Prevenire l’Alzheimer ora si può. È stata sviluppata al Politecnico Federale di Losanna una capsula impiantabile sottocute che rilascia lentamente anticorpi che finiscono nel sangue e vanno a svolgere il loro compito nel cervello, ripulendolo dagli accumuli di molecole tossiche ritenute responsabili della demenza di Alzheimer (i frammenti di beta…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Cocaina: rischio ictus aumentato nei giovani
(Reuters Health) – Ogni volta che si fa uso di cocaina sembra che il rischio di avere un ictus possa aumentare di sei volte tra i trentenni o i quarantenni. E ancora, secondo quanto suggerisce un recente studio statunitense pubblicato sulla rivista Stroke, il…
LeggiDonne obese e pillola: rischio trombosi venosa cerebrale
(Reuters Health) – Un team di ricerca olandese ha condotto uno studio per valutare se l’obesità possa essere considerata come fattore di rischio per trombosi venosa cerebrale nell’adulto. Lo studio ha coinvolto due coorti potenziali (186 casi e 6.134 controlli) di persone provenienti dall’Academic…
LeggiAlzheimer: con la parodontite il rischio di peggiorare i sintomi è 6 volte maggiore
L’infiammazione delle gengive, nota come parodontite o piorrea, sembra accelerare di ben 6 volte il declino cognitivo e peggiorare i sintomi nelle persone malate di Alzheimer. A svelarlo sono stati i ricercatori dell’Università di Southampton e del King’s College di Londra che hanno pubblicato il loro studio su…
LeggiCervello: da ictus ad Alzheimer il tempo è fondamentale
Quando si tratta di malattie neurologiche il tempo è prezioso e non solo in relazione all’urgenza d’intervento, ma anche all’esigenza di diagnosi tempestive e di soluzioni anticipatorie nelle malattie croniche. Proprio il fattore tempo è il tema scelto dalla Società Italiana di Neurologia (Sin) al centro della…
LeggiMetformina e pioglitazone riducono l’infiammazione in pazienti con sclerosi multipla e sindrome metabolica
(Reuters Health) – La metformina ed il pioglitazone sembrano avere effetti anti-infiammatori benefici nei pazienti con sclerosi multipla (MS) e sindrome metabolica (MetS). È quanto emerge da un report redatto da ricercatori argentini. “L’effetto anti-infiammatorio di questi trattamenti era stato precedentemente dimostrato in vitro ed…
LeggiLe Infezioni alimentano Sclerosi multipla e diabete tipo 1
Sclerosi multipla, diabete di tipo 1 e infezioni vanno “a braccetto”. A quanto pare l’insorgenza di alcune infezioni potrebbero essere strettamente correlate a queste due patologie gravi. Questo il risultato a cui sono giunti due studi condotti da un’equipe di ricerca di Microbiologia del Dipartimento di…
LeggiAlzheimer: insulina e nanoparticelle spray per combatterlo
Uno spray nasale in grado di veicolare direttamente al cervello insulina attraverso delle nanoparticelle per combattere l’Alzheimer, evitando l’ipoglicemia dovuta al consueto utilizzo dell’ormone per il diabete. A tanto sono arrivati i ricercatori che hanno realizzato lo studio coordinato dall’Ibim-Cnr in collaborazione con l’Ibf-Cnr e l’Università di Palermo, e pubblicato…
LeggiOstilità e livelli di stress connessi a deficit cognitivi
I giovani adulti che combattono senza molto successo con i fattori stressanti della vita, o che presentano un’atteggiamento ostile, tendono a sviluppare deficit cognitivi nella mezza età. Secondo Lenore Launer del National Institute of Aging di Bethesda, autrice di uno studio su 3.126 pazienti,…
LeggiEmicrania connessa a sindrome del colon irritabile
L’emicrania e la cefalea muscolotensiva potrebbero condividere legami con la sindrome del colon irritabile. Secondo Derya Uluduz dell’Università di Istanbul, infatti, il proprio studio preliminare condotto su 320 soggetti suggerisce un’elevata probabilità di associazioni fenotipiche e genotipiche fra sindrome del colon irritabile e cefalee…
LeggiADHD: nuovo gioco di allenamento cerebrale riduce sintomi
Un nuovo gioco per pc basato sull’allenamento cognitivo che fa uso delle stesse onde cerebrali di un bambino per migliorare la concentrazione, potrebbe ridurre i sintomi di ADHD. A dimostrarlo uno studio che ha sperimentato un innovativo sistema che impiega un gioco per pc…
LeggiCorea di Huntington: promettente nuovo “silenziatore genico”
Uno dei primi studi clinici su un oligonucleotide antisenso (ASO) di seconda generazione mirato verso la causa della corea di Huntington, è attualmente in corso a seguito dei promettenti risultati ottenuti sull’animale. Il nuovo ASO che inibisce la produzione della proteina mutante nota come…
LeggiSla: curarla partendo dai muscoli
Il muscolo come possibile target terapeutico per la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). A tanto sono arrivati i ricercatori dell’Università Sapienza di Roma, della Fondazione Ri.MED, IRCCS San Raffaele Pisana e dell’Università della California in uno studio pubblicato su PNAS. ”L’approccio proposto – afferma Pierangelo Cifelli, uno degli autori dello…
Leggi