Il controllo dell’attenzione deriva dalla capacità di ignorare le distrazioni e dalla disciplina per frenare gli impulsi. Queste due abilità, secondo uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, sono indipendenti, ma regolate entrambe dai neuroni del locus coeruleus (LC), un nucleo…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Disturbi del neurosviluppo: l’uso di anti-epilettici in gravidanza può aumentare il rischio
I bambini nati da madri che hanno assunto il valproato, un farmaco anti-epilettico, durante la gravidanza possono avere un rischio da quattro a cinque volte maggiore di sviluppare disturbi dello sviluppo neurologico nella prima infanzia. È quanto suggerisce uno studio francese pubblicato sulla rivista…
LeggiDeterioramento cognitivo: un sintomo comune e trascurato della sclerosi multipla – intervista a Ralph Benedict
Il deterioramento cognitivo è un segno a volte trascurato, ma comune, della sclerosi multipla e ha un impatto profondo sulla vita quotidiana dei pazienti. La ricerca neuro-psicologica suggerisce che la velocità di elaborazione cognitiva e la memoria episodica sono i domini cognitivi più frequentemente…
LeggiParkinson: perché la levodopa non è più efficace con il progredire della malattia
La malattia di Parkinson viene spesso trattata con un farmaco, la levodopa, che allevia il rallentamento dei movimenti che caratterizza questi pazienti. Con il progredire della malattia però, i benefici di questa molecola vengono meno: un dosaggio basso non è efficace e un dosaggio…
LeggiSclerosi multipla: interazione tra fattori genetici e ambientali
La sclerosi multipla colpisce circa 2,5 milioni di persone in tutto il mondo, la maggior parte delle quali giovani. La causa di questa patologia autoimmune è una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali come il fumo o le infezioni. Il 60% del rischio…
LeggiEpilessia del lobo temporale: la D-serina potrebbe prevenire la morte dei neuroni
Le crisi epilettiche del lobo temporale sono debilitanti e possono causare danni permanenti nei pazienti, inclusa la morte dei neuroni. La D-serina potrebbe svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione di questo tipo di crisi epilettica, secondo uno studio condotto dai ricercatori del Florida State…
LeggiMedicina e realtà virtuale: come rendere possibile l’impossibile – Intervista a Marco Iosa
E se, durante il lockdown, in ogni casa ci fosse stato un caschetto di realtà virtuale? Probabilmente ci saremmo sentiti meno soli, le lezioni a distanza sarebbero state meno “alienanti” e sarebbe stato possibile, per esempio, portare una classe intera al Louvre, o al…
LeggiEmicrania: l’efficacia dell’intervento dipende dal “percorso” del dolore
“Puoi disegnare il tuo mal di testa?” Certo, sembra una domanda strana. Pare però che tracciare il percorso del dolore che si avverte durante un’emicrania sia un buon modo per permettere al medico di capire se il paziente possa beneficiare di un intervento chirurgico…
LeggiL’inconscio può apprendere
Gli esseri umani sono creature coscienti, che percepiscono la realtà che li circonda con consapevolezza. Sappiamo però che buona parte dell’attività cerebrale è inconscia e non è ancora chiaro se e quanto le persone riescano a sfruttare queste “informazioni nascoste” del cervello e se…
LeggiAutismo: i pazienti sono dotati di capacità senso-motoria predittiva
Le difficoltà senso-motorie associate all’autismo sono probabilmente causate da una serie di processi neurobiologici complessi e precisi, che hanno anche un’implicazione sul modo in cui le persone autistiche percepiscono il mondo che li circonda. Non manca tuttavia, nei pazienti, la capacità senso-motoria predittiva, contrariamente…
LeggiSMA pediatrica: nuovi dati dallo studio FIREFISH su risdiplam
Roche ha presentato nuovi dati a 2 anni emersi dalla Parte 1 dello studio registrativo FIREFISH su risdiplam in bambini di età compresa tra 2 e 7 mesi con atrofia muscolare spinale (SMA) sintomatica di tipo 1. I risultati a 2 anni in bambini…
LeggiNistagmo congenito: la causa non è nel cervello, ma nella retina
Circa una persona su 500 soffre di nistagmo congenito, una condizione caratterizzata da movimenti involontari e ripetitivi degli occhi. In queste persone la vista non è ottimale, e a lungo si è pensato che il nistagmo fosse un disturbo del cervello. Uno studio condotto…
LeggiSchizofrenia: perché i pazienti faticano a capire il significato delle metafore
Le persone affette da schizofrenia spesso trovano difficile comprendere alcune espressioni figurative comuni, quindi non colgono l’umorismo, l’ironia, e magari non riescono a identificare con facilità il significato di una metafora e la interpretano, inizialmente, considerando il suo significato letterale. Per scoprire le basi…
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