Per gli over60 il colesterolo alto non è più un pericolo?

Pare che livelli elevati di colesterolo nel sangue possano non costituire un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari negli anziani. Anzi, al contrario, l’aumento del colesterolo sierico potrebbe avere un effetto protettivo contro diverse malattie, tra cui il cancro. E’ questa la conclusione cui è giunto un gruppo internazionale di esperti che, in un report pubblicato dal British Medical Journal (Bmj), ha passato in rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su un totale di 68.000 persone.

Le evidenze
In pratica, lo studio ha evidenziato che, non ci sarebbe un legame tra gli elevati livelli di colesterolo Ldl, quello cosiddetto cattivo, e le malattie cardiache negli over 60. Dall’analisi dei dati è infatti risultato che il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto a lungo o addirittura più a lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo nel sangue. Nel restante 8% non è stata trovata alcuna associazione. Poiché da tempo le statine vengono prescritte come uno degli strumenti per ridurre il rischio di attacchi cardiaci e ictus causati dall’indurimento e restringimento delle arterie, a questo punto, secondo i ricercatori, bisogna ”rivalutare la prescrizione di statine, i cui benefici sono stati esagerati”.

Commenti degli esperti
Una conclusione plausibile, secondo Giuseppe Paolisso, past president della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg): “Possono esserci alcuni fattori che negli adulti sono un rischio, e negli anziani no – precisa – Ad esempio il sovrappeso è un fattore di rischio per l’adulto, mentre per l’anziano ha un effetto protettivo”. Per lo studio pubblicato sul Bmj inoltre, gli alti livelli di colesterolo possono essere utili per prevenire altre malattie, tra cui il cancro.

Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione complessivo di 140.000 persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato tassi d’insorgenza del cancro minori in chi aveva il colesterolo più alto e una minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo alto. Tra l’altro, nei topi, sono stati registrati maggiori casi di tumore se sottoposti ad una terapia per abbassare il colesterolo. Tuttavia per Jeremy Pearson, della British Heart Foundation, “la conclusione di questo rapporto è contraddetta da una grande quantità di studi che mostrano un calo del rischio di attacchi di cuore e ictus in anziani e giovani che assumono farmaci contro il colesterolo”.

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