L’aggiunta di un PPI ai regimi terapeutici post-infartuali che comprendono antitrombotici e FANS può ridurre le emorragie gastrointestinali. Secondo uno studio condotto su 83.000 pazienti, questa associazione persiste a prescindere dal regime antitrombotico o del tipo di FANS o di PPI impiegati, come affermato…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Coronaropatie tra genetica e genomica
Nella genetica applicata all’epidemiologia, gli studi di associazioni genome-wide (GWAS-Genome-Wide AssociationStudy) considerano molte varianti genetiche comuni in individui diversi per verificare se, una qualsiasi variante, sia associata o meno ad un tratto caratteristico. I GWAS si concentrano generalmente sulle associazioni tra polimorfismi a singolo…
LeggiTelmisartan, ramipril o entrambi nei pazienti ad alto rischio di eventi vascolari
Evidence summaries 15.7.2008 LIVELLO EVIDENZE = A Telmisartan e ramipril sono parimenti efficaci nei pazienti con malattie vascolari o diabete ad alto rischio nella prevenzione di un outcome composito costituito da morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico, ictus o ricovero per insufficienza cardiaca. Una…
LeggiSTEMI: inutile aspirazione del trombo
Due diversi studi non hanno supportato l’impiego di routine della trombectomia manuale nei pazienti con STEMI sottoposti a PCI primaria. Nell’ampio studio TOTAL, che ha incluso 10.732 pazienti con STEMI presentati in ospedale entro 12 ore dall’insorgenza dei sintomi, questa pratica non ha ridotto…
LeggiInfarto: inutile PCI su occlusione cronica dopo PCI primaria
In una procedura separata entro una settimana da una PCI per STEMI acuto, l’apertura di un’occlusione totale cronica (CTO) che è stata scoperta al di fuori dell’arteria correlata all’infarto (IRA) non migliora la funzionalità ventricolare sinistra o il volume del ventricolo sinistro. Tuttavia, questo…
LeggiStent con rivestimento di farmaci superiori nei pazienti emorragici
I pazienti ad alto rischio di emorragie a seguito di un intervento di PCI trattati con un nuovo stent con rivestimento farmacologico e privo di polimeri vanno incontro a risultati migliori in termini di sicurezza ed efficacia rispetto a quelli trattati con stent simili…
LeggiCoronaropatie nel diabetico: inadeguati stent al paclitaxel
Benchè gli stent al paclitaxel abbiano da lungo tempo ceduto il passo a quelli all’everolimus nella maggior parte dei pazienti sottoposti a PCI, era rimasto il dubbio che il tipo più vecchio di stent farmacoeluente (DES) potesse portare a risultati superiori nei diabetici ma,…
LeggiUn videogame insegna le manovre di emergenza cardiaca
Arriva Relive, il videogame che insegna le manovre da compiere in caso di emergenza, per un’efficace riabilitazione cardiaca e polmonare: dalle 17 di oggi potra’ essere scaricato gratuitamente da internet http://store.steampowered.com/app/404580/. Relive e’ il frutto di un lavoro di squadra tra medici anestesisti rianimatori, ingegneri esperti di realta’ virtuale e…
LeggiMolteplici bypass superiori alla PCI
Una strategia di rivascolarizzazione chirurgica che impiega molteplici bypass coronarici (MA-CABG) nei pazienti con coronaropatie multivascolari determina una riduzione della mortalità e della necessità di ripetere la rivascolarizzazione rispetto alla PCI con stent metallici semplici o farmacoeluenti (DES). Secondo un recente studio condotto su…
LeggiInfarto femminile: nuova tassonomia migliora classificazione
Una donna su 8 con infarto miocardico acuto ne presenta un tipo che rientra nella categoria “non classificato” secondo i criteri attualmente in vigore. E’ stata dunque proposta una nuova tassonomia che cattura meglio le diverse presentazioni nelle donne giovani, basata sui dati di…
LeggiSindrome da crepacuore: la patologia non è benigna
La Sindrome da crepacuore, nota anche come sindrome di takotsubo o cardiomiopatia da stress, è in realtà una patologia pericolosa che può arrivare a tassi di mortalità simili a quelli dei pazienti ricoverati per infarto. A cambiare il volto di questa malattia è uno studio…
LeggiInfarto: antagonisti aldosterone non necessari in assenza di insufficienza cardiaca
Il trattamento precoce con antagonisti dei recettori per i mineralcorticoidi (MRA) non migliora gli esiti clinici per i pazienti infartuati non affetti da insufficienza cardiaca. Lo studio ALBATROSS, condotto su più di 1.600 pazienti, non ha infatti evidenziato differenze significative fra i soggetti che…
LeggiCoronaropatie stabili: cuore piccolo e pareti spesse predicono rimodellamento
I pazienti con coronaropatie stabili vanno spesso incontro a rimodellamento cardiaco e, sorprendentemente, questo rimodellamento spesso avviene in pazienti con ventricoli sinistri piccoli e pareti spesse. Questo dato, derivante da uno studio condotto su 676 pazienti da Jan D’hooge dell’Università di Leuven, contrasta la ben…
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