La leucemia mieloide acuta (AML) rappresenta il secondo tipo di leucemia più comune tra i bambini. Recentemente, grazie ai progressi nelle tecniche di profilazione genomica ad alta risoluzione, si è potuto delineare un quadro mutazionale specifico per la forma pediatrica dell’AML che risulta distinto…
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Gestione della leucemia promielocitica acuta nei pazienti anziani e pediatrici
Il trattamento personalizzato con acido retinoico all-trans (ATRA) e triossido di arsenico (ATO) ha rivoluzionato gli esiti della leucemia promielocitica acuta (LPA), trasformandola da una malattia costantemente fatale a una delle patologie maligne più curabili nell’uomo. Grazie alla sua elevata efficacia, ATO/ATRA rappresenta la…
LeggiColpire il metabolismo della glutammina potrebbe risultare utile nel trattamento della leucemia mieloide acuta
La comparsa di recidiva, dopo chemioterapia e trapianto di cellule staminali ematopoietiche, comporta una prognosi sfavorevole per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (AML). In quanto “aminoacido condizionatamente essenziale”, la glutammina contribuisce alla crescita e alla proliferazione delle cellule della AML e, di…
LeggiLeucemia linfocitica cronica: strategia gestionale
La leucemia linfatica cronica (LLC) è una tipologia di cancro del sangue caratterizzata dalla crescita incontrollata di linfociti B maturi ed è la più comune nei Paesi occidentali. Può manifestarsi in vario modo, dalla forma asintomatica, scoperta in modo casuale sulla base di un…
LeggiMorbo di Alzheimer: l’epigallocatechina-3-gallato contenuta nel tè verde potrebbe avere un impatto positivo
La malattia di Alzheimer (AD) rappresenta la forma più comune di demenza e si caratterizza per un pronunciato deterioramento sia della memoria che delle capacità cognitive. Questa patologia è associata a specifiche anomalie fisiopatologiche tra le quali l’accumulo di peptide beta amiloide (Aβ), l’iperfosforilazione…
LeggiCOVID-19: il rischio di comparsa del morbo di Alzheimer aumenta ?
Alla luce della crescente evidenza della possibile associazione tra le infezioni virali/batteriche e la neurodegenerazione, Eugenia Olivera e i suoi collaboratori hanno voluto esaminare l’ipotesi infettiva come origine della malattia di Alzheimer e hanno analizzato le possibili implicazioni delle sequele neurologiche da COVID-19 sulla…
LeggiIl tibolone viene riproposto nel trattamento del morbo di Alzheimer
La malattia di Alzheimer (AD) è una malattia neurodegenerativa devastante, caratterizzata dall’accumulo nel cervello di proteine amiloide-beta e tau, che determina progressivamente perdita della memoria e delle funzioni cognitive. Nonostante gli sforzi fatti dalla ricerca, le cause della sua patogenesi rimangono in gran parte…
LeggiPatogenesi genetica e molecolare della sclerosi laterale amiotrofica: aggiornamenti
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva e letale che causa la massiccia perdita di motoneuroni nel cervello, nel tronco encefalico e nel midollo spinale. Questa patologia non colpisce solo i motoneuroni, ma coinvolge anche altri tipi di neuroni e le…
LeggiMedici di famiglia: come migliorare la percezione della nutrizione e dell’attività fisica quali mezzi di cura dei pazienti oncologici?
Il cancro e il suo trattamento causano sintomi gravi, la maggior parte dei quali sono modificabili con l’alimentazione e l’attività fisica (PA). La consulenza in materia di nutrizione e di PA consente infatti ai malati di partecipare più attivamente alle loro cure, ma molti…
LeggiHIV: controllo duraturo dell’infezione post-trattamento dopo temporanea terapia antiretrovirale
Un team dell’Università di Amsterdam, in Olanda, ha descritto, su AIDS, un caso clinico di una persona con infezione da HIV e un controllo post trattamento mantenuto per più di 23 anni con terapia antiretrovirale nelle fasi acute dell’infezione. Il caso riguarda un paziente…
LeggiHIV quiescente produce RNA e proteine durante la terapia antiretrovirale
Un subset di cellule CD4+, infettate in modo specifico dal virus dell’HIV, produce spontaneamente RNA e proteine virali che possono avere un impatto sulla risposta immunitaria contro l’HIV. A mostrarlo sono due pubblicazioni su Cell Host & Microbe. La terapia antiretrovirale contro l’infezione da…
LeggiFragilità nella BPCO: aumenta il rischio di mortalità
Uno studio condotto da ricercatori italiani e inglesi, pubblicato su “Internal and Emergency Medicine” nel 2023, ha evidenziato che la fragilità, definita come una sindrome in cui vari fattori riducono la capacità fisiologica e aumentano la vulnerabilità di un individuo a esiti negativi per…
LeggiPazienti con BPCO: quasi la metà non aderisce al trattamento
L’aderenza al trattamento della BPCO è spesso compromessa dalla negligenza, dalla diffidenza verso i farmaci e dalla mancanza di chiarezza riguardo al loro corretto utilizzo. Anche la depressione, la bassa percezione di autoefficacia e la gravità della malattia sono fattori che influenzano negativamente i…
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