Quando il primo agente mirato verso l’HER2 noto come trastuzumab è stato approvato per la prima volta nel 2005, esso ha trasformato il trattamento dei tumori mammari in fase precoce per il 12-15% delle donne con tumori HER2-positivi, ma il suo impiego standard, ossia…
LeggiCanale Medicina: Tumore al seno
Il caso dello screening mammografico precoce
Negli USA la continua controversia sulla migliore etĂ in cui iniziare lo screening mammografico ha esposto le donne al di sotto dei 50 anni ad un significativo incremento del rischio di ritardo delle diagnosi, il che ha portato a trattamenti piĂą estensivi e costosi…
LeggiTumore seno HER 2 positivo: possibile nuova combo terapeutica
Una iniezione sottocutanea a base di due farmaci biologici potrebbe presto diventare una nuova possibilitĂ terapeutica per combattere il tumore della mammella di tipo HER 2 positivo che colpisce ogni anno in Italia circa 10mila donne, pari al 20% dei 56mila tumori mammari diagnosticati. Per…
LeggiTumore mammario: primo raffronto fra i test riscontra variabilitĂ
Il primo raffronto di sempre fra i test impiegati nella gestione dei tumori mammari in fase precoce ha dimostrato un’ampia variabilitĂ nella performance prognostica dei test. Essi vengono impiegati per prevedere le recidive della malattia e fornire una guida sulle scelte terapeutiche, come sulle…
LeggiSindrome ovaio policistico: esposizione a ormone antimulleriano possibile causa
Uno squilibrio ormonale che si verifica prima ancora della nascita. Sarebbe questa la possibile causa della sindrome dell’ovaio policistico scoperta grazie ad uno studio condotto su topi, dai ricercatori dell’universitĂ di Lille, guidati dall’italiano Paolo Giacobini. Lo studio Pur essendo studiata da anni, non…
LeggiTre aromatasi-inibitori a confronto: efficacia e sicurezza simili
Il primo raffronto diretto mai effettuato fra tre aromatasi-inibitori adiuvanti per il trattamento del tumore mammario recettore-positivo post-menopaisale in fase precoce non ha dimostrato differenze significative nell’efficacia clinica o nella sicurezza. Si tratta dello studio FATA-GIM3, condotto su quasi 3.700 pazienti da Francesco Perrone…
LeggiTumore mammario ed olaparib: incertezze sulla sopravvivenza
L’olaparib è stato il primo farmaco approvato dalla FDA per il trattamento di donne con tumori mammari avanzati e mutazioni germinali BRCA. Questa approvazione era basata su un significativo miglioramento nella sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard, osservato nello studio OlympiAD, ma…
LeggiNodulectomia: recidive in diminuzione
Grazie alle moderne terapie multimodali per il tumore mammario, i tassi di recidiva locale a 5 anni a seguito di una nodulectomia sono diminuiti significativamente, il che ha reso la chirurgia conservativa (BCS) un’opzione per un maggior numero di pazienti con tumore mammario. Questa…
LeggiScreening personalizzato tumore mammario: realistico e praticabile?
Secondo gli scrittori di un recente saggio, è giunto il momento di virare verso un approccio personalizzato allo screening del tumore mammario, ed esso dovrebbe essere fondato sul processo decisionale condiviso fra donna e medico. Non si tratterebbe comunque di un’idea del tutto nuova.…
LeggiMutazioni BRCA: estrogeni sicuri dopo ooforectomia
L’impiego della terapia ormonale sostitutiva basata soltanto sugli estrogeni non incrementa il rischio di tumori mammari associati al BRCA-1, per quanto questo non sia il caso della terapia sostitutiva progestinica. Questo dato deriva da uno studio condotto su 872 portatrici di mutazioni BRCA-1 da…
LeggiTumore ovarico: infezione da Clamidia raddoppia il rischio
In base a quanto osservato in due popolazioni indipendenti, l’anamnesi di infezione da Clamidia raddoppia il rischio di tumore ovarico. Secondo Earl Stadtman del National Cancer Institute statunitense, autore dell’indagine che ha portato a questa conclusione, la malattia infiammatoria pelvica (PID), causata da infezioni…
LeggiRicostruzione mammaria: supporto decisionale da un sito web
Uno strumento di supporto decisionale in rete potrebbe risultare utile e conveniente per le donne che devono effettuare scelte sulla ricostruzione mammaria a seguito di una mastectomia. Secondo Kerry Sherman dell’universitĂ di Sydney queste decisioni non sono univoche, e le pazienti devono valutare pro…
LeggiTumore mammario in fase precoce: scarsa massa muscolare connessa a rischio mortalitĂ
La sarcopenia, ossia bassi livelli di massa muscolare, rappresenta un fattore di rischio di mortalitĂ complessiva altamente prevalente ma largamente trascurato nelle donne con tumore mammario non metastatico allo stadio II e III. Inoltre il grado di massa muscolare e grassa di una donna,…
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