(Reuters Health) – Un recente studio dell’Università di Edimburgo indica che le persone con fattori di rischio vascolare per cardiopatia, come diabete, ipertensione e obesità, potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare cambiamenti strutturali nel cervello che possono portare a demenza. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Cuore e cervello, stessi fattori di rischio
(Reuters Health) – Un recente studio dell’Università di Edimburgo indica che le persone con fattori di rischio vascolare per cardiopatia, come diabete, ipertensione e obesità, potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare cambiamenti strutturali nel cervello che possono portare a demenza. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi…
LeggiNessun legame fra fumo e rischio demenza?
Sembrerebbe non sussistere alcun legame causale fra il fumo e la demenza. Lo suggerisce una ricerca che ha seguito più di 500 adulti di età avanzata per una media di 11 anni, nella quale per quanto il fumo sia risultato associato ad una morte…
LeggiIctus: videogame unico migliora funzionalità nei sopravvissuti
I sopravvissuti ad un ictus con deficit gravi potrebbero essere in grado di riacquistare funzionalità, talora anche dopo anni di immobilità, mediante un nuovo dispositivo basato su un videogame. I risultati di un piccolo studio randomizzato condotto su 42 pazienti infatti dimostra che l’interfaccia…
LeggiParalisi cerebrale infantile: chirurgia multilivello migliora deambulazione
La deambulazione dei bambini con paralisi cerebrale migliora a seguito di un trattamento chirurgico multilivello (MLS), ma purtroppo non accade lo stesso con la perdita di funzionalità motoria a lungo termine. Lo dimostra la meta-analisi di 74 studi effettuata da Jennifer Ryan del Royal…
LeggiNeurologia: “sindrome da demenza pugilistica’” o Alzheimer?
(Reuters Health) – I neurologi che studiano i cervelli danneggiati dei pugili e di altri atleti hanno da tempo individuato una patologia legata a lesioni alla testa denominata “sindrome da demenza pugilistica”, il cui studio potrebbe contribuire allo sviluppo di nuovi metodi diagnostici e…
LeggiIctus: maggiore BMI migliora la sopravvivenza
Un maggiore BMI è associato ad una minore mortalità nei pazienti con ictus, un fenomeno talora chiamato “il paradosso dell’obesità”. Lo rivela lo studio FAST-MAG, condotto su più di 1000 pazienti da Zuolu Liu dell’università della California. La correlazione fra BMI e mortalità è…
LeggiEpilessia del lobo temporale: migliori esiti chirurgici con la resezione piriforme-corticale
La probabilità che un paziente rimanga libero da attacchi epilettici a seguito di un intervento chirurgico per epilessia del lobo temporale sono maggiori se la procedura include una resezione piriforme-corticale. Come illustrato da Matthias Koepp del National Institute for Health Research di Londra, autore…
LeggiMorbo di Alzheimer: rischio relativo multigenerazionale
Andare al di là dei parenti di primo grado includendo nonni, cugini, zii ed altri membri della famiglia meno stretti potrebbe fornire un quadro più chiarodel rischio individuale di morbo di Alzheimer. I soggetti con tre o più parenti di primo grado con morbo…
LeggiAlzheimer, il rischio genetico è anche nei parenti lontani
(Reuters Health) – Avere parenti di secondo o terzo grado con l’Alzheimer aumenta il rischio individuale di sviluppare la malattia. È quanto emerge da un nuovo studio statunitense. “Questo studio ribadisce quanto sia importante conoscere la storia familiare per la previsione del rischio”, dice…
LeggiAlzheimer: esame dell’occhio rileva segnali malattia
(Reuters Health) – Grazie a una tecnica di scansione ultrasensibile, con l’angiotomografia a coerenza ottica (OCTA), sarebbe possibile rilevare i segni della Malattia di Alzheimer nei capillari a livello della retina. È quanto ha dimostrato una ricerca condotta da scienziati della Duke University, coordinati…
LeggiAnziani: obesità a lungo termine e rischio demenza
(Reuters Health) – Gli anziani sani, che sono stati obesi per anni, possono essere a maggior rischio di sviluppare demenza rispetto ai loro coetanei non in sovrappeso. È quanto suggerisce uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter, nel Regno Unito. I ricercatori hanno…
LeggiAlzheimer: apnee del sonno favoriscono l’accumulo di proteina Tau
Alzheimer e apnee del sonno sono correlati. Chi soffre si questo disturbo infatti presenta un accumulo maggiore di proteina Tau, implicata nello sviluppo dell’Alzheimer, in un’area del cervello fondamentale per la memoria. A mostrare il legame è uno studio che sarà presentato al 71mo…
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