Nel 2007 è stato condotto uno studio prospettico allo scopo di paragonare un incremento aggressivo dei dosaggi (gruppo B. 123 pazienti) con l’incremento standard dei dosaggi proposto dall’European LeukemiaNet (gruppo A, 122 pazienti). Nel gruppo B i pazienti non hanno ottenuto una risposta citogenetica…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Leucemia linfoblastica acuta, linfocitica cronica e a cellule capellute e secondi tumori
Il miglioramento della sopravvivenza nella leucemia linfocitica è stato accompagnato dalla comparsa di secondi tumori primari. Sulla base dello Swedish Family Cancer Database sono state applicate analisi bidirezionali nelle quali è stato calcolato il rischio di qualunque secondo tumore primario nei pazienti con leucemia…
LeggiDisturbi ematologici: eculizumab post-trapianto contro emolisi e trombosi
L’emoglobinuria parossistica notturna (PNH) si osserva spesso nel contesto dell’anemia aplastica e delle sindromi mielodisplastiche, ed è associata ad emolisi ed incremento degli eventi trombotici. Il trapianto di cellule staminali allogeniche (alloHCT) rappresenta l’unico trattamento curativo per questo problema, ma è associato ad una…
LeggiLeucemia linfatica: ok del NICE a combo venetoclax-rituximab
Il National Institute for Health and Care Excellence del Regno Unito (NICE) ha rilasciato una valutazione finale positiva, raccomandando che venetoclax in combinazione con rituximab venga reso disponibile da parte del Servizio Sanitario Inglese per il trattamento di pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante/refrattaria…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta in adolescenti e giovani adulti: nuovo regime di riferimento
Alcuni studi retrospettivi hanno suggerito che gli adolescenti più grandi ed i giovani adulti (YAYA) con leucemia linfoblastica acuta vadano incontro a migliori tassi di sopravvivenza se il trattamento viene somministrato nella forma di un regime pediatrico per questa stessa malattia ed amministrato da…
LeggiLeucemia linfoide cronica ed immunità antivirale
La leucemia linfoide cronica rappresenta la più comune forma di leucemia dell’adulto nelle popolazioni caucasiche, ed è caratterizzata da una riduzione dell’immunità anti-infettiva. L’evidenza clinica della riduzione dell’immunità antivirale consiste nella riattivazione degli herpes virus nella forma di lesioni cutanee. In Europa l’infezione da…
LeggiLeucemia mieloide cronica, TKI e rischio cardiovascolare
Sono stati osservati diversi eventi cardiovascolari nei pazienti con leucemia mieloide cronica trattati con inibitori della tirosin-chinasi (TKI) di seconda generazione. E’ stato dunque effettuato uno studio retrospettivo sull’incidenza degli eventi cardiovascolari in 233 pazienti con leucemia mieloide cronica, di cui 116 trattati con…
LeggiLeucemia mieloide acuta: recupero rapido piastrine dopo chemioterapia come marcatore positivo
Non sono mai stati identificati sinora fattori prognostici clinici definiti dei benefici della chemioterapia induttiva basata sulla dercitabina nei pazienti anziani con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. E’ stato dunque condotto uno studio per esplorare il ruolo della rigenerazione dell’ematopoiesi come marcatore della…
LeggiLeucemia linfoide cronica: efficace trattamento sequenziale GA101-ibrutinib-bendamustine
L’obintuzumab (GA101) e l’ibrutinib presentano un’efficacia eccellente nel trattamento della leucemia linfoide cronica. Le indagini precliniche ed un profilo di sicurezza complementare erano a supporto della sperimentazione del loro impiego combinato. Lo studio esplorativo CLL2-BIG ha valutato la terapia combinata sequenziale basata su bendamustine,…
LeggiTumori solidi, chemioterapia e sviluppo sindrome mielodisplastica o leucemie mieloidi acute
La sindrome mielodisplastica o la leucemia mieloide acuta correlate alla terapia (tDS/AML) rappresentano una complicazione rara e di solito fatale della chemioterapia, come accade ad esempio con alcuni agenti alchilanti, con gli inibitori della topoisomerasi II o con le sostanze a base di platino.…
LeggiLeucemie e microRNA: oncogeni ed oncosoppressori con potenziale prognostico
E’ noto che le leucemie siano patologie maligne progressive che distruggono gli organi ematopoietici e causano effetti negativi su proliferazione e sviluppo dei leucociti e dei loro precursori nel sangue e nel midollo osseo. Le leucemie possono essere acute, croniche, mielogene o linfocitiche. Ciò…
LeggiLeucemia acuta: associazione quantitativa con zinco, rame e selenio nel siero
Le leucemie acute sono disordini clonali maligni che intervengono quando blastocellule immature si accumulano nel midollo osseo. Zinco e rame sono correlati alla normale maturazione dei linfociti ed alla regolazione della funzionalità immunitaria, mentre il selenio svolge un ruolo protettivo nei confronti del danno…
LeggiLeucemia linfocitica cronica: vantaggi della terapia mirata in base alla prognosi
Le attuali linee guida sulla leucemia linfocitica cronica evidenziano la rilevanza dei test citogenetici e molecolari per identificare i pazienti con caratteristiche genetiche ad alto rischio, ma al momento soltanto le mutazioni 17p del/p53 rappresentano parametri universalmente riconosciuti in grado di influenzare la scelta…
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