I risultati dello studio clinico Purpose-2, condotto da un team dell’Emory University, indicano che un’iniezione di lenacapavir due volte l’anno offre un rischio di infezione ridotto del 96%, rendendo questa forma di profilassi pre esposizione (PrEP) più efficace della formulazione orale giornaliera, principalmente per…
LeggiCanale Medicina: HIV
Combattere lo stigma associato ad HIV attraverso interventi educativi diffusi in contesti sanitari
Per combattere lo stigma associato all’infezione da HIV, gli interventi educativi dovrebbero essere implementati ampiamente, soprattutto in contesti sanitari. È quanto evidenziano, su Risk Management and Healthcare Policy, Oktay Yapici e Yesim Caglar, della Balikesir University, in Turchia. Secondo i due ricercatori, le azioni…
LeggiHIV, l’importanza delle strategie integrate per malattie infettive e non trasmissibili
L’elevata prevalenza delle comorbilità tra le persone con infezione da HIV sottolinea la necessità di strategie sanitarie integrate che affrontino sia le malattie infettive che le malattie non trasmissibili. A mostrarlo è un’indagine pubblicata su Global Epidemiology e condotta in diversi centri del Kenya…
LeggiHIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”
Alla vigilia del 2025 c’è ancora chi pensa che si possa contrarre l’HIV respirando la stessa aria di una persona infetta: ne è convita il 5,2% della popolazione. Una percentuale più che doppia, per la precisione l’11,8%, crede che sia sufficiente usare i bagni…
LeggiHIV: la Svezia centra gli obiettivi UNAIDS e OMS
La Svezia ha raggiunto gli ambiziosi obiettivi fissati da UNAIDS e OMS per contrastare l’epidemia di HIV. Un recente studio, pubblicato su Eurosurveillance e condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet, ha rilevato che, entro il 2022, circa la metà delle persone con diagnosi di…
LeggiCellule reservoir dell’HIV-1 dopo ART avviata precocemente nella prima infanzia
A seguito di terapia antiretrovirale avviata nella prima infanzia, vi sarebbe una ridotta stabilità a lungo termine e una maggiore vulnerabilità immunologica dei provirus intatti. A mostrarlo, su JCI Insight, è un team del Ragon Institute of MGH, MIT and Harvard di Cambridge (USA),…
LeggiEsposizione a inquinanti dell’aria e rischio di incidenza e mortalità per HIV/AIDS
Weiming Hou e Zhenyao Song, della Air Force Medical University di Pechino, in Cina, hanno sviluppato modelli per prevedere efficacemente i tassi di incidenza e mortalità dell’HIV/AIDS. Inoltre, attraverso l’analisi di esposizione mista multipla a inquinanti dell’aria come PM2,5 e PM10, i due ricercatori…
LeggiTrapianto di rene tra sieropositivi sicuro ed efficace
Il trapianto di rene nelle persone con HIV che ricevono l’organo da una persona sieropositiva è sicuro ed efficace quanto un trapianto con un rene da un donatore sano. È la conclusione cui è arrivato, sul New England Journal of Medicine, un team guidato…
LeggiHIV: in dieci anni, aumentato l’uso della profilassi pre-esposizione
L’uso della profilassi pre-esposizione (PrEP) è aumentato tra il 2013 e il 2023. A mostrarlo è uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA) e coordinato da Laura Mann, dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)…
LeggiDepressione da HIV, necessari screening adattati a popolazioni diverse da quelle occidentali
Le interpretazioni errate di quasi la metà degli elementi del questionario PHQ-9, utilizzato per valutare la depressione, suggeriscono che questo strumento potrebbe avere una validità limitata nelle persone con HIV e giustificano la necessità di trovare ulteriori test e adattamenti. È la conclusione cui…
LeggiIntegratori di ferro migliorano parametri ematologici nei bambini con HIV
Un team dell’Università del Minnesota di Minneapolis (USA), coordinato da Anne Frosch, ha scoperto che somministrare integratori a base di ferro ai bambini con infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) potrebbe essere un primo passo importante per ottimizzare i parametri ematologici. I risultati dello…
LeggiInfezione della madre da HIV non altera il latte materno
Il microbioma del latte umano non sarebbe alterato dall’infezione da HIV della madre, dalla gravità della malattia o dalla terapia antiretrovirale. Inoltre, non vi sarebbe alcuna associazione tra il microbioma del latte e la trasmissione dell’HIV al neonato. È quanto mostra, su Microbiome, un…
LeggiHIV nel latte materno: rischio di trasmissione, seppur molto basso, non può essere escluso
Un gruppo dell’Università di Buenos Aires ha valutato le riserve di HIV nel latte materno di due donne sieropositive che avevano seguito con successo un trattamento a lungo termine. I risultati dello studio mostrano dati rassicuranti e supportano le raccomandazioni riviste sull’allattamento al seno…
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