Il bendamustine rappresenta una relativa novità nel trattamento dei linfomi, ed è divenuto popolare in combinazione con il rituximab, rimpiazzando regimi chemioterapici più complessi a 3 o 4 farmaci a seguito di studi che ne hanno dimostrato la maggiore efficacia e la minore tossicità.…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Mieloma: nuovo standard con triplice terapia al bortezomib di prima linea
L’impiego in prima linea della triplice terapia con bortezomib, lenalidomide e desametasone migliora significativamente la sopravvivenza complessiva e libera da progressione nei pazienti con mieloma multiplo. Secondo Brian Durie, presidente della International Myeloma Foundation ed autore di uno studio su 525 pazienti, l’uso precoce…
LeggiMacroglobulinemia di Waldenstrom: ottimi risultati con ibrutinib
Gli ultimi risultati ottenuti con ibrutinib nei pazienti con macroglobulinemia di Waldenstrom refrattaria dimostrano che questo farmaco è altamente attivo e presenta un buon rapporto rischio-beneficio anche nel caso in cui molteplici terapie basate sul rituximab abbiano fallito. Si tratta di una popolazione difficile…
LeggiLeucemia mieloide acuta pediatrica: al via studio italiano finanziato dall’Airc
Per l’ematologia italiana il 2017 inizierà con una buona notizia. Il 2 gennaio, infatti, è partito un nuovo progetto di ricerca sulla leucemia mieloide acuta pediatrica. L’equipe guidata da Riccardo Masetti, dell’Unità operativa di Pediatria del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna diretta da Andrea…
LeggiLinfomi: biopsie liquide rivelano profili complessi
La sequenziazione del DNA tumorale circolante (ctDNA) nei campioni ematici, ossia la cosiddetta “biopsia liquida”, è emersa come approccio promettente e non invasivo per rilevare l’evoluzione clonale dei linfomi. In precedenza, l’unico modo di seguire la malattia nella sua evoluzione consisteva nella biopsia tissutale.…
LeggiLeucemia mieloide cronica: cellule NK mature connesse a successo sospensione imatinib
Alcuni recenti studi suggeriscono che una certa percentuale di pazienti con leucemia mieloide cronica in remissione molecolare profonda, possano sospendere il trattamento con TKI senza incorrere in recidive della malattia. Uno studio prospettico multicentrico ha analizzato la funzionalità ed il fenotipo delle cellule T…
LeggiLeucemie: ruolo dei secondi trapianti
La gestione delle leucemie recidivate a seguito di un trapianto allogenico è difficoltosa. Chemioterapia intensiva, infusioni di linfociti donati o secondi trapianti hanno una qualche valenza, ma la maggior parte delle casistiche sinora riportate descrive soltanto un numero limitato di pazienti che sopravvivono oltre…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta infantile, disfunzioni endoteliari e rischio cardiovascolare
I sopravvissuti ad una leucemia linfoblastica acuta infantile presentano un incremento del rischio di obesità, alterazioni metaboliche e malattie cardiovascolari. La funzionalità endoteliale vascolare è stata studiata nei tumori dell’adulto, ma sono scarsi i dati sul rischio cardiovascolare nei sopravvissuti ad una leucemia linfoblastica…
LeggiLeucemia mieloide acuta: nel DNA dei pazienti una sequenza non umana
Una persona su due con leucemia mieloide acuta presenta una sequenza di DNA “che sicuramente non è di origine umana”, e ancora è da comprendere che origine abbia, se sia virale o batterica. Questa la scoperta frutto della collaborazione pluriennale fra i ricercatori dell’Università di Milano…
LeggiLeucemia: vaccino peptide PR1 aiuta nella remissione
Il vaccino al peptide PR1 potrebbe risultare di beneficio a molti pazienti con leucemia mieloide, leucemia mieloide cronica e sindrome mielodisplastica. Come affermato da Muzaffar Qazilbash del MD Anderson Cancer Center di Houston, autore di uno studio su 66 pazienti, questo vaccino è in…
LeggiLeucemia mieloide acuta: androgeni migliorano sopravvivenza nell’anziano
I pazienti anziani con leucemia mieloide acuta a cui si somministrano androgeni a seguito della remissione completa vanno incontro ad una sopravvivenza libera da leucemia e complessiva più prolungata. Secondo Norbert Ifrah del CHU d’Angers, in Francia, autore dello studio GOELAMS che ha preso…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta infantile: biologia e terapia
La prognosi dei neonati di età inferiore a 12 mesi con diagnosi di leucemia linfoblastica acuta rimane infausta nonostante i complessivi progressi nel trattamento di queste leucemie in campo pediatrico. Le leucemie linfoblastiche acute neonatali pssono essere suddivise in due principali categorie patologiche, definite…
LeggiLeucemie: mirare al recettore TAM
L’inibizione mirata dei membri della famiglia di recettori TAM per la tirosin-chinasi è stata recentemente investigata come strategia innovativa per il trattamento dei tumori maligni ematologici. Le funzioni fisiologiche dei recettori TAM nel controllo immunitario innato, nella differenziazione delle cellule NK, nell’efferocitosi, nella clearance…
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