La terapia endovascolare migliora gli esiti funzionali e riduce la mortalità a 90 giorni rispetto alla sola trombolisi nei pazienti con con ictus ed occlusione dell’arteria basilare posteriore (BAO), come emerge da uno studio condotto su 829 pazienti da Raul Gomes Nogueira della Emory…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Ictus: la pressione è la chiave per esiti positivi con la trombectomia
Livelli pressori sia bassi che elevati durante il trattamento endovascolare dell’ictus ischemico acuto sono associati ad esiti funzionali negativi. Lo suggerisce uno studio condotto su 380 pazienti da Mads Rasmussen dell’ospedale universitario di Aarhus, secondo cui i risultati migliori si ottengono matenendo la pressione…
LeggiDiagnosi neurologiche fattori di rischio di suicidio
Nei mesi immediatamente successivi ad una diagnosi di alcune specifiche patologie neurologiche si verifica un lieve ma significativo incremento del rischio di mortalità da suicidio, come emerge da uno studio condotto su più di 7 milioni di persone. Il rischio è particolarmente elevato in…
LeggiDeclino cognitivo da invecchiamento: scarsa protezione dalle noci
Le noci sembrano offrire una scarsa protezione dal declino cognitivo da invecchiamento, come emerge da uno studio condotto sulla popolazione della California e di Barcellona. Per quanto non siano emerse differenze statisticamente significative fra coloro che hanno consumato noci per 2 anni e soggetti…
LeggiMalattie neurodegenerative: test ematico IA predice progressione e gravità
Un nuovo algoritmo di machine-learning che impiega dati genetici provenienti da campioni ematici di pazienti è in grado di prevedere e spiegare in modo significativo la proressione delle patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer o la corea di Huntington. Il test, provato su…
LeggiMinor rischio di Alzheimer se si assumono flavonoli
(Reuters Health) – Gli anziani che seguono un regime alimentare ricco di flavonoli, antiossidanti della classe dei flavonoidi presenti in frutta, verdura e tè, hanno meno probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Rush University di…
LeggiMorbo di Alzheimer: nuovo approccio promettente per il potenziamento della memoria
Una ricerca in fase molto preliminare suggerisce che una nuova tecnica non invasiva per la stimolazione cerebrale ecoguidata, possa migliorare la memoria nel contesto del morbo di Alzheimer. Il miglioramento dura fino a 3 mesi, ed è correlato a miglioramenti delle reti cerebrali osservate…
LeggiIctus in gravidanza in aumento negli USA
L’incidenza dell’ictus acuto o dei TIA durante la gravidanza e nel periodo post-parto negli USA potrebbe essere in aumento Lo suggerisce uno studio che ha analizzato le informazioni del Nationwide Inpatient Sample, il più ampio sinora condotto su un database omnicomprensivo su dati amministrativi…
LeggiSclerosi multipla: prezzi dei farmaci in continua ascesa
Nonostante l’incremento della concorrenza derivante dall’incremento del numero di farmaci approvati per la sclerosi multipla e dall’introduzione di un agente generico, i prezzi dei farmaci sono quasi raddoppiati, e la spesa per questi agenti è quasi triplicata negli ultimi 7 anni. Come affermato da…
LeggiConcussione: biomarcatori aprono la strada al test ematico
Un nuovo studio ha identificato almeno due biomarcatori ematici che potrebbero essere impiegati per diagnosticare la concussione. Al momento la concussione viene diagnosticata a livello clinico mediante i segni osservati ed i sintomi soggettivi autoriportati. Il problema consiste nella carenza di marcatori obiettivi di…
LeggiEccessiva sonnolenza diurna: la Commissione Europea approva Solriamfetol
Il 20 gennaio, la Commissione Europea ha approvato Solriamfetol, il farmaco prodotto da Jazz Pharmaceuticals, indicato per ridurre l’eccessiva sonnolenza diurna (ESD) negli adulti affetti da narcolessia o da sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). Solriamfetol è il primo inibitore della ricaptazione della…
LeggiL’intervista – Solriamfetol: un potente promotore della veglia nei casi di narcolessia
La narcolessia è una malattia sotto-diagnosticata e spesso sottovalutata, associata a sintomi problematici come l’eccessiva sonnolenza diurna (EDS). Essa ha un impatto importante sulla qualità della vita dei pazienti: può causare incidenti e comportare delle difficoltà nella socializzazione. Di recente, in Europa, è stato…
LeggiL’intervista – Solriamfetol: “Il farmaco migliora la vigilanza, con effetti collaterali estremamente contenuti”
La Commissione Europea ha recentemente approvato il farmaco solriamfetol, sviluppato da Jazz Pharmaceuticals, per il trattamento dell’eccessiva sonnolenza diurna dovuta ad apnea ostruttiva del sonno. Si tratta della prima molecola disponibile per questa condizione problematica. Scopriamo la malattia e l’importanza della nuova terapia con…
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