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LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Parkinson: la Fda approva un nuovo neurostimolatore
La Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia Usa che regola i farmaci, ha approvato uno stimolatore cerebrale impiantabile per aiutare a trattare il tremore nei malati di Parkinson. Si tratta del secondo apparecchio del genere, dopo quello approvato nel 1997, come spiega l’ente dal…
LeggiAutismo: l’avvisaglia è la percezione superiore dei dettagli da piccoli
Gli autistici sono spesso descritti come “persone che percepiscono il mondo in modo diverso”. Essi tendono a mostrare una percezione superiore dei dettagli. Un esempio sono le rappresentazioni molto accurate di paesaggi urbani disegnate a memoria dall’artista autistico Stephen Wiltshire. L’11 giugno, sulla rivista…
LeggiTribù della Papua Nuova Guinea offre indizi su malattie prioniche
Una ricerca che coinvolge una tribù ex-mangiatrice di cervelli della Papua Nuova Guinea fornisce nuovi approfondimenti per la comprensione delle malattie prioniche e, potenzialmente, anche per quanto riguarda il morbo di Parkinson e la demenza. I membri della tribù Fore hanno, infatti, sviluppato una…
LeggiMorbo di Parkinson: deposizione di placche amiloidi in due fasi
Nei pazienti con morbo di Parkinson, lo sviluppo di placche amiloidi potrebbe essere un processo a due fasi: si formerebbero dapprima depositi corticali e successivamente depositi striatali. Secondo Nicolaas Bohnen dell’Università del Michigan, autore di uno studio in materia su 62 pazienti, l’implicazione clinica di questo…
LeggiNetto incremento dei traumi spinali negli anziani
Benchè il numero assoluto di traumi spinali acuti sia rimasto stabile e l’incidenza di questi problemi sia aumentata solo in misura modesta a causa dell’espansione della popolazione, l’incidenza dei traumi spinali sta aumentando vertiginosamente negli anziani, per lo più a causa delle cadute. Secondo…
LeggiSclerosi laterale amiotrofica: il ruolo del solfuro di idrogeno
La sclerosi laterale amiotrofica è una patologia dei motoneuroni i cui deficit fisiopatologici, che causano un danneggiamento della funzionalità motoria, sono in larga misura sconosciuti. Un recente studio condotto dall’Università Tor Vergata di Roma, dall’Università di Perugia e dalla Fondazione Santa Lucia, condotto su…
LeggiFarmaci contro le demenze: i test non soddisfano
Le sperimentazioni di farmaci contro le demenze come l’Alzheimer sono tra quelle con il tasso più alto di fallimento, al punto che si rischia che le aziende “abbandonino il campo”. La preoccupazione è emersa durante l’incontro internazionale nell’ambito del progetto Dementia Integrated Development Initiative, in corso…
LeggiLa cura del cervello inizia da piccoli
La prevenzione dell’Alzheimer e delle altre forme di demenza inizia da piccoli, con un corretto stile di vita. Lo ha ricordato il neurochirurgo Giulio Maira durante i lavori del convegno I meccanismi della memoria. Quali sono, perché si deteriorano, come possiamo preservarli della Fondazione…
LeggiAlzheimer e gruppo sanguigno: possibili relazioni
Scoperta l’esistenza di un legame tra gruppo sanguigno e rischio di ammalarsi di Alzheimer. Uno studio condotto su volontari sani dai ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia e del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Sheffield (Gran Bretagna) ha infatti evidenziato come il gruppo…
LeggiAlzheimer: l’indicatore è nella materia bianca del cervello
Sarebbe proprio nella materia bianca del cervello il possibile indicatore precoce per la malattia di Alzheimer. A dirlo è uno studio appena pubblicato su Radiology dai ricercatori dell’Ospedale San Raffaele di Milano, e finanziato dal ministero della Salute. “L’Alzheimer – spiega Federica Agosta, ricercatrice dell’Unità di…
LeggiDemenza frontotemporale: nuove prospettive dall’epigenetica
L’epigenetica, che esplora come le condizioni ambientali possono agire sul genoma, è la nuova strada per curare i pazienti con demenza. Lo confermano due ricerche pubblicate sulle riviste internazionali Human Molecular Genetics e Acta Neuropathologica sui meccanismi epigenetici nei pazienti con demenza frontotemporale. Vi hanno…
LeggiDislessia, in futuro grazie a gene la diagnosi sara’ veloce
Uno studio italiano permettera’ in futuro, grazie alla scoperta di un marcatore genetico, di diagnosticare in maniera veloce un tipo di dislessia causata da un’alterazione di un gene, il DCDC2 con un disturbo della visione. Lo studio e’ stato condotto da Guido Marco Cicchini…
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