Antagonisti vitamina K o nuovi anticoagulanti orali?

Uno studio nazionale condotto su 8.443 pazienti francesi con fibrillazione atriale non valvolare di recente diagnosi, ha mostrato che i soggetti che hanno ricevuto dabigatran o rivaroxaban, entrambi nuovi anticoagulanti orali, sono andati incontro ad un rischio di eventi tromboembolici arteriosi o emorragie maggiori…

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Anemia preoperatoria: ferro per via orale o endovenosa?

Non tutte le formulazioni a base si ferro sono ugualmente efficaci nel trattamento dell’anemia preoperatoria. Il carbossimaltosio ferrico per via endovenosa, somministrato prima dell’intervento, è associato a miglioramenti nei livelli perioperatori di emoglobina e ferritina rispetto al ferro somministrato per via orale e, inoltre,…

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Tromboembolia venosa nei pazienti oncologici

Il trattamento con eparine a basso peso molecolare (LMWH) risulta sicuro ed efficace quanto quello con warfarin nei pazienti oncologici con tromnboembolia venosa sintomatica acuta. Rispetto al warfarin, infatti, la LMWH nota come tinzaparin non ha portato a significative riduzioni nelle recidive della tromboembolia…

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Nuovi anticoagulanti orali e variabilità nell’aderenza

Uno studio sull’uso del dabigatran, fra i pazienti con fibrillazione atriale all’interno del sistema sanitario statunitense, ha rivelato una considerevole variabilità nell’aderenza a questo innovativo anticoagulante orale (NOAC). Su 67 centri, l’aderenza variava dal 42% al 63%, ma è stata osservata una migliore aderenza al…

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Nuovi anticoagulanti orali ed ictus: dati incoraggianti

I pazienti che assumono uno dei nuovi anticoagulanti orali (NOAC) e che vengono sottoposti a ricanalizzazione con trombolisi, intervento endovascolare o entrambi per un ictus ischemico non presentano un rischio eccessivo di emorragia intracerebrale. Ciò è stato accertato da un recente studio condotto su…

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Ulcera del Buruli connessa a trombosi

La deplezione di trombomodulina nelle cellule endoteliali è fortemente associata alla deposizione di fibrina nelle ulcere del Buruli. Questo dato deriva da uno studio condotto su 40 campioni bioptici da Rachel Simmonds dell’Università di Surrey di Guilford, secondo cui le lesioni infette presentano un…

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