Nuove ricerche hanno dimostrato che la forma cardiorespiratoria è associata ad un rischio progressivamente ridotto di fibrillazione atriale, questa volta negli uomini di mezza età con diabete o ipertensione. In base a quanto riscontrato su 4.000 soggetti di questo tipo, il rischio di fibrillazione…
LeggiCanale Medicina: Ipertensione & Scompenso
Riduzione della pressione: Tai-Chi come farmaci ed esercizio
Il Tai Chi può ridurre la pressione negli anziani con la stessa efficacia di farmaci o esercizio aerobico. Secondo la meta-analisi di 28 studi condotta da Linda Pescatiello dell’Università del Connecticut, questa tradizionale disciplina cinese offre possibilità per gli anziani che non possono o…
LeggiTroppi elettrocardiografi low cost nei reparti italiani. L’allarme dei cardiologi
Sono troppi gli strumenti per elettrocardiogrammi low cost negli ospedali con il rischio di non avere una garanzia di diagnosi corretta. Ad affermarlo è l’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco), durante il congresso di Rimini. “Negli ospedali italiani c’è un’invasione di elettrocardiografi economici e non a norma rispetto alle…
LeggiPressione: anche negli anziani, meglio tenere la “massima” sotto i 120 mmHg
(Reuters Health) – Negli anziani è consigliabile tenere sotto stretto controllo la pressione arteriosa. Uno studio pubblicato di recente su JAMA risponde in maniera decisa all’annosa domanda su quale sia il valore di pressione sanguigna più salutare per le persone sopra i 70 anni indirizzando…
LeggiArresto cardiaco: microRNA rivela esito e sopravvivenza
(Reuters Health) – Più di un paziente su due sopravvive ad un arresto cardiaco extra-ospedaliero con esiti neurologici irreversibili o decesso nel giro di settimane o mesi. Una ricerca condotta da un gruppo internazionale di ricercatori ha dimostrato che i livelli ematici di microRNA…
LeggiFibrillazione atriale: donne più “sintomatiche” degli uomini, ma vivono di più
(Reuters Health) – I sintomi della fibrillazione atriale (FA) differiscono nei due sessi, manifestandosi con differenze di genere. Un ampio studio osservazionale, pubblicato su JAMA Cardiology, evidenzia che rispetto agli uomini, le donne affette da fibrillazione atriale hanno più sintomi e una qualità di vita…
LeggiBassi target pressori buoni anche per i pazienti anziani
Il trattamento dei pazienti dai 75 anni in su sino ad un target pressorio sistolico di 120 mmHg, riduce il rischio complessivo di mortalità di un terzo. Questo dato deriva da una nuova analisi dei dati dello studio SPRINT, effettuata su 2.636 pazienti da…
LeggiSonnellini diurni aumentano rischio ipertensione
Gli adulti che effettuano regolarmente un sonnellino durante il giorno, potrebbero esporsi ad un incremento del rischio di sviluppare ipertensione. Questo dato deriva da un’indagine condotta su più di 120.000 soggetti, su cui è stato riscontrato un rischio addizionale di ipertensione del 13% associato…
LeggiIpertensione: cambiare medicine associato a gravi cadute nell’anziano
Il rischio di cadute che causano gravi infortuni aumenta due settimane dopo un cambiamento nella terapia antipertensiva di un anziano, a prescindere che si tratti di iniziare la terapia, aggiungere un farmaco o intensificare le attuali dosi anche se, con il tempo, il rischio…
LeggiDefibrillatori impiantabili: rischi a lungo termine anche gravi
I rischi a lungo termine associati ai defibrillatori impiantabili (ICD) possono essere molto gravi, e dovrebbero essere tenuti in gran conto nella scelta iniziale del dispositivo e nell’ambito di altre decisioni prima dell’impianto. Uno studio osservazionale su più di 114.000 pazienti con un primo…
LeggiInfarto: uno su 2 è senza sintomi
Quasi il 45% degli infarti potrebbe essere silenzioso, cioè avvenire in maniera asintomatica, aumentando il rischio di morte del paziente se questo ‘sfugge’ alle cure perché il suo infarto non viene riconosciuto nemmeno a posteriori, durante un elettrocardiogramma o una visita cardiologica di routine. E’ quanto dimostra una ricerca pubblicata…
LeggiPressione alta: un aiuto da un batterio del grana padano
Potrebbero bastare 30 grammi al giorno di ‘Grana padano’ per contribuire a ridurre la pressione arteriosa nelle persone ipertese. Questo è il risultato di uno studio condotto dall’Ospedale Guglielmo da Saliceto e dell’Università Cattolica di Piacenza, presentato al congresso dell’American Society of Hypertension in corso a New York. Sono numerosi gli studi…
LeggiIpertensione: anche poco alcol danneggia il cuore di chi ne soffre
E’ uno studio italiano a confermare la tesi che nei pazienti ipertesi, basta anche solo poco alcol per danneggiarne il cuore. Secondo i dati preliminari di questo studio condotto all’Università di Udine e presentato a New York, bastano infatti 30-40 millilitri di alcol al giorno…
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