La presenza di calcificazioni nell’arteria mammaria, facilmente rilevate mediante la mammografia ma tipicanente considerate irrilevanti nello screening dei tumori mammari, si è rivelata significativa come possibile marcatore di coronaropatie subcliniche nelle donne asintomatiche. Secondo Yeonyee Yoon dell’ospedale universitario nazionale Budang di Seoul, autrice di…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
“Tavi è vita”, al via nuovo progetto per sensibilizzare su stenosi aortica
Sensibilizzare su una patologia poco nota, la stenosi aortica, e aumentare la conoscenza sulla Tavi, un intervento mini-invasivo che può salvare la vita a pazienti complessi e con comorbidità. Sono questi gli obiettivi di “Tavi è vita”, il progetto lanciato da Gise (Società italiana…
LeggiNSTE-ACS: nessun vantaggio della strategia invasiva precoce
Uno studio randomizzato che ha paragonato la valutazione invasiva precoce entro 5 ore ad una strategia dilazionata in 2 o 3 giorni nei pazienti con sospette coronaropatie senza slivellamento del tratto ST (NSTE-ACS) ha dimostrato che l’approccio invasivo precoce non migliora gli esiti complessivi…
LeggiCuore: una settimana dedicata prevenzione “di precisione”
Il 29 settembre è la Giornata mondiale del cuore. Per festeggiarla al meglio, l’Irccs Centro cardiologico Monzino di Milano promuove la prima “Heart Week” del capoluogo meneghino. Otto giorni, dal 22 al 29 settembre, ricchi di incontri ed eventi aperti al pubblico. “L’ospedale del…
LeggiEffetto procalcificante delle statine sulle placche coronariche nei pazienti a basso rischio
Nei pazienti senza anamnesi di coronaropatie l’uso di statine è associato con una progressione più lenta del volume arteriosclerotico, ad una riduzione delle caratteristiche ad alto rischio delle placche ed ad un’accelerazione della calcificazione delle placche stesse. Lo rivela lo studio PARADIGM, condotto su…
LeggiArresto cardiaco: sopravvivenza a lungo termine peggiore per i pazienti di razza nera
I pazienti di razza nera sono caratterizzati da una sopravvivenza notevolmente peggiore rispetto alle loro controparti di razza bianca a seguito di un arresto cardiaco intraospedaliero. Questo dato deriva da una ricerca effettuata su più di 8.700 pazienti da Lena Chen dell’università del Michigan,…
LeggiAferesi lipoproteica migliora acutamente funzionalità microvascolare coronarica
L’aferesi lipoproteica migliora rapidamente la funzionalità microvascolare coronarica nei pazienti con ipercolesterolemia grave. Lo ha dimostrato uno studio condotto da Jonathan Lindner della Oregon Health and Science University, secondo cui l’eliminazione dal sangue delle particelle lipidiche tossiche determina un miglioramento immediato del flusso ematico…
LeggiDolore toracico acuto da cocaina: sicuri i beta-bloccanti
I pazienti che fanno uso di cocaina e si presentano in pronto soccorso per dolore toracico acuto non presentano alcun incremento del rischio di infarto miocardico o mortalità se il medico li tratta con beta-bloccanti. Lo rivela una meta-analisi che ha coinvolto nel complesso…
LeggiMatrimonio connesso a riduzione rischio attacchi cardiaci fatali ed ictus
I soggetti che sono sposati hanno minori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari o morire per un attacco cardiaco o un ictus rispetto a quelli non sposati. Lo dimostra la revisione di 34 studi condotta da Mamas Mamas dell’università britannica di Keele, secondo cui lo…
LeggiBenefici della PCI per l’occlusione coronarica totale
I dati dello studio Consistent CTO offrono un moderato ottimismo sulla PCI per occlusione totale cronica complessa (CTO) nei pazienti altamente sintomatici. In un campione di 210 pazienti, il 90% delle CTO è stato aperto con l’impianto di stent di tipo Synergy, ottenendo una…
LeggiSindrome da stress post-traumatico: sonno interrotto dopo un infarto aumenta il rischio
I pazienti che presentano interruzioni del sonno nel mese susseguente ad una sindrome coronarica acuta vanno incontro ad un incremento del rsichio di sindrome da stress post-traumatico (PTSD). Lo suggerisce uno studio condotto su 270 pazienti secondo cui la risoluzione dei problemi del sonno…
LeggiInfarto: cocaina e marijuana connesse a mortalità nei pazienti giovani
Marijuana e/o cocaina sono associate ad una peggiore sopravvivenza nei pazienti che hanno avuto un infarto miocardico in età giovanile, come dimostrato da uno studio prospettico condotto da Ersilia DeFilippis della Harvard Medical School di Boston, in cui peraltro i soggetti che facevano abuso…
LeggiRischio cardiovascolare: ruoli additivi per genetica e stile di vita
Un profilo genetico cardiovascolare a rischio ed un comportamento inadeguato nello stile di vita risultano additivi in termini di rischio complessivo di futuri eventi cardiovascolari, come affermato da Pim Van der Hurst dell’università di Groningen, autore di una ricerca sui più di 300.000 soggetti…
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