Gli uomini di razza nera gay e bisessuali arruolati in un programma che li aiuta a superare le barriere personali per il trattamento, hanno buone probabilità di assumenre su base continuativa un farmaco anti-Hiv giornaliero. Su 178 uomini che hanno iniziato la profilassi preespositiva…
LeggiCanale Medicina: HIV
Hiv: in arrivo nuova terapia “due in uno”
Una compressa, due farmaci: l’inibitore della proteasi darunavir insieme al ‘booster’ di nuova generazione cobicistat. Questo nuovo trattamento contro l’Hiv, sta per arrivare sul mercato italiano, promettendo una soluzione che favorirà l’aderenza terapeutica grazie alla monoassunzione. Ad annunciarlo è la Janssen, azienda farmaceutica di Johnson&Johnson che per questa produzione ha avviato…
LeggiAids: ricercatore italiano si infetta con virus creato in laboratorio
Un ricercatore italiano si è infettato con una versione del virus Hiv artificiale in un laboratorio europeo. La vicenda è stata oggetto di una conferenza stampa alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections di Boston, e farà cambiare le misure di sicurezza per questo tipo di ricerca in tutto…
LeggiTbc/Hiv: mortalità gravemente elevata nell’Europa orientale
I pazienti dell’Europa orientale con coinfezione Tbc/Hiv presentano un rischio di mortalità più che triplicato rispetto alle loro controparti dell’Europa occidentale e dell’America Latina. Secondo Daria Podlekareva dell’Università di Copenhagen, autrice di uno studio che ha coinvolto più di 1.400 pazienti provenienti da 62…
LeggiHiv: assistenza meno probabile nella razza nera
Nonostante il progresso nella riduzione dell’incidenza dell’Hiv nello scorso decennio, la razza nera continua ad avere una minore probabilità rispetto a quella bianca e latina di ricevere un’assistenza medica costante e continua. Secondo Sharoda Dasgupta del CDC di Atlanta, autrice di un’indagine sulla popolazione…
LeggiHiv: resistenza al tenofovir superiore al previsto
La resistenza al tenofovir è maggiore del previsto nei pazienti adulti con Hiv in cui il trattamento è fallito, ed il fenomeno è particolarmente pronunciato nelle regioni a basso e medio reddito. La ricerca ha anche identificato due nuovi fattori di rischio di resistenza…
LeggiHiv: test Tbc spesso inaccurato nelle donne in gravidanza
I test della Tbc potrebbero portare a risultati falsi negativi nelle donne Hiv-positive in gravidanza. Secondo Jyoti Mathad del Weill Cornell Medical College di New York, autrice di una ricerca condotta su 252 pazienti, le donne in gravidanza potrebbero produrre minori livelli degli elementi…
LeggiHiv: test poco comuni nei giovani
Circa il 26% dei nuovi casi di Hiv negli USA interviene nei giovani di età compresa fra 13 e 24 anni, ma la bassa frequenza dei test ematici in questa popolazione si traduce nel fatto che i giovani pazienti abbiano maggiori probabilità di essere…
LeggiHiv/AIDS: necessari approcci multipli
Secondo una recente ricerca inglese, la profilassi preespositiva potrebbe ridurre significativamente le infezioni da Hiv fra gli uomini omosessuali e bisessuali se i programmi di prevenzione e trattamento venissero espansi a loro volta. Un impiego più ampio di un farmaco a somministrazione giornaliera, insieme…
LeggiHiv: screening di tipo “opt-out” migliora accettazione dei test
Rispetto ai test a scelta attiva, lo screening opt-out potrebbe incrementare in modo sostanziale i test dell’Hiv, mentre le strategie opt-in potrebbero ridurli. Secondo Juan Carlos Montoy dell’Università della California, autore di un’indagine che ha coinvolto più di 4.800 pazienti, un piccolo cambiamento nella…
LeggiHiv: ruolo dell’integrazione nella persistenza virale
Sono state indirizzate sostanziali iniziative di ricerca verso l’identificazione di strategie atte ad eradicare l’infezione da Hiv senza ricorrere alla terapia antiretrovirale combinata (cART). L’eradicazione dell’Hiv viene impedita da un certo numero di ostacoli, fra cui una persistenza virale di basso livello durante la…
LeggiHiv: terapia intensiva abbatte nuove infezioni fra uomini omosessuali
Un recente studio su uomini omosessuali tedeschi che hanno appena contratto l’infezione da Hiv ha riscontrato che un incremento della frequenza dei test seguito dal trattamento con le terapie antiretrovirali disponibili potrebbe ridurre le infezioni del 66%. Secondo Oliver Ratmann dell’Imperial College London, autore…
LeggiDisulfiram “risveglia” Hiv latente
Il disulfiram, un farmaco creato per combattere l’alcolismo, potrebbe rappresentare una componente critica per “risvegliare” e successivamente eliminare l’Hiv latente. Questo farmaco è stato somministrato per 3 giorni a 30 soggetti Hiv-positivi che si trovavano già sotto terapia antiretrovirale, ed a dosaggi massimali esso…
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