Il colesterolo lipoproteico non ad alta densità (non-HDL-C) e la lipoproteina (a) (Lp[a]) scarsamente controllati sarebbero fattori di rischio di neoaterosclerosi nei pazienti un anno dopo una sindrome coronarica acuta, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology, e diretto da Norihito Nakamura,…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Gestione economica per il colesterolo LDL : una tripla terapia può essere la soluzione
Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Lipidology mostra l’efficacia di una tripla terapia con rosuvastatina, ezetimibe e acido bempedoico, considerata abbastanza sostenibile economicamente anche in paesi non ricchi, nel raggiungere rapidamente gli obiettivi relativi ai valori di colesterolo LDL dopo un evento di…
LeggiRuolo della lipoproteina(a) nel rischio di malattia coronarica: nuove evidenze dalla correzione del colesterolo LDL
Il colesterolo LDL (LDL-C) è comunemente riconosciuto come un importante fattore di rischio per la malattia coronarica (CHD), ma la sua quantificazione standard può includere il contributo della lipoproteina (a) [Lp(a)], una particella lipidica il cui impatto sul rischio cardiovascolare è sempre più sotto…
LeggiAngiografia coronarica: uso di una palla antistress per ridurre ansia e dolore
L’angiografia coronarica è una procedura diagnostica invasiva ampiamente utilizzata per valutare le condizioni delle arterie coronarie. Tuttavia, questa procedura è spesso associata a livelli significativi di ansia e dolore nei pazienti, che possono influenzare negativamente la loro esperienza complessiva e il risultato del trattamento.…
LeggiL’attività fisica migliora anche la salute mentale nelle persone con colesterolo alto
Secondo uno studio pubblicato su PeerJ, l’attività fisica regolare può migliorare la salute autopercepita e la salute mentale nelle persone con colesterolo alto, ma sono necessari ulteriori studi per stabilire relazioni causali, meccanismi e dosi ottimali. “L’ipercolesterolemia è la forma più comune di dislipidemia…
LeggiAtorvastatina ed evolocumab: la combinazione è efficace nelle coronaropatie
L’uso combinato di atorvastatina calcio a basso dosaggio ed evolocumab modula efficacemente i livelli di proteine regolatrici del complemento, ottimizza i profili lipidici nel sangue e migliora la funzione cardiaca nei pazienti con coronaropatie, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Translational Research. “Abbiamo…
LeggiNAFLD: colesterolo e trigliceridi predicono il rischio di coronaropatia
Uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology mostra che il rapporto tra trigliceridi e colesterolo lipoproteico ad alta densità (TG/HDL-C) è correlato positivamente con il rischio di malattia coronarica, e riflette la gravità dell’aterosclerosi coronarica nei pazienti con steatosi epatica non alcolica (NAFLD). “Per…
LeggiColesterolo totale e HDL sono associati a problemi renali indipendentemente dal sesso
Il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo lipoproteico ad alta densità (TC/HDL-C) è significativamente associato alla malattia renale cronica (CKD) nei maschi e nelle femmine adulti, e ha un valore clinico migliore nel predire la CKD rispetto al TC e al CKD, soprattutto nelle…
LeggiInquinamento e lipidi nei bambini: l’Impatto del sodio nella dieta
L’esposizione a livelli più elevati di particolato fine è associata a un deterioramento dei livelli di lipidi nel sangue nei bambini e negli adolescenti, ma queste associazioni potrebbero essere migliorate attraverso l’adozione di un regime dietetico a basso contenuto di sodio, secondo uno studio…
LeggiI PCSK9i offrono benefici per il colesterolo e la rigidità arteriosa
Una metanalisi pubblicata sull’European Journal of Clinical Investigation fornisce prove solide del fatto che l’aggiunta di inibitori della proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 (PCSK9i) agli interventi ipolipemizzanti migliora significativamente la rigidità arteriosa, indicando benefici vascolari più ampi oltre la riduzione del colesterolo lipoproteico…
LeggiAlimenti ultra-processati agiscono sulle lipoproteine alzando il rischio di malattie
Secondo uno studio pubblicato su Clinical Nutrition, un maggiore apporto di alimenti e bevande ultra-processati (UPFD) è associato a un profilo metabolico più pro-aterogenico e insulino-resistente negli adulti di mezza età e negli anziani, il che potrebbe essere un potenziale meccanismo alla base delle…
LeggiSe il colesterolo HDL è basso e la glicemia elevata le placche coronariche crescono di più
Nei pazienti con malattia coronarica stabile, la combinazione di iperglicemia e livelli bassi di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) è associata a una progressione rapida della placca coronarica indipendentemente da altri fattori di rischio, dal carico di placca al basale e dal trattamento.…
LeggiColesterolo non HDL elevato: tra i maggiori fattori di rischio per malattie cardiovascolari
Il rischio cumulativo di malattia cardiovascolare incidente nel corso della vita è maggiore negli uomini rispetto alle donne, e un uomo su quattro con almeno due fattori di rischio all’età di 45 anni, tra cui un valore di colesterolo non HDL superiore a 170…
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