Reuters Health) – Un gruppo di esperti governativi canadesi, in un lavoro pubblicato dal Canadian Medical Association Journal, suggerisce di non sottoporre i bambini da 1 a 4 anni di età – che non hanno disturbi evidenti – ai test di screening per i disturbi…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Alzheimer: già dopo i 40 anni le prime avvisaglie
I danni al cervello che predispongono al declino cognitivo e al Morbo di Alzheimer sono evidenti già dopo i 40 anni. A dimostrarlo è un ampio studio condotto dalla Davis School of Medicine dell’Università della California che, per la prima volta, ha individuato un irrigidimento delle arterie associato…
LeggiParkinson: la difficoltà di comunicazione è legata al deficit cognitivo
(Reuters Health) Il deficit cognitivo, più che i problemi fisici legati alla sfera del linguaggio, sembra essere l’impedimento principale nel portare avanti una conversazione con i malati di Parkinson. Questo è quanto è emerso da una revisione degli studi condotta nel Regno Unito e…
LeggiAnziani: bruciare calorie aumenta il volume del cervello e lo protegge
(Reuters Health) – L’esercizio fisico, comprese le camminate e la corsa, sembra essere legato alla preservazione delle strutture cerebrali, anche tra gli individui con sintomi lievi e gravi di declino mentale. È quanto emerge da uno studio condotto da un team guidato da James T. Becker,…
LeggiInfezioni comuni: possibile causa di Alzheimer
Per i soggetti geneticamente predisposti, il Morbo di Alzheimer potrebbe essere scatenato anche dalle infezioni più comuni come ad esempio dal virus dell’herpes. Ad affermarlo sono stati 31 scienziati di diversi Paesi, tra cui anche l’Italia, in un editoriale pubblicato dal Journal of Alzheimer’s Disease. La cosiddetta…
LeggiDemenza: prevenirla con esercizi fisici e mentali
Un mix di esercizio fisico e di allenamento cognitivo potrebbe portare ad un ispessimento di parti cruciali del cervello e prevenire l’insorgenza e il progredire di malattie degenerative come la demenza. A dimostrarlo è una ricerca australiana che ha usato tecniche di imaging a risonanza magnetica per dimostrare che gli…
LeggiDemenza: spesso scambiata per Alzheimer
La demenza, spesso confusa con il Morbo di Alzheimer, è il risultato di una miscela di disturbi cerebrali che moltiplicano fra loro l’effetto. La prova del nove arriva da uno studio pubblicato su Neurology e condotto dall’Università delle Hawaii e il Veterans Affairs-affiliated Pacific Health Research and Education Institute. Lo studio…
LeggiEpilessia infantile: il sistema parasimpatico è attivo durante il sonno
(Reuters Health) – I bambini e gli adolescenti che soffrono di epilessia hanno un aumentato tono parasimpatico durante il sonno, in confronto ai bambini sani. Lo dimostra un recente studio americano pubblicato dal Journal of Neurophysiology. “Durante un attacco di epilessia è ben conosciuta l’attivazione…
LeggiParkinson: gli antipsicotici aumentano il rischio di mortalità
(Reuters Health) – Nei sei mesi successivi all’assunzione di antipsicotici, il rischio di mortalità dei pazienti affetti da malattia di Parkinson è due volte superiore rispetto a quello di altri pazienti parkinsoniani che non assumono questi farmaci. È quanto emerge da uno studio pubblicato su JAMA…
LeggiLievi difetti cognitivi: vantaggio nella memoria verbale ritarda la diagnosi nelle donne
La memoria verbale superiore, caratteristica delle donne, potrebbe essere un vantaggio nelle prime fasi della vita ma non accade altrettanto quando si tratta di effettuare una diagnosi precoce di lievi difetti cognitivi. Una recente ricerca ha dimostrato che a parità di livello di atrofia…
LeggiSclerosi multipla: rischio aumentato nei figli di madri con deficit vitamina D in gravidanza
I figli di madri con deficiti di vitamina D durante le prime fasi di gravidanza presentano un incremento del rischio di sviluppare sclerosi multipla in età adulta. Questo dato deriva da uno studio condotto su 193 soggetti da Kassandra Munger della Harvard T.H. Chan…
LeggiArresto cardiaco: gas xeno riduce il danno cerebrale
L’inalazione di gas xeno determina una riduzione del danno a carico della materia bianca fra i sopravvissuti comatosi ad un arresto cardiaco extraospedaliero. Questo dato si deve ad uno studio su 110 soggetti condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Timo Laitio dell’ospedale…
LeggiMorbo di Alzheimer: ignorato il ruolo delle infezioni
Nell’eziologia del morbo di Alzheimer, il ruolo potenzialmente critico delle infezioni viene largamente trascurato nonostante decenni di solide evidenze derivanti da centinaia di studi sull’uomo e vengono trascurate anche le potenziali implicazioni terapeutiche di questo fenomeno. Secondo Ruth Itzhaki dell’Università di Manchester, membro di…
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