Il colesterolo remnant elevato è correlato con l’iperuricemia nei pazienti con diabete di tipo 2, in modo significativo e positivo. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease, nel quale si legge anche che il colesterolo remnant prevede meglio…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
La globulina legante gli ormoni sessuali può ridurre il rischio di malattia coronarica
Esiste una causalità negativa tra i livelli sierici di globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) e il rischio di malattia coronarica, infarto miocardico e ipertensione, e l’effetto causale sulla riduzione del rischio di malattia coronarica è in gran parte mediato dal miglioramento dei profili…
LeggiUn nutriente funzionale potrebbe essere utile nella lotta contro il colesterolo LDL
I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Biochemistry and Nutrition suggeriscono che l’assunzione giornaliera di 60 mg di secoisolariciresinolo diglucoside abbassi i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-c) e di colesterolo totale negli uomini con valori di colesterolo LDL-c…
LeggiNei giovani il colesterolo remnant elevato aumenta il rischio di malattie cardiovascolari
Il carico cumulativo di colesterolo remnant aumenta il rischio di malattie cardiovascolari tra i giovani adulti, secondo uno studio pubblicato su Annals of Epidemiology, nel quale si suggerisce che il mantenimento di bassi livelli di colesterolo remnant durante la giovane età adulta possa quindi…
LeggiMalattie cardiovascolari premature e lipoproteina a, il legame è mediato anche dal colesterolo LDL
Un valore di lipoproteina(a) elevato predice il rischio di malattia cardiovascolare prematura composita o singola nei giovani, indipendentemente dal disegno dello studio, dal genere, dalle caratteristiche della popolazione (comunitaria o ospedalizzata), dalle diverse definizioni e dai vari approcci di misurazione. Questo è quanto riferisce…
LeggiIl colesterolo remnant è legato all’incidenza di calcoli renali
Livelli elevati di colesterolo remnant sono indipendentemente associati ad un aumento del rischio di incidenza di calcoli renali, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Annals of Medicine. “Abbiamo voluto indagare l’associazione tra i livelli di colesterolo remnant (RC) e i calcoli renali negli…
LeggiMicrobiota: un possibile target per regolare il colesterolo non-HDL
Uno studio pubblicato su EBioMedicine ha rilevato un nuovo legame tra il colesterolo non-HDL e il microbiota intestinale, evidenziando la possibilità di regolare questo valore lipidico modificando il metabolismo microbico. “Il colesterolo lipoproteico non ad alta densità (non-HDL-c) è un forte fattore di rischio…
LeggiRischio cardiovascolare: la riuscita della terapia passa anche per la comunicazione medico-paziente
Quanto è importante rendere consapevole e proattivo un paziente nel mantenimento della propria terapia? E in che modo la semplificazione terapeutica può aiutare il dialogo tra medico e paziente in ottica di collaborazione reciproca? A queste due domande hanno dato una risposta forte e…
LeggiNegli anziani il colesterolo HDL aumenta il rischio di sarcopenia
Secondo uno studio pubblicato su Gerontology, valori elevati di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) sono associati a un rischio più elevato di sarcopenia tra gli adulti cinesi di mezza età e più anziani. “Esistono prove contrastanti sull’associazione tra colesterolo lipoproteico ad alta densità…
LeggiIl colesterolo LDL è più controllato ma le donne sono ancora in affanno
Il controllo del colesterolo LDL tra gli adulti statunitensi è leggermente migliorato tra il 2005 e il 2008 e tra il 2017 e marzo 2020; tuttavia, solo circa 1/4 degli individui ha raggiunto gli obiettivi di trattamento indicati dalle linee guida nel periodo 2017-marzo…
LeggiCon infarto e colesterolo LDL elevato potrebbe aumentare la mortalità
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Epidemiology, nei pazienti che hanno avuto un infarto miocardico i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) non influenzano l’aumento del rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori associati all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ma potrebbero…
LeggiNella coronaropatia è bene ridurre il colesterolo LDL con rapidità
Una revisione della letteratura pubblicata su Coronary Artery Diseases offre una prospettiva olistica sulla gestione della dislipidemia in pazienti con coronaropatia, accompagnando le prove rilevate con prospettive future. “La malattia coronarica (CAD) rimane una delle principali cause di morbilità e mortalità globale, e necessita…
LeggiPatologie cardiovascolari: ancora troppe barriere ostacolano la persistenza alla terapia. Serve semplificare
Le malattie cardiovascolari rappresentano, ancora oggi, la prima causa di morte nei paesi occidentali. I motivi di questo primato vanno da fattori rischio mal controllati e sottovalutati ad una scarsa aderenza alle terapie dovuta anche ad una cultura carente sul tema. Non solo. L’altro…
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