Dalla mano bionica all’esoscheletro e alla bionic-leg. Sono solo alcuni dei risultati della Ricerca in campo sanitario, presentati in occasione degli Stati Generali della ricerca sanitaria organizzati dal ministero della Salute. Tanti gli stand che hanno messo in mostra le eccellenze della ricerca in questo settore. Nello stand dell’Inail, ad esempio, ‘protagonista’ e’ stata la mano protesica polifunzionale. Nata dalla collaborazione tra il Centro Protesi di Vigorso di Budrio e l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, la mano protesica è in grado di riprodurre l’85% delle prese di una vera mano grazie appunto alla tecnologia robotica. Tanti esempi campeggiano anche nello stand espositivo della Rete delle neuroscienze, a partire dall’esoscheletro INDEGO: si tratta di un dispositivo di ultima generazione in grado di accelerare il recupero funzionale dell’attivita’ motoria in pazienti affetti da Lesioni midollari. Grazie alla maneggevolezza (pesa poco piu’ di 12 kg ed e’ componibile) il dispositivo permette alle persone costrette su una sedia a rotelle di mettersi in piedi e tornare a camminare. La Bionic-leg è invece un robot indossabile che si posizione sull’arto del paziente: il dispositivo ‘apprende’ i movimenti e assiste solo quando è necessario, aiutando terapista e paziente ad effettuare un più corretto training del passo. Di ultima generazione pure il Virtual Reality Rehabilitation System: è un sistema di riabilitazione virtuale che consente il trattamento di deficit motori e cognitivi. Il sistema si può inoltre integrare con altri dispositivi consentendo il monitoraggio a distanza dei parametri vitali.
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L esoscheletro, realizzato in plastica Abs, prodotto con una stampante 3D sulla base di calcoli strutturali effettuati da un ingegnere biomedico e un ingegnere edile, avvalendosi di informazioni cliniche e morfologiche raccolte sia attraverso la radiografia che mediante sistemi di scansione 3D dell arto fratturato , si legge nella nota diffusa dall azienda ospedaliera.