Nonostante sia prevalentemente una malattia infantile, l’incidenza della leucemia linfoblastica acuta ha un secondo picco negli adulti di età pari o superiore a 60 anni. Questi anziani non rispondono bene alle strategie di trattamento esistenti e pochissimi studi hanno intrapreso una caratterizzazione genetica e…
LeggiCanale Medicina: Oncoematologia
Fattori di rischio modificabili responsabili del 50% dei decessi per tumore
Ridurre l’esposizione a fattori di rischio modificabili potrebbe portare a una riduzione della metà della mortalità per cancro in tutto il mondo secondo i risultati di uno studio pubblicato di recente dalla rivista The Lancet. Per informare gli sforzi di pianificazione del controllo del…
LeggiPanorama epidemiologico del mieloma multiplo nel mondo
Nel 2020 c’è stata una tendenza all’aumento dell’incidenza del mieloma multiplo a livello globale, in particolare negli uomini, nelle persone di età pari o superiore a 50 anni e in quelle provenienti da paesi ad alto reddito. Lo dimostra uno studio pubblicato di recente…
LeggiTratti antropometrici e rischio di mieloma multiplo
L’obesità è un fattore di rischio per il mieloma multiplo. Uno studio americano pubblicato dal British Journal of Cancer ha valutato l’associazione tra indice di massa corporea (BMI), circonferenza della vita e massa grassa prevista e mieloma multiplo in i giovani adulti (di età…
LeggiTrapianto di cellule staminali e RVD nel mieloma multiplo
Tra gli adulti con mieloma multiplo, la terapia con lenalidomide, bortezomib e desametasone (RVD) più trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) è stato associato a una sopravvivenza libera da progressione più lunga rispetto al solo trattamento con RVD. Nello studio, pubblicato dal New England…
LeggiCladribina nella leucemia a cellule capellute: follow-up a lungo termine in Italia
La leucemia a cellule capellute (in inglese hairy cell leukemia, HCL) è una malattia linfoproliferativa rara con una prognosi eccellente dopo il trattamento con cladribina (2CDA), sebbene durante il follow-up si possano verificare ricadute. I ricercatori di diversi centri in Italia hanno condotto uno…
LeggiZandelisib in pazienti con neoplasia dei linfociti B recidivante o refrattaria
In uno studio di fase 1 il farmaco zandelisib, somministrato una volta al giorno con uno schema di dosaggio intermittente, è risultato sicuro, con una bassa frequenza di eventi avversi di grado 3 o peggiore. Questi risultati, secondo i ricercatori giustificano gli studi globali…
LeggiZanubrutinib vs bendamustina e rituximab nella leucemia linfocitica cronica
In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Oncology, zanubrutinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione rispetto a bendamustina-rituximab, con un profilo di sicurezza coerente con gli studi precedenti. Questi dati, secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio (un team internazionale…
LeggiMosunetuzumab nel linfoma follicolare recidivante o refrattario
In uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet Oncology, l’uso di mosunetuzumab ha indotto alti tassi di remissione completa in pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario a due o più terapie precedenti con un profilo di sicurezza favorevole. Mosunetuzumab è un anticorpo monoclonale…
LeggiA breve la quinta edizione della classificazione dei tumori ematolinfoidi
La Classificazione dei tumori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) fornisce una classificazione definitiva di tutti i tumori in tutto il mondo, fondamentale per la ricerca sul cancro ma anche per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie. Tale classificazione permette che i risultati degli…
LeggiTerapia di salvataggio con nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico
Uno studio di fase 2 condotto dai ricercatori della City of Hope di Duarte, ha valutato l’efficacia di nivolumab adattato alla PET da solo o in combinazione con ifosfamide, carboplatino ed etoposide (NICE) come prima terapia di salvataggio e ponte per il trapianto autologo…
LeggiLMA R/R: I benefici di enasidenib nei pazienti anziani
Uno studio di fase 3, randomizzato, in aperto ha confrontato enasidenib, un inibitore orale dell’IDH2, con i regimi di cura convenzionali in pazienti di età uguale o superiore ai 60 anni con leucemia mieloide acuta (LMA) con mutazioni di IDH2 e con tumore in…
LeggiCombinazione di dasatinib e temsirolimus nella T-ALL
Uno studio congiunto della Facoltà di Medicina e Tecnologia della Salute dell’Università di Tampere in Finlandia, del Massachusetts General Research Institute e dell’Harvard Stem Cell Institute ha scoperto una nuova combinazione di farmaci efficace contro la leucemia linfoblastica acuta a cellule T (T-ALL). I…
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