La variante del gene del recettore della melanocortina 1 (MC1R), responsabile di capelli rossi e pelle chiara, oltre ad essere implicata nel rischio di melanoma, potrebbe essere collegata all’insorgenza di Parkinson. A dimostrarlo è stato uno studio condotto su animali da laboratorio e pubblicato…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Ictus, studio italiano: con emicrania è associato a dissezione arteria cervicale
(Reuters Health) – Uno studio condotto dall’Università degli Sudi di Brescia, e pubblicato su JAMA Neurology, ha evidenziato un’associazione tra emicrania e dissezione dell’arteria cervicale (CEAD), una comune causa di ictus ischemico (IS), nei giovani e negli adulti di mezza età. Nei pazienti giovani…
LeggiDepressione grave ed epilessia, legame a doppio filo
(Reuters Health) – Le persone affette da depressione presentano un rischio più alto di sviluppare l’epilessia, e viceversa, mentre una depressione più grave è associata a outcome peggiori nell’epilessia. Questo doppio legame tra le due patologie emerge da uno studio condotto in Canada. La…
LeggiSclerosi Multipla: una malattia al femminile
È una patologia dalle tinte rosa quella della sclerosi multipla. “È una malattia ‘donna’ perché 2 pazienti su 3 sono di sesso femminile”, ha dichiarato Simona Bonavita, del Centro sclerosi multipla Università della Campania Luigi Vanvitelli. “È donna anche perché le pazienti vengono colpite nell’età…
LeggiSclerosi Multipla: l’importanza della diagnosi precoce e del trattamento personalizzato
“Quando si parla di Sclerosi Multipla è importante ricordare che bisogna fare una diagnosi precoce di questa malattia che colpisce i giovani adulti e che può portare a disabilità”. A fare il punto sull’importanza di un intervento tempestivo quando in ambito di sclerosi multipla…
LeggiIctus: ancora difficoltoso il reclutamento negli studi clinici
Il problema del lento reclutamento negli studi randomizzati sull’ictus, presente da lunga data, non è migliorato affatto negli ultimi 25 anni, e casomai sta peggiorando. Ciò minaccia la praticabilità finanziaria degli studi, e ritarda la valutazione e l’adozione di nuove terapie potenzialmente benefiche. Secondo…
LeggiTest ematico distingue Parkinson dai disturbi parkinsoniani atipici
La ricerca di proteine neurofilamentose a catena leggera (Nfl) nel sangue periferico potrebbe aiutare a distinguere il morbo di Parkinson dai disturbi parkinsoniani atipici APD). Secondo uno studio su più di 500 soggetti, questo marcatore risulta elevato in tutti gli APD, compresi paralisi sopranucleare…
LeggiArtigianato e giochi riducono il rischio di lievi deficit cognitivi
Prendere parte ad attività comuni e mentalmente stimolanti in età avanzata potrebbe ridurre il rischio di lievi deficit cognitivi. Questo dato si basa sull’osservazione di un campione di quasi 2.000 soggetti di età media pari a 77 anni, in cui l’autore Yonas Geda della…
LeggiSclerosi Multipla: le novità terapeutiche
“Una delle novità, se così possiamo dire, nella terapia della sclerosi multipla che oggi si presenta in modo più rilevante che in passato ed è per questo una novità, deriva dal disporre di nuovi trattamenti molto potenti in grado di modificare l’assetto del sistema…
LeggiSclerosi Multipla: trattamento precoce con interferone β riduce rischio conversione da episodio isolato
Dopo cinque anni, la terapia precoce, ritarderebbe il tempo di conversione a sclerosi multipla clinicamente definita e ridurrebbe l’attività alla risonanza magnetica. La somministrazione precoce di interferone β-1a per via sottocutanea (SC) sarebbe più efficace nel ridurre il rischio di conversione da un primo…
LeggiCefalea cronica: programma ambulatoriale migliora funzionalità
I pazienti con cefalea cronica che prendono parte ad un programma ambulatoriale interdisciplinare vanno incontro ad una riduzione significativa nella gravità delle cefalee, della disabilità funzionale e dello stress psicologico. Lo ha dimostrato un recente studio che ha portato a nuova speranza per questi…
LeggiMorbo di Alzheimer: integrazione DHA riduce progressione
Elevate dosi di integratori di DHA possono aiutare a prevenire la progressione verso la demenza nei pazienti portatori dell’allele APOE4. Lo suggerisce una recente revisione della letteratura, che auspicabilmente rinnoverà l’interesse nel finanziamento delle ricerche sul DHA nei portatori di questo allele, come affermato…
LeggiCalcio: colpo di testa connesso a sintomi neurologici
Colpire di testa un pallone da calcio, un punto focale di quello che è presumibilmente il gioco più popolare del mondo, potrebbe rappresentare qualcosa di più rispetto ad un evento subconcussivo minore. Un recente studio dimostra che sia colpire la palla intenzionalmente con la…
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