La profilassi preespositiva (PrEP) con tenofovir su base quotidiana risulta altamente efficace per la prevenzione dell’Hiv nelle donne che vi aderiscono bene, ma l’effetto delle anomalie della flora batterica vaginale sull’efficacia della PrEP rappresenta un possibile problema. In un recente studio condotto su 1.470…
LeggiCanale Medicina: HIV
Hiv, abuso di droghe, violenza ed aderenza agli antiretrovirali nelle donne
Una recente indagine ha investigato i profili relativi all’abuso di droghe in 1.363 donne affette da Hiv in Canada, valutando associazioni con emarginazione socioeconomica, violenza ed aderenza ottimale alla terapia antiretrovirale combinata. Le pazienti sono state suddivise in sei classi: astinenti, fumatrici, bevitrici di…
LeggiHiv avanzato: promettente profilassi antimicrobica con la terapia antiretrovirale
Nei pazienti con Hiv ed immunosoppressione avanzata, una profilassi antibiotica avanzata unitamente alla terapia antiretrovirale riduce la mortalità a distanza di 24 e 48 settimane. Lo ha accertato lo studio REALITY, condotto su 1.805 pazienti, secondo cui peraltro questa strategia non compromette la soppressione…
LeggiTest point-of-care neonatale accelera inizio terapia antiretrovirale
Il test point-of-care (POCT) per i neonati esposti all’Hiv porta ad una più rapida introduzione della terapia antiretrovirale. Secondo Karl-Gunther Technau dell’Università del Witwatersrand di Johannesburg, autore di uno studio su 3.970 bambini, esso risulta efficiente se paragonato ai test di laboratorio standard, ed…
LeggiAids: 1 paziente su 10 è resistente alla terapia
Circa il 10% delle persone malate di Aids, una volta iniziata una terapia antiretrovirale, presenta un ceppo resistente. L’allarme viene lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulle pagine della relazione sulla resistenza ai farmaci da Hiv 2017, dove viene precisato che questa “crescente minaccia” potrebbe…
LeggiHIV: i migranti contraggono l’infezione nel Paese ospitante
(Reuters Health) – Più della metà dei migranti risultati positivi al test dell’HIV avrebbero contratto l’infezione dopo essersi trasferiti nei paesi ospitanti. È quanto ha rivelato un’indagine condotta in nove paesi europei da Julia Del Amo e colleghi, dell’Instituto de Salud Carlos III di Madrid,…
LeggiTerapia antiretrovirale immediata accelera perdita d’osso rachide ed anca
Nei pazienti con infezione da Hiv ed elevata conta CD4 che iniziano immediatamente la terapia antiretrovirale anziché rimandarla si verifica una perdita d’osso accelerata a livello di rachide ed anca. Come illustrato da Jennifer Hoy della Monash University di Melbourne, autrice di uno studio…
LeggiHiv associato a tumori cutanei primari multipli
I soggetti con Hiv presentano un rischio di tumori cutanei non melanomatosi (NMSC) pari a 2,8 volte rispetto a quello della popolazione generale. In questo gruppo rientrano i carcinomi a cellule basali (BCC) ed i carcinomi squamocellulari (SCC). I soggetti con un’anamnesi di NMSC…
LeggiHiv: fattori di rischio di ritardo nell’introduzione della terapia antiretrovirale
Una rapida introduzione della terapia antiretrovirale combinata è importante al fine di ridurre comorbidità e mortalità nei pazienti con Hiv, specialmente in presenza di una bassa conta CD4, ma sussistono evidenze del fatto che non tutti i pazienti ricevano immediatamente queste terapie una volta…
LeggiAids: da dicembre ad aprile, 22 mila italiani hanno usato l’autotest
Reso disponibile il primo dicembre scorso,in farmacia e senza ricetta, in quattro mesi l’autotest per l’Aids è stato usato da 22 mila italiani A distanza di sette mesi dalla distribuzione dell’auto test in farmacia la Fondazione The Bridge, insieme a NPS Italia Onlus, che…
LeggiHiv: microscopia confocale della cornea identifica neuropatia piccole fibre
La microscopia confocale della cornea (CCM) potrebbe dimostrarsi utile nella valutazione della neuropatia sensoriale associata all’Hiv (Hiv-SN). Secondo Rayaz Malik dell’università di Manchester, che ha sperimentato questa tecnica su 14 pazienti, essa rappresenta un metodo rapido e non invasivo per dimostrare il danno neurale…
LeggiTalaromicosi da Hiv: amfotericina batte itraconazolo
L’amfotericina risulta superiore all’itraconazolo nel trattamento iniziale della talaromicosi nei pazienti con Hiv. I due farmaci risultano alla pari in termini di mortalità a 2 settimane, ma entro 24 settimane la mortalità sotto itraconazolo è quasi doppia rispetto a quella sotto amfotericina, come dimostrato…
LeggiHiv: il 75% degli italiani ha ancora le idee confuse. Al via campagna di informazione
Il 75% degli under 20 e il 50% degli adulti italiani ha ancora idee confuse sull’Aids o non dispone di strumenti conoscitivi per evitare la trasmissione del virus Hiv. Circa il 20% dei ragazzi sotto i vent’anni crede che l’infezione da Hiv sia una…
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