Tenere sotto controllo i valori del colesterolo remnant in pazienti con buoni livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità potrebbe ridurre il rischio di sviluppare la malattia cardiovascolare aterosclerotica, secondo uno studio pubblicato su Medicine. “L’attuale trattamento di prima linea per la malattia cardiovascolare…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Apnea del sonno, la valutazione e la cura passano attraverso il controllo del colesterolo
Il rapporto tra colesterolo lipoproteico non ad alta densità e colesterolo lipoproteico ad alta densità potrebbe essere un valore utilizzabile per la prevenzione dell’apnea ostruttiva del sonno, permettendo percorsi per la valutazione avanzata del rischio, interventi su misura, approcci terapeutici personalizzati e assistenza sanitaria…
LeggiLa coronaropatia risparmia alcuni pazienti con ipercolesterolemia “resiliente”
Secondo uno studio pubblicato su Current Opinion in Endocrinology, Diabetes and Obesity, alcuni pazienti con ipercolesterolemia familiare, affetti da una forma resiliente della malattia, possono sopravvivere fino a età avanzate senza sperimentare alcun evento di coronaropatia. “L’ipercolesterolemia familiare (FH) è una condizione autosomica semidominante,…
LeggiIl rumore peggiora il metabolismo lipidico
Esiste un’associazione positiva tra esposizione al rumore sul posto di lavoro e anomalie del metabolismo lipidico, e l’obesità può in parte mediare tale associazione, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation. “L’esposizione al rumore sul posto di lavoro è stata collegata a…
LeggiIl rischio di polmonite nell’ictus è legato a trigliceridi, colesterolo e peso corporeo
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Interventions in Aging, un valore basso dell’indice trigliceridi, colesterolo totale e indice di peso corporeo (TCBI) è associato a un rischio più elevato di polmonite associata all’ictus (SAP). “La polmonite associata all’ictus è una complicanza pericolosa, ed è…
LeggiAcido bempedoico: si conferma l’efficacia della riduzione dell’iperlipidemia
L’acido bempedoico, un profarmaco inibitore dell’enzima adenosin trifosfato citrato liasi (ACL), è in grado di ridurre significativamente i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), colesterolo totale, colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C), colesterolo lipoproteico non ad alta densità (non-HDL-C), proteina C reattiva…
LeggiL’aferesi delle lipoproteine riduce gli eventi cardiovascolari in pazienti a rischio
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology, in pazienti ad alto rischio cardiovascolare con livelli elevati di lipoproteina(a), l’aferesi delle lipoproteine porta a una diminuzione degli eventi cardiovascolari e degli eventi avversi cardiaci maggiori. “Livelli elevati di lipoproteina(a), Lp(a), sono un fattore…
LeggiSe il colesterolo HDL non è stabile il rischio di declino cognitivo aumenta
Un’elevata variabilità del colesterolo HDL è associata a un aumento del rischio di declino cognitivo, secondo uno studio pubblicato su Archives of Gerontology and Geriatrics.“Studi precedenti sulla relazione tra colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) e declino cognitivo si sono limitati a una singola…
LeggiNella mezza età perdere grasso anche in piccola percentuale migliora il colesterolo HDL
Secondo uno studio pubblicato sul Korean Journal of Family Medicine, nelle persone di mezza età una perdita di percentuale di grasso corporeo del 3-5% potrebbe migliorare i valori di colesterolo lipoproteico ad alta densità, e, di conseguenza, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. “L’obesità…
LeggiLipoproteina(a) e fibrillazione atriale: nuovi target per la prevenzione
Uno studio di randomizzazione mendeliana pubblicato su Lipids in Health and Disease ha fornito prove genetiche del fatto che la lipoproteina(a) può essere un fattore causale per la fibrillazione atriale, e che il gene LPA può rappresentare un promettente target farmacologico per prevenire la…
LeggiColesterolo remnant elevato e iperuricemia, uno studio conferma la correlazione
Un valore elevato di colesterolo remnant è correlato in modo significativo e positivo con l’iperuricemia negli adulti americani. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease, nel quale si legge anche che tale correlazione è più forte tra le…
LeggiEventi cardiovascolari: combinazione fissa e polipillola già in dimissione ospedaliera per semplificare e abbattere rischio altri eventi
“Le malattie cardiovascolari sono le malattie del nostro tempo”. È con questa frase che si è chiusa l’intervista di Stefano Urbinati, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Bologna, rilasciata in occasione del 55° Congresso Nazionale ANMCO, ma è da qui che dobbiamo partire per comprendere…
LeggiStudio italiano afferma l’importanza delle sottofrazioni HDL nelle malattie cardiovascolari
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, la distribuzione del colesterolo nelle sottofrazioni HDL può rappresentare un ulteriore fattore nel modellare il rischio di malattie cardiovascolari e un nuovo potenziale mediatore dell’effetto della dieta sulla salute cardiovascolare. “La qualità del colesterolo HDL, valutazione che comprende…
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