Vaccino anti-Hpv non connesso a patologie autoimmuni

Il vaccino HPV4 non è connesso ad alcun incremento delle patologie autoimmuni nelle ragazze. Lo dimostra uno studio condotto su più di 290.000 ragazze che conferma i risultati di due altri ampi studi scandinavi, e rassicura medici e genitori, come affermato dall’autrice Linda Levesque dell’università di Toronto.

Nel mondo il 50-75% dei soggetti sessualmente attivi potrebbe essere portatore dell’Hpv, il che rende questa infezione la più comune a livello globale fra quelle trasmesse sessualmente.

Alcuni studi effettuati nel mondo reale hanno dimostrato l’efficacia del vaccino HPV4, che protegge da 4 ceppi oncogeni del virus, ma le preoccupazioni sulla sua sicurezza persistono, e sono alimentate da singoli casi o notizie di patologie gravi susseguenti ad una vaccinazione.

L’analisi dei dati nel presente studio comunque non ha dimostrato alcun incremento significativo del rischio di patologie autoimmuni a seguito della ricezione del vaccino HPV4 rispetto ai periodi di non esposizione al vaccino stesso, e tenere conto del tempo trascorso dalla vaccinazione o dell’anamnesi di patologie autoimmuni non ha modificato questo risultato.

I risultati dello studio potrebbero non essere generalizzabili alle donne adulte o ai ragazzi, ed inoltre non si applicano al vaccino bivalente HPV2, per quanto altri studi  abbiano fornito evidenze della sicurezza di questo vaccino nelle patologie autoimmuni. (CMAJ online 2018, pubblicato il 28/5 DOI: https://doi.org/10.1503/cmaj.170871)

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