Le fluttuazioni nella performance della tempistica di reazione sullo stesso compito ai test rappresentano importanti indicazioni precoci di un incremento del rischio di sviluppare demenza. Secondo Nicole Kochan della University of New South Wales di Sydney, autrice di uno studio condotto su 867 pazienti,…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Ictus ricorrente: nessuna differenza fra le razze
Benché la popolazione giovanile di razza nera sia esposta ad un notevole incremento del rischio di ictus rispetto a quella bianca, questa differenza sembra scomparire quando si tratta di un secondo ictus. Questo dato deriva da uno studio condotto sulla popolazione dello studio REGARDS,…
LeggiEmicrania in foto, lo scatto da ricercatori italiani
Una fotografia del cervello mostra l’impronta dell’emicrania, il segno che questa lascia nelle aree del cervello che servono per la vista, scatenando le auree visive che tanto spaventano e che si manifestazione con scintillii o aree nere. Nel mondo due miliardi di persone circa soffrono di emicrania e il 15%…
LeggiDemenze: algoritmo calcola il rischio di ammalarsi nel giro di 5 anni
Messo a punto un algoritmo che calcola il rischio di ammalarsi di demenza nel giro di 5 anni e che può essere usato direttamente e in modo semplice dal medico di famiglia. L’algoritmo, infatti, sfrutta le informazioni che può raccogliere il medico di base quando il suo assistito…
Leggi“Pronto Alzheimer”: in 22 anni 140 mila persone hanno chiesto aiuto
L’Alzheimer è la più comune causa di demenza, tanto da riguardare il 60% dei casi. In Italia sono oltre 1,2 milioni le persone con demenza, e gli esperti stimano che nel 2050 saranno quasi il doppio. Una delle armi per affrontare questa emergenza e dare sostegno alle famiglie…
LeggiSindrome di Rett: una proteina apre la strada a possibilità di cura
Una nuova possibilità di cura per la sindrome di Rett, rara e severa forma di autismo infantile su base genetica, che colpisce quasi esclusivamente il genere femminile, è stata individuata da una ricerca internazionale alla quale partecipano Università e istituti di ricerca di varie regioni italiane. Lo studio, condotto su…
LeggiSclerosi multipla: promettente vitamina D ad alte dosi
I pazienti con sclerosi multipla che assumono elevate dosi di vitamina D3 presentano maggiori livelli ematici di 25(OH)D rispetto a quelli indicati come sufficienti in questa patologia e dimostrano anche cambiamenti immunologici promettenti. Ciò è stato accertato da uno studio condotto su 40 pazienti…
LeggiNeurologi aumentano sia qualità che costi dell’assistenza
I pazienti con patologie neurologiche croniche ottengono un’assistenza di qualità migliore e sfruttano meno risorse sanitarie quando nel loro processo assistenziale viene coinvolto un neurologo, anche se ciò comporta un aumento dei costi. Secondo John Ney dell’Università di Washington, autore di uno studio effettuato…
LeggiAcido folico nelle farine riduce difetti del tubo neurale
La prevalenza dei difetti del tubo neurale nei neonati brasiliali si è ridotta significativamente a seguito dell’introduzione della fortificazione obbligatoria delle farine di grano e frumento con acido folico e ferro, avvenuta nel 2004. Secondo un’indagine svolta da Leonor Maria Pacheco Santos dell’Università di…
LeggiGliomi: utile ipnosi durante chirurgia
Nei pazienti sottoposti a chirurgia per gliomi di basso grado, che devono rimanere vigili per facilitare la mappatura, l’ipnosi consente al chirurgo di rimuovere il tumore sino ai limiti funzionali. L’ipnosi ha anche avuto un impatto psicologico positivo sulla maggior parte dei soggetti trattati in…
LeggiNeuroscienze & Patologie neurodegenerative N° 3
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LeggiUsa, aumentano i casi di sindrome ADHD: un bambino su 10 ne è affetto
Difficoltà nel prestare e mantenere la concentrazione, ma anche ad organizzare in modo adeguato la propria esistenza: sono i sintomi della sindrome da deficit di attenzione (ADHD), una malattia molto spesso non riconosciuta e quando diagnosticata non curata a dovere, che negli Stati Uniti colpisce oltre un bambino su…
LeggiSclerosi Multipla: il dialogo medico-paziente nella scelta della terapia (Videospeciale)
Oggi, rispetto al passato, il paziente è molto più informato sulle terapie e, in qualche modo, cerca di indirizzare il clinico verso ciò che lo ha colpito nella sua attività di ricerca di informazioni. Ai fini dell’aderenza alla terapia, è fondamentale il ruolo “culturale”…
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