(Reuters Health) -Una recente analisi pubblicata da JAMA Neurology suggerisce che la velocità del cammino nelle persone anziane con lieve decadimento cognitivo, potrebbe essere associato alla deposizione nel cervello di placche di beta-amiloide.”In genere il rallentamento della motricità si manifesta nelle fasi precliniche della malattia…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Alzheimer: la terapia occupazionale non rallenta il declino funzionale
(Reuters Health) – La terapia occupazionale (OT) personalizzata non sembra rallentare il tasso di declino funzionale nei soggetti con malattia di Alzheimer rispetto alle sole cure di gestione. “Ci sono dati preliminari di studi a breve termine che mostrano come la terapia occupazionale avrebbe…
LeggiMorbo di Alzheimer: effetto gene-dose di un farmaco anti-amiloide
Il farmaco anti-amiloide orale noto come tramiprosato è di beneficio per un sottogruppo di pazienti che presenta l’allele epsilon-4 del gene APOE, senza incrementare l’edema cerebrale vasogeno, un effetto collaterale connesso ad altri farmaci mirati proprio contro l’amiloide. Lo ha dimostrato uno studio di…
LeggiIctus: inquinamento dell’aria aumenta la mortalità
Due recenti studi si vanno ad aggiungere alle evidenze secondo cui vivere in aree ad elevato livello di inquinamento dell’aria è connesso ad un maggior rischio di ictus. Il primo, effettuato nel Regno Unito, ha dimostrato un maggiori rischio di mortalità susseguente ad ictus…
LeggiMorbo di Alzheimer: comune uso cerotti agli oppioidi
L’uso a lungo termine di oppioidi per dolore non oncologico è comune fra i soggetti con morbo di Alzheimer che vivono in comunità. Questo dato deriva da un’indagine condotta su più di 120.000 pazienti dello studio MEDALZ, effettuata da Aleksi Hamina dell’Università della Finlandia…
LeggiSclerosi Multipla: lo stress induce cambiamenti a livello cerebrale
(Reuters Health) – Lo stress psicologico potrebbe indurre cambiamenti cerebrali specifici nei pazienti con sclerosi multipla. A questa conclusione è giunto uno studio tedesco pubblicato su PNAS. “Che lo stress possa giocare un ruolo sulla SM è stato ipotizzato già dal francese Jean-Martin Charcot…
LeggiAlzheimer: nuove terapie da una proteina
Reintegrare una proteina alla base della nostra memoria potrebbe essere la chiave di volta per nuove terapie anti Alzheimer. Lo studio, riportato da Science, dei ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud, guidati da Lars Ittner hanno infatti scoperto che la proteina kinasi p38γ viene progressivamente…
LeggiSclerosi multipla: studio americano conferma l’intuizione di Zamboni
“Uno studio di ricercatori americani e canadesi appena pubblicato su Nature Reviews Neurology afferma che la presenza di una vena all’interno di una placca rilevata con la risonanza magnetica è da considerarsi un biomarcatore per la diagnosi della sclerosi multipla. E’ esattamente ciò che…
LeggiAlzheimer: realizzato test dell’olfatto per la diagnosi precoce
È stato realizzato da Mark Albers, neurologo al Massachusetts General Hospital di Boston un test dell’olfatto in grado di diagnosticare il rischio individuale di Alzheimer o la presenza della malattia in fase di esordio quando ancora non ha manifestato dei palesi sintomi cognitivi. I risultati…
LeggiSLA: nuovo interfaccia neurale “legge” il pensiero e scrive
(Reuters Health) – Immaginare le parole con la forza del pensiero e riuscire a formulare un messaggio. Il tutto grazie ad una nuova interfaccia neurale – nota anche con il termine inglese brain-computer interface (BCI) – messa a punto da un team di ricercatori…
LeggiCrollo post-esercizio definisce affaticamento cronico neurologico
Alcune nuove ricerche incentrate sul fenomeno del malessere post-esercizio (PEM) hanno gettato luce sull’eziologia della patologia che è stata sinora nota come sindrome da affaticamento cronico, ma che viene ora sempre più spesso denominata encefalomielite mialgica (ME/CFS). Sono in aumento le evidenze secondo cui…
LeggiForza muscolare si traduce in agilità mentale nel bambino
Garantire che un bambino abbia una buona forma muscolare potrebbe essere di beneficio anche per la sua performance scolastica. Secondo Charles Hillman della Northeastern University di Boston, autore di uno studio su 75 bambini, questa correlazione con la forma cardiorespiratoria è già stata osservata…
LeggiTraumi cerebrali penetranti: nuova scala SPIN predice sopravvivenza
Se convalidato, un nuovo strumento potrebbe aiutare i medici nel predire la probabilità di sopravvivenza nei pazienti che si presentano con una ferita da arma da fuoco a livello della testa o con altri tipi di trauma cerebrale penetrante (pTBI). La scala SPIN include…
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