Il JAK-inibitore orale noto come tofacitinib riduce segni e sintomi di artrite reumatoide se impiegato prima o dopo un farmaco biologico DMARD, benché la risposta sia maggiore nei pazienti che non hanno mai assunto farmaci del genere.
Il tofacitinib è stato approvato nel 2012 per gli adulti con artrite reumatoide moderatamente o gravemente attiva che non rispondono adeguatamente al metotrexate o vi sono intolleranti. Gli studi clinici che hanno portato alla sua approvazione hanno incluso pazienti con artrite reumatoide che non avevano mai assunto DMARD biologici o vi avevano manifestato una risposta inadeguata. Secondo Christina Charles-Schoeman dell’Università della California, autrice di uno studio condotto su più di 3.500 pazienti, il tofacitinib risulta utile nel ridurre segni e sintomi di artrite reumatoide se impiegato prima o dopo i DMARD biologici. Fra le varie sottopopolazioni di pazienti i miglioramenti nei parametri di efficacia dopo tre mesi sono risultati in genere significativamente superiori con entrambi i regimi di dosaggio di tofacitinib considerati rispetto al placebo.
In generale, i miglioramenti nelle risposte cliniche dopo 3 e 6 mesi risultavano numericamente maggiori per i pazienti che non avevano mai assunto DMARD biologici. I pazienti che non hanno risposto adeguatamente ai DMARD hanno manifestato una malattia di durata più prolungata ed una maggiore attività della malattia di base, il che potrebbe aver influenzato i risultati dello studio. Si è trattato comunque del primo studio ad analizzare efficacia e sicurezza di un trattamento approvato per l’artrite reumatoide in popolazioni che non avevano mai assunto DMARD o non vi avevano risposto adeguatamente. (Ann Rheum Dis online 2015, pubblicato il 24/8)