I cardiologi spesso non riconoscono che un paziente ambulatoriale con coronaropatie stabili abbia avuto dolori toracici recenti e, pertanto, non scalano il trattamento antianginoso. Questo dato deriva dallo studio APPEAR, che ha preso in esame più di 1.000 pazienti. Secondo l’autore Mohammed Qintar del…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Colesterolo “cattivo”: se la mamma lo ha avuto prima della gravidanza, sei a rischio
(Reuters Health) – Gli adulti sarebbero a rischio maggiore di avere alti livelli di colesterolo se le loro madri hanno avuto un’ipercolesterolemia prima della gravidanza. Lo dimostra uno studio americano che ha valutato i livelli di colesterolo LDL, quello ‘cattivo’, che può provocare il…
LeggiCoronarie: sospendere aspirina prima dell’intervento non abbassa i rischi
(Reuters Health) -I pazienti in attesa di un intervento alle arterie coronarie, che sospendono in modo preventivo la terapia con aspirina prima dell’operazione, non sarebbero esposti a un maggiore rischio di morte per complicanze di origine trombotica, ma neanche a un rischio minore di…
LeggiCuore: donne ansiose a rischio ischemia
(Reuters Health) – Nelle donne, l’ansia può giocare un ruolo importante nel determinare il flusso di sangue che arriva al cuore durante un test da sforzo. Lo stesso, invece, non sembra verificarsi negli uomini. È quanto suggerisce una nuova ricerca canadese pubblicata dalla rivista Circulation:…
LeggiRiabilitazione cardiaca solo al femminile allevia ansia e depressione
La partecipazione a programmi di riabilitazione cardiaca esclusivamente femminili dopo un evento coronarico acuto può aiutare ad alleviare ansia e depressione nelle pazienti. I risultati dello studio CR4HER condotto su 169 pazienti, che hanno portato a questa conclusione, hanno anche dimostrato che la presenza…
LeggiPrimo infarto: capacità d’esercizio riduce mortalità
I pazienti con una maggiore capacità d’esercizio presentano un minor rischio di mortalità associato ad un primo infarto, come dimostrato dall’analisi retrospettiva del campione del progetto FIT, che contava 2.086 pazienti. Secondo l’autore Michael Blaha della Johns Hopkins University di Baltimora, il miglioramento della…
LeggiInfarto: assistenza post-dimissioni peggiore nei pazienti trasferiti in centri PCI
Con l’incremento dei trasferimenti dei pazienti presentati con infarto acuto, da ospedali senza laboratori di cateterizzazione attivi 24 ore a strutture che offrono la rivascolarizzazione coronarica, fattori logistici ed altre complicazioni potrebbero influenzare l’assistenza post-dimissioni e gli esiti. Lo ha suggerito uno studio condotto…
LeggiInquinanti aumentano rischio ricoveri per cause cardiovascolari
L’esposizione ad un particolato dal diamentro inferiore a 10 microm (PM10) potrebbe incrementare i ricoveri correlati a cause cardiovascolari. Un recente studio condotto su 6.000 cartelle ospedaliere a Brescia ha, infatti, dimostrato che un incremento medio di 1 microm/m3 di PM10 giornaliero è associati…
LeggiRevisione drg fibrillazione: possibili risparmi per 18 milioni
Fino a 18 milioni di euro. A tanto ammonterebbe il risparmio aggiornando i drg relativi alla fibrillazione atriale, l’aritmia più diffusa nella popolazione e prima causa di ictus. Da una revisione del sistema di rimborso delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, infatti, potrebbero arrivare “risparmi enormi da reinvestire nella cura dei…
LeggiCardiologia. Diagnosi di infarto in un’ora grazie al test troponina T
Diagnosticare o escludere l’infarto in una sola ora senza aspettare più dalle 3 alle 6 ore per avere il responso. È quanto promette il test Roche troponina T ad elevata sensibilità come emerge dai dati dello studio clinico TRAPID-AMI1, recentemente pubblicato online sulla rivista…
LeggiColesterolo & Coronaropatie N° 3
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LeggiNSTEMI: strategia invasiva precoce riduce infarti
La gestione invasiva immediata degli NSTEMI stabilizzati è risultata superiore al ritardo di questo approccio in un piccolo studio randomizzato monocentrico. La strategia basata sull’angiografia coronarica con possibile PCI, introdotta entro 2 ore, risulta associata ad una riduzione del 68% nel rischio a 30…
LeggiRischio genetico di coronaropatie non sconvolge soggetti a rischio Alzheimer
I soggetti adulti senza sintomi da morbo di Alzheimer arruolati in uno studio sullo screening genetico di questa malattia, ricevendo la comunicazione che nel proprio corredo genetico era presente un gene connesso non soltanto all’Alzheimer ma anche alle coronaropatie, non hanno dimostrato incrementi di…
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