Energia: il futuro è dei pannelli solari trasparenti

Per poter rispettare il piano previsto dall’Agenda 2030 è necessario spingere il piede sull’acceleratore delle energie rinnovabili e i ricercatori dell’Università nazionale coreana di Incheon, guidati da Joondong Kim, sembrano andare proprio in questa direzione. Grazie al loro lavoro, pubblicato sul Journal of Power Sources, sono riusciti a rendere trasparenti dei pannelli solari che, un domani, potrebbero essere integrati nelle finestre degli edifici per produrre energia.

Una parte cruciale verso l’obiettivo di un futuro senza emissioni di carbonio riguarda la transizione energetica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili, come sole, acqua, vento e l’energia delle onde. Molta attenzione è rivolta alle tecnologie fotovoltaiche che usano la luce solare per produrre energia. Negli ultimi decenni, le celle solari sono diventate più economiche, più efficienti e rispettose dell’ambiente, ma importante sarebbe poter integrare i pannelli solari di nuova generazione in finestre, edifici o persino schermi di telefoni cellulari.

Tuttavia ancora non si era riusciti a ottenere pannelli solari completamente trasparenti. I ricercatori hanno provato a superare il problema usando due materiali semiconduttori, per catturare la luce e trasformarla in corrente elettrica, il biossido di titanio, che assorbe la luce Uv, che è una parte dello spettro luminoso invisibile ad occhio nudo, mentre lascia passare la maggior parte della gamma di luce visibile e l’ossido di nichel, che ha un’elevata trasparenza.

La cella solare ottenuta è composta da un substrato di vetro coperto di ossido di metallo, che ha la funzione di elettrodo, in cima al quale sono stati depositati strati dei due semiconduttori e un rivestimento finale di nanofili d’argento, con la funzione di secondo elettrodo. La tecnologia ha dimostrato un’efficienza di conversione del 2,1%, che è considerata abbastanza buona, dato che sfrutta solo una piccola parte dello spettro luminoso. La cella, inoltre, ha mostrato di funzionare anche in condizioni di scarsa illuminazione e far passare il 57% della luce, conferendole un aspetto trasparente. “Anche se questa innovativa cella solare è ancora agli inizi, i nostri risultati suggeriscono che sia possibile un ulteriore miglioramento”, rileva Kim. Il prossimo passo infatti sarà migliorare ulteriormente la sua efficienza.

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