La decisione della FDA di rimandare l’approvazione del baricitinib per il trattamento dell’artrite reumatoide a causa di possibili eventi tromboembolici ha sollevato dubbi su due farmaci correlati già sul mercato, ossia il tofacitnib ed il ruxolitinib. Nessuno di essi è associato ad avvertenze su…
LeggiCanale Medicina: Artrite & artrosi
Artrite reumatoide: riduzione progressiva DMARD aiuta a sostenere la remissione
Nei pazienti con artrite reumatoide che riccevono DMARD biologici (bDMARD) e sono in remissione, la recidiva è meno probabile se i DMARD vengono ridotti progressivamente piùttosto che interrotti. Le attuali linee guida per l’artrite reumatoide raccomandano di ridurre o sospendere i bDMARD una volta…
LeggiAspirina mina profilo di sicurezza del celecoxib
Per quanto l’impiego del FANS noto come celecoxib appaia più sicuro di quelli di altri farmaci come naprossene o ibuprofene nel trattamento dei pazienti con artrite che presentano un incremento del rischio cardiovascolare, l’aggiunta dell’aspirina potrebbe ridurre parte di questo vantaggio di sicurezza. Ciò…
LeggiApremilast nella gestione clinica e organizzativa della malattia psoriasica
Prurito, arrossamento della pelle e desquamazione. Rigidità, gonfiore e dolore articolare. Sono questi i sintomi, spesso pesanti, che impattano negativamente sulla qualità della vita dei 2 milioni di italiani affetti dalla malattia psoriasica, termine che raggruppa i pazienti colpiti da psoriasi e da artrite…
LeggiArtrite giovanile: scala in tre punti guida impiego anti-TNF
Una semplice modifica nella scala JADAS che potrebbe essere impiegata nella pratica clinica di routine potrebbe semplificare la strategia treat-to-target nei pazienti con artrite giovanile idiopatica oligoarticolare o poliarticolare. Questo strumento, sviluppato da Joost Swart del Wilhelmina Children’s Hospital di Utrecht, potrebbe aiutare i…
LeggiLinee guida reumatologiche spesso basate su evidenze deboli
Le più recenti linee guida dell’ACR si basano sull’opinione di esperti, e mancano di evidenze di livello A a supporto delle proprie raccomandazioni. Questo stato di cose è stato portato alla luce da John Wong del Tufts Medical Center di Boston, secondo cui la…
LeggiRicerca e giovani: gli investimenti di Celgene
Innovazione medica per migliorare la vita dei pazienti, riqualificazioni sociali e spazio ai giovani. Molto in breve, sono stati questi gli obiettivi perseguiti da Celgene, società biofarmaceutica globale presente in Italia dal 2006 e impegnata ad offrire soluzioni terapeutiche in area ematologica, oncologica e…
LeggiArtrite reumatoide: remissione meno probabile con eccesso di peso
L’obesità riduce quasi della metà le probabilità di ottenere una remissione prolungata nelle forme precoci di artrite reumatoide, e l’eccesso di peso le riduce di un quarto. Questo dato si aggiunge alla letteratura in aumento che collega l’obesità ad esiti negativi del trattamento in…
LeggiArtrite: prevalenza ampiamente sottostimata
La prevalenza dell’artrite negli adulti statunitensi potrebbe essere superiore del 70% rispetto a quanto rivelato dagli attuali dati di sorveglianza, il che indica che il carico della malattia a livello della popolazione è stato ampiamente sottostimato, come affermato da Reza Jafarzadeh della Boston University…
LeggiArtrite Reumatoide: arriva in Italia la molecola che blocca l’infiammazione dall’interno delle cellule
Finalmente disponibile anche per gli oltre 400mila pazienti italiani affetti da artrite reumatoide il nuovo farmaco baricitinib, che agisce bloccando i meccanismi che innescano l’infiammazione alle articolazioni e diminuisce il danno e i sintomi della malattia. Già approvato dall’AIFA, il farmaco sarà a breve…
LeggiArtrite reumatoide: efficaci JAK-1 inibitori, ma con problemi di sicurezza
Nei pazienti con artrite reumatoide attiva che rispondono inadeguatamente alla terapia biologica o non possono tollerarla, il JAK-1 inibitore orale selettivo noto come upadacitinib si dimostra promettente, per quanto esso comporti anche qualche problema di sicurezza. Secondo Mark Genovese della Stanford University di Palo…
LeggiArtrite psoriasica: efficace secukinumab sottocutaneo
Nei pazienti con artrite psoriasica, l’antagonista della IL-17 noto come secukinumab, somministrato per via sottocutanea, migliora significativamente l’attività della malattia dopo 16 settimane, e dopo 24 settimane il trattamento è associato all’inibizione della progressione radiologica della malattia. Questi dati derivano dai risultati ad interim…
LeggiArtrite reumatoide: sicurezza ed efficacia intatte passando da infliximab ad SB2
Nei pazienti con artrite reumatoide, gli esiti a 78 settimane sono simili assumendo infliximab per 52 settimane e poi passando al biosimilare SB2, proseguendo con l’infliximab oppure assumendo SB2 per l’intera durata del trattamento. Lo rivela il prof. Josef Smolen dell’università di Vienna, autore…
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