La sclerosi multipla è una malattia che colpisce prevalentemente le donne in età giovane, in quella fase della vita in cui si cominciano a fare progetti per una famiglia. “Quello della pianificazione famigliare è uno dei problemi principali”, precisa Giovanna Borriello del Centro di…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
EEG identifica coscienza in presenza di gravi danni cerebrali
L’elettroencefalografia (EEG) potrebbe aiutare il medico ad identificare i livelli di coscienza nei pazienti con risposte comportamentali limitate o assenti. In alcuni pazienti con profili EEG distinti, infatti, la RM rivela un’attività che rispecchia quella di volontari sani, ma essa differisce da quella dei…
LeggiEpilessia lobo frontale connessa a maggior rischio attacchi in gravidanza
Rispetto alle donne con altri tipi di epilessia, quelle con epilessia del lobo frontale presentano il maggior rischio di peggioramento degli attacchi durante la gravidanza, il che indica la necessità di effettuare un monitoraggio più stretto per queste pazienti, come affermato da Paula Voinescu…
LeggiRadioterapia cerebrale connessa a xerostomia
L’esposizione della ghiandola parotide nel contesto dell’irradiazione cerebrale completa potrebbe causare inopinatamente una significativa xerostomia. Questo dato, derivante da uno studio condotto su 73 pazienti da Kyle Wang dell’università del North Carolina, suggerisce l’opportunità di risparmiare la parotide in caso di radioterapia cerebrale, dato…
LeggiSignoriello (Uni. Vanvitelli): “In SM importante non scotomizzare vecchi farmaci come interferone beta-1a”
“Noi giovani siamo nati in un’epoca in cui i farmaci per combattere la sclerosi multipla ci sono, a differenza di chi opera in questo campo da più di 10 anni. Da giovane però credo anche che non bisogna scotomizzare quelli che sono i farmaci che…
LeggiMoiola (S. Raffaele): “Nella SM cladribina per azione immunosoppressiva e maneggevolezza”
“Negli ultimi 20 anni il panorama terapeutico della sclerosi multipla si è notevolmente ampliato e da un’assenza di terapie degli anni 90 abbiamo oggi più di 13 terapie”. A fare il punto sui nuovi panorami terapeutici della sclerosi multipla è Lucia Moiola, coordinatrice del…
LeggiLavorgna (Uni. Vanvitelli): “In SM il digitale è la vera sfida del futuro”
“Il digitale nella neurologia moderna, e soprattutto nella sclerosi multipla, è la vera sfida del nostro futuro”. A pensarla così è Luigi Lavorgna, neurologo della Prima Clinica di Neurologia dell’Università Luigi Vanvitelli che, nel 2012, credendo in questa mission ha fondato un social network…
LeggiComi (S. Raffaele): “Cladribina efficacia in fase precoce di malattia e migliore aderenza alla cura”
“Cambiare la storia della sclerosi multipla passando da una strategia di contenimento ad un’azione diretta di soppressione”, grazie a cladribina. A fare il punto sull’evoluzione del trattamento contro la sclerosi multipla è Giancarlo Comi del Centro di Sclerosi Multipla dell’Ospedale San Raffaele di Milano.…
LeggiPaolicelli (Uni. Bari): “Dati real world dimostrano efficacia interferone beta 1-a in pazienti con SM moderata”
Iniziare da subito il trattamento della sclerosi multipla con una terapia con un immunosoppressore come fingolimod non previene la progressione di disabilità differentemente da una sequenza terapeutica che comincia con una terapia meno aggressiva come l’interferone beta 1-a 44 per poi passare a fingolimod.…
LeggiTortorella (S. Camillo Forlanini): “In SM collaborazione clinico paziente fondamentale per buona riuscita del trattamento”
Il ruolo del neurologo, negli ultimi anni, è sostanzialmente cambiato e l’attenzione generale è sempre più rivolta alla collaborazione e al rapporto tra paziente e clinico. E’ di questo avviso Carla Tortorella, neurologa dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma. Questo cambiamento di prospettiva,…
LeggiParkinson: la rimozione dell’appendice ne riduce il rischio
(Reuters Health) – La rimozione dell’appendice sarebbe collegata a una riduzione del rischio di andare incontro a malattia di Parkinson, soprattutto tra le persone provenienti da zone rurali. Un’evidenza che potrebbe aiutare a far luce sull’eziologia della malattia, almeno secondo i ricercatori che hanno…
LeggiConcussione infantile: età e sesso influenzano tempistiche per la ripresa
A seguito di una concussione acuta in un bambino, la naturale progressione del miglioramento dei sintomi ed il recupero dipendono da età e sesso. Come illustrato da Andree-Anne Ledoux del Children’s Hospital of Eastern Ontario Research Institute di Ottawa, autrice di uno studio condotto…
LeggiEpilessia infantile: risultati test genomici spesso riclassificati
Più di un terzo dei test genomici sull’epilessia effettuati nei bambini viene riclassificato negli anni susseguenti al primo referto. Questo dato emerge da uno studio effettuato su 309 pazienti da Jason Park dell’università del Texas, secondo cui esso indica la necessità di revisionare regolarmente…
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