione tecnologica. Ci preme cioè capire se si può continuare a fare salute con le tecnologie più avanzate ed innovative, non trascurando però l’impatto che le stesse hanno sull’ambiente durante tutto il loro ciclo di vita”.
Ne consegue che a Napoli circa 2500 professionisti si confronteranno su quegli argomenti e quelle criticità che rappresentano una sfida civile e professionale coinvolgendo istituzioni nazionali e regionali, società scientifiche, università e centri di ricerca, cercando quel dialogo ad ampio spettro che coinvolge anche il mondo della produzione, “affinché – aggiunge Leogrande – tutti gli attori del sistema possano assumersi la responsabilità di un deciso passo in avanti in termini di attenzione all’ambiente in cui viviamo”.
DENTRO AL PROGRAMMA – Il Convegno AIIC si apre sabato 14 giugno e si conclude martedì 17. All’interno del suo programma – a cui ha dato contributo ideativo tutto il Direttivo AIIC, con il particolare impegno del vicepresidente Gianluca Giaconia e di Pasquale Garofalo, entrambi colonne dell’ingegneria clinica campana – oltre ottanta appuntamenti distribuiti tra sessioni plenarie, corsi di formazione, sessioni parallele, workshop e dibattiti. Ma come è stato strutturato il programma? Risponde Stefano Bergamasco, Coordinatore scientifico del convegno e responsabile del Centro Studi AIIC: “L’abbiamo strutturato seguendo due direttrici principali. Da un lato il tema centrale che offre il titolo al convegno di quest’anno – tecnologie, sostenibilità, ambiente – con una serie di sessioni dedicate alla sostenibilità ambientale, ai criteri ESG di valutazione delle tecnologie. Dall’altro si è dato spazio alle proposte derivanti dai nostri AIIC Awards, la formula di call for abstracts con cui da diversi anni l’Associazione da spazio alle esperienze provenienti da associati e non solo”. Con quali accezioni verrà presentato l’argomento della sostenibilità? Risponde Bergamasco: “Come Convegno AIIC la si declinerà secondo le molteplici accezioni che questo termine assume nel contesto della sanità come indicato dall’OMS nella definizione dei 17 obiettivi di sostenibilità globale. Come ingegneri clinici, deputati a programmazione, scelta e gestione delle tecnologie biomediche nelle strutture sanitarie, sentiamo una responsabilità precisa e ci facciamo promotori di questa iniziativa anche nei confronti delle altre società scientifiche, delle istituzioni e dell’industria”.
LE SESSIONI CENTRALI – Eventi speciali all’interno del Convegno saranno le sessioni di sabato pomeriggio su Connessioni di valore: impresa, sanità e sviluppo sostenibile, in cui i massimi esponenti del mondo produttivo dialogheranno con i rappresentanti AIIC; a questo seguirà Quanto è sostenibile la tua area clinica (lunedì ore 11.30) un confronto aperto a cui parteciperanno esponenti di una serie nutrita di società scientifiche tra cui SIAARTI, SIC, SIRM ed ACOI. La sessione plenaria incentrata sul titolo della manifestazione è prevista per il pomeriggio di lunedì 16 giugno, con la presenza dei massimi livelli istituzionali della Regione Campania (sono attesi il presidente Vincenzo De Luca, l’assessore Ettore Cinque ed il presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, Vincenzo Alaia) oltre che di Francesco Saverio Mennini, Walter Ricciardi, Nino Cartabellotta e Fabio Faltoni (neo presidente di Confindustria Dispositivi Medici).
Le altre sessioni “cuore” dell’evento sono: Esperienze ospedaliere in ottica di sostenibilità ambientale (domenica 15, ore 9.30), Second hand e rigenerazione delle tecnologie biomediche (ore 11.30), Valutazione dell’intelligenza artificiale (ore 11.30), Parametri e criteri green per il procurement e per gli appalti (ore 14.30), Tecnologia, equità, innovazione: diritto alla cura tra obsolescenza e intelligenza artificiale (ore 14.30), Tecnologie biomediche e sostenibilità, uno sguardo europeo (ore 16.30), Applicazioni di intelligenza artificiale in sanità (lunedì 16, ore 9.30), Manutenzione ed economia circolare, right to repair (ore 11.30), Esperienze regionali environmental-social- governance (martedì ore 11.00) e Le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale in sanità (ore 11,00).
L’INGEGNERIA CLINICA IN ITALIA E GLI AIIC AWARDS – L’Associazione Italiana Ingegneri Clinici si presenta al Convegno di Napoli forte di trentadue anni di vita e in pieno sviluppo numerico e di autorevolezza. Precisa il presidente Umberto Nocco: “Oggi AIIC è una associazione composta da circa duemila professionisti con una buona presenza a livello istituzionale a testimonianza della consapevolezza che si è creata a livello della sanità nazionale dell’importanza e utilità della nostra figura, ed anche del fatto che l’Associazione si pone come punto di riferimento nazionale e regionale sui temi della gestione delle tecnologie healthcare”. L’Associazione – equamente distribuita sul territorio: Nord (39%), Centro (23%) e Sud (38%); con il 52% della professione rappresentato da 30-39enni – collabora attivamente con il Ministero della Salute, con AGENAS, con SIHTA e con le realtà europee ed internazionali dell’ingegneria clinica e biomedica (ICETHMC e IFMBE). Da alcuni anni, all’interno del suo Convegno nazionale, AIIC assegna i suoi AIIC Awards ed i Premi Innovazione, occasioni ormai consolidate e prestigiose per identificare le migliori realizzazioni nell’ambito delle tecnologie healthcare. La partecipazione a questi due “contest” è stata numericamente e qualitativamente importante, ed ha coinvolto università e centri di ricerca, IRCCS e strutture sanitarie territoriali, start up e realtà multinazionali. Per dimostrare che cambiare la sanità in meglio si può, e già qualcuno lo sta facendo. Anche con un occhio di riguardo al pianeta in cui viviamo.