I test genomici possono migliorare la stratificazione dei pazienti per le nuove terapie in diverse aree patologiche, ma l’impiego di costose terapie mirate potrebbe avere un impatto sulla convenienza di questi test. Un recente studio ha effettuato una valutazione economica dei test genomici nella…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Età, peso ed altezza nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta pediatrica
E’ stata esaminata l’altezza all’atto della diagnosi in connessione con la leucemia linfoblastica acuta. La maggior parte degli studi precedenti aveva paragonato i casi considerati ai dati di riferimento nazionali derivati da precedenti gruppi di nascita, ma l’obiettivo del presente studio era determinare l’associazione…
LeggiLeucemia linfoblastica acuta infantile: microRNA-181a e Smad7 potenziali biomarcatori
La leucemia linfoblastica acuta rappresenta il più comune tumore ematologico pediatrico. Si suppone che il miR-181a svolga un ruolo nello sviluppo dei tumori maligni ematologici, agendo come oncosoppressore o come oncogene. Lo Smad7 è stato selezionato come target di accoppiamento del miR-181a. Si tratta…
LeggiLeucemie: riarrangiamento cromosomico e metilazione del DNA
L’instabilità del genoma, comprendente mutazioni genetiche e riarrangiamenti cromosomici, potrebbe portare allo sviluppo di tumori. Nelle cellule cancerose si verifica comunemente una metilazione del DNA aberrante. E’ stato dunque condotto uno studio per determinare gli effetti di una specifica lesione cromosomica, la traslocazione BCR-ABL…
LeggiSovraccarico di ferro nella leucemia acuta: determinanti dello stress ossidativo
In letteratura sono carenti gli studi sugli effetti ossidanti del ferro legato alla trasferrina (NTBI) durante la chemioterapia per la leucemia linfoblastica acuta e la leucemia mieloblastica acuta. E’ stata dunque effettuata un’indagine in cui sono stati valutati NTBI, determinanti dello stress ossidativo (OSD),…
LeggiLeucemia mielogena cronica connessa a rischio malattie cardiovascolari
Le attuali linee guida NCCN raccomandano di prendere in considerazione le comorbidità, comprese le patologie cardiovascolari, nella selezione degli inibitori della tirosin-chinasi per il trattamento della leucemia mielogena cronica. Un recente studio ha riportato i dati sulla prevalenza delle patologie cardiovascolari e dei loro…
LeggiLa genetica della leucemia mieloide acuta
Nella leucemia mieloide acuta è stato riscontrato un numero ragguardevole di anomalie citogenetiche strutturali differenti ma ricorrenti, e nel 2016 il sistema di classificazione del WHO per queste leucemie ha incorporato numerose entità distinte associate a traslocazioni o inversioni, ed altre associate a mitazioni…
LeggiLeucemia linfocitica: rischio infettivo nell’era delle nuove terapie
E’ stato investigato il rischio di infezioni nei pazienti con leucemia linfocitica cronica o piccoli linfomi linfocitici (CLL). Le infezioni maggiori sono state definite come quelle che richiedono il ricovero ospedaliero o un trattamento antibiotico endovenoso. Su un campione di 263 pazienti con CLL,…
LeggiVenetoclax: una nuova opzione per leucemia linfocitica ed altri tumori ematici
I pazienti con leucemia linfocitica che presentano delezione 17p sono caratterizzati da prognosi infausta, e le opzioni terapeutiche sono limitate. Il venetoclax, un nuovo inibitore dei linfomi B-cellulari, è stato approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia linfocitica cronica già trattati portatori della…
LeggiNeoplasie ematologiche e prevenzione infezioni fungine: voriconazolo o posaconazolo?
Le infezioni fungine invasive (IFI) rappresentano una delle principali cause di morbidità e mortalità nei pazienti oncologici immunocompromessi. I nuovi agenti antifungini basati sul triazolo sono stati raccomandati per la prevenzione delle IFI in questi pazienti. E’ stato condotto uno studio retrospettivo per paragonare…
LeggiLinfoma di Hodgkin: chemioterapia meno intensa con PET negativa
I pazienti con linfoma di Hodgkin avanzato che dimostrano una risposta rapida alla chemioterapia, come indicato dai risultati della FDG-PET, possono evitare la chemioterapia più intensa e le tossicità correlate senza compromettere l’efficacia del trattamento. Questo approccio infatti apporta anche un certo miglioramento nella…
LeggiLeucemia mieloide acuta e citarabina a basse dosi: importante l’autofagia
La citarabina è stata un agente importante nel trattamento della leucemia mieloide acuta per più di 40 anni, ma i meccanismi alla base dell’efficacia della citarabina a basse dosi sono stati sinora scarsamente compresi. Un recente studio ha investigato l’effetto terapeutico di questo trattamento…
LeggiLinfomi a cellule T: efficace il mogamulizumab
I linfomi a cellule T rappresentano un tumore maligno ematologico che costituisce il 10-20% di tutti i linfomi non-Hodgkin. Le strategie terapeutiche per questi linfomi sono diverse da quelle per i linfomi a cellule B, ed essi sono caratterizzati da una prognosi infausta. Fra…
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